QUALCHE ORA DOPO L'ACCADUTO
Alex:
"Giuly, grazie per avermi salvato..."Giuly:
"Come sempre, ormai..." Disse, sorridendo.
"Quell'uomo non aveva nessuna foto. So che ci tieni tanto a tua madre... però non sarà lui a darti le risposte che ti servono."Alex:
"Ah... e scusami per prima, volevo solo che ti fidassi di me e mi ha dato fastidio la tua risposta. In verità non so come farei senza di te. Grazie anche a lei, Signor Cruz, e anche al Signor Crawford, Olson e tutti gli altri che ci hanno aiutato. Sapevo di poter contare ancora su di voi."Cruz:
"Ma di che, ci mancherebbe! Siamo un team, sapevo che avessi un piano per cui era valido rischiare."Alex:
"Sono felice che lei abbia accettato, pensavo mi odiasse ancora per aver distrutto la villa."Cruz:
"Tranquillo, non è stata colpa tua... poi non è andata completamente perduta. Se riusciamo a vincere questa battaglia, tra qualche anno potremo creare un fortino ancora più grande. Magari ci mettiamo anche una piscina idromassaggio. Il sogno della mia vita, praticamente."Giuly:
"A proposito, ma gli altri dove sono?"Cruz:
"Hanno detto che volevano aiutare i civili a uscire dal campo e ammassarli in un luogo adeguato."Alex:
"Nat, ma cosa ti è successo all'occhio?"Nat:
"Oh, nulla di che."Daniel:
"Gli hanno sganciato una bella gomitata in faccia. Era uno degli agenti che era rimasto lì a sorvegliare ugualmente l'uscita."Nat:
"Zitto, se non fosse stato per me saresti già morto."Daniel:
"Sì, certo. Come dici tu."Nat:
"Ti stavano quasi per sparare, cazzo."Alex:
"Ragazzi, basta! Non importa cos'è successo, ormai è andata. Non ci possiamo distrarre ora."Cruz:
"Alex ha ragione, manca davvero poco."Nat:
"Abbiamo attraversato tutto il campo e ammazzato non so quanta gente, direi che un po' di relax ce lo meritiamo."Giuly:
"Bel modo di rilassarsi."Ci eravamo appostati in un vecchio edificio vicino al porto del campo. Era una giornata memorabile, il piano era stato un successo, ma la stanchezza ci iniziava a schiacciare. Nonostante ciò, non potevamo permetterci di riposare, la battaglia era tutt'altro che finita. Il mio piano, basato sulle conoscenze dettagliate di Daniel riguardo il campo e le abilità straordinarie degli uomini della squadra, aveva funzionato alla perfezione. Mentre eravamo in macchina, diretti verso il porto, ripensavo a tutto quello che era accaduto. Non avevo avuto il tempo di annotare tutto immediatamente, ma adesso posso darvi un'idea dei passaggi principali del piano.
Punto uno: Trovare un modo per infiltrarsi.
La prima opzione era ingannare le guardie, facendoci passare inosservati. L'alternativa era usare i miei poteri per entrare di nascosto, ma questa idea fu scartata. Decidemmo invece di dividerci subito, dando il via alla fase successiva.
Punto due: Usare i gadget di comunicazione.
L'obiettivo era coordinare l'ingresso senza destare sospetti, sfruttando il momento più opportuno per agire.
Punto tre: Dividersi i compiti.
Nat e il Signor Cruz furono incaricati di raggiungere il garage militare per recuperare un carro armato. Daniel e Crawford, invece, dovevano dirigersi verso il magazzino di comunicazione numero 3 per recuperare informazioni vitali. Olson e altri membri della squadra si diressero verso la torretta d'emergenza, dove si trovava l'allarme e una serie di computer necessari per disattivare il sistema di sicurezza e hackerarlo.
Punto quattro: Aspettare il segnale e far saltare il sistema.
L'obiettivo era disattivare tutto senza essere scoperti o far scattare l'allarme. Una volta completata la missione, il carro armato sarebbe tornato per recuperare tutti noi. Se qualcosa fosse andato storto e l'allarme fosse scattato, mi sarei occupato io del resto, liberando tutti con una potente esplosione. Per fortuna, non ce ne fu bisogno.
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Il Mondo Oltre I Miei Occhi - Volume 1
Khoa học viễn tưởng"Ero solo un ragazzo comune, uno come tanti... poi sono stato portato via. Mi hanno strappato via da lei e non l'ho più rivista. Le grida e i pianti delle persone risuonavano nella mia mente, impotenti di fronte a tutto ciò. Luci accecanti trafiggev...