CAPITOLO 8 - Amici

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« La mia solitudine non dipende dalla presenza o assenza di persone; al contrario, io odio chi ruba la mia solitudine, senza, in cambio, offrirmi una vera compagnia. »

- Friedrich Nietzsche

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Giuly:
"Allora... guarda attentamente questo bicchiere, mantieni il contatto visivo, dopodiché minaccia di distruggerlo. Sii il più prepotente possibile, va bene?"

Alex:
"Va bene, tutto chiaro."

Giuly:
"Perfetto. Proviamo?"

Alex:
"Non aspetto altro." Risposi con un sorriso.

Giuly mi chiese di riprovare a usare il mio potere davanti a lei, voleva che imparassi a controllarlo bene. Ci provai e riprovai tutto il giorno, ma con scarsi risultati. Era più forte di me, non ci riuscivo.

Giuly:
"Non è che non si può proprio controllare questo potere?"

Alex:
"Impossibile, il Signor Hill ci era riuscito. Lui sapeva molte cose che noi ora non sappiamo..."

Giuly:
"Capisco..."

Alex:
"Se solo non l'avessi ucciso... sono uno scemo!" Urlai, improvvisamente.

Giuly:
"Alex, dai, smettila. Ne abbiamo già parlato, non è stata colpa tua."

Alex:
"Si, è colpa mia."

Giuly:
"È stato un incidente, non lo volevi uccidere. Ti prego, concentrati un attimo, ok?"

Alex:
"Va bene..."

Mi girai e tornai a osservare il bicchiere, cercando in tutti i modi di spaccarlo.

Giuly:
"Ora concentrati ancora e riprova, dai."

Alex:
"Distruggiti."

Giuly:
"Ancora, vai!"

Alex:
"Distruggiti!"

Giuly:
"Nulla, non va."

All'improvviso sentii una voce dietro di me. Mi girai di scatto, spaventato, e vidi un ragazzo.

Nat:
"Ohi, Giuly! Cosa stai facendo?"

Giuly:
"Ehi, non pensavo arrivassi così presto. Sto aiutando lui, tu come stai?"

Nat:
"Bene, bene. Ma lui chi è?"

Giuly:
"Oh, lui è Alex. Alex, lui è Nat, è un mio amico."

Nat si presentò con uno sguardo frizzante e un sorriso smagliante, tendendomi la mano per farmela stringere. Alto e sportivo, sembrava uscito direttamente da una scena di un film. I suoi capelli biondi, leggermente ricci, brillavano al sole mentre la brezza li accarezzava lievemente. Ogni movimento di Nat emanava una certa energia, come se fosse sempre pronto per fare qualcosa di imprevedibile.

Nat:
"Ohi Alex, sei anche tu della squadra?"

Giuly:
"Sì, sì. Lui è quel ragazzo di cui ti avevo parlato."

Nat:
"Ah... quello... quello dei poteri?"

Giuly:
"Sì, proprio lui. Ma non riesce ancora a controllarli. Stavamo provando giusto ora."

Nat:
"Ah, allora fammi un po' vedere come fai."

Alex:
"Ehm... va bene. Guarda. Distruggiti!" Dissi, puntando sempre il dito sullo stesso bicchiere.
"Vedi? Non va."

Il Mondo Oltre I Miei Occhi - Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora