Interludio I

94 12 3
                                    

«Caro Alex,
So che la mia precedente lettera anonima non ti sarà piaciuta, ma sento il bisogno di dirti la verità, anche se ti farà soffrire. Ho perso ogni speranza di essere perdonato, ma voglio che tu sappia tutto. Devi leggere, hai il diritto di conoscere la verità.

Ricordo quando eri ancora un bambino e passavamo ore a guardare le stelle. Mi facevi domande sull'astronomia, sul mondo e sul moto dei pianeti. All'epoca, venivo con la scusa di farti ripetizioni di matematica. Forse, allora, non avevi ancora ben chiaro chi fossi davvero. In quei momenti, non avrei mai immaginato che la tua vita sarebbe cambiata così drasticamente, e spesso mi chiedevo se ti avrei mai rivisto. Quando tuo padre mi incaricò di proteggerti, lo feci con tutto il mio cuore. Ma la verità è che ho fallito miseramente. Ho sottovalutato la minaccia che incombeva su di te e ho creduto di poter agire da solo per salvarti.

Tuo padre ti ha raccontato una versione distorta dei fatti, dicendoti che se ne sarebbe andato per "questioni di lavoro". Ti ha mentito. Quando entrai a far parte della sua squadra, un giorno mi ritrovai a leggere informazioni private a cui nessuno avrebbe dovuto avere accesso. Erano rapporti criptati inviati via radio ogni ora, poi automaticamente decriptati e trascritti su carta. Questi rapporti erano destinati a tuo padre. Il suo compito era leggerli e tenerli nascosti, ma fece un piccolo errore.

Io e tuo padre eravamo più che semplici colleghi... eravamo fratelli. Credevo di sapere tutto di lui. Ho letto ogni cosa, tutto ciò che ci teneva nascosto. Il suo piano andava interrotto immediatamente, ma quando me ne accorsi era già troppo tardi.

Tu hai poteri soprannaturali, forse unici al mondo. Puoi realizzare qualsiasi cosa con la forza del pensiero. Anche se al momento non li controlli ancora, sono sicuro che con il tempo imparerai. Devi continuare a lottare, sempre. So che non sarà facile, ma non devi mollare. Non pensarci nemmeno. Per tutti questi anni, con i miei studi, ho cercato di spianarti la strada, e ne ho tratto una conclusione: ciò che possono fare loro è una briciola rispetto a ciò che tu sei in grado di fare.

Sappi che io sarò già morto nel momento in cui troverai questa lettera. Mi sarò suicidato, oppure avranno scoperto il mio piano e mi avranno ucciso per tapparmi la bocca. Tuttavia, non è importante, poiché una volta acquisito il potere non puoi più liberartene. L'unica scelta sensata sarebbe togliersi la vita prima che esso prenda il controllo di te. Ti schiaccerebbe, ti trasformerebbe, fino a farti impazzire o diventare un mostro assetato di sangue e fuori controllo. Lascio la consegna di questa lettera nel mio testamento, sperando che uno dei miei agenti possa fartela arrivare al più presto.

P. S. Un'ultima cosa. Volevo dirti che io sono il padre del tuo vecchio migliore amico, Tom. Nel caso lo pensassi, non sono stato io a ucciderlo... mai avrei potuto fare una cosa del genere. Come può un padre uccidere suo figlio? Sono stati i poliziotti. Loro volevano insabbiare tutto e farti credere che lo avessi ucciso io. Gli avevano detto di non parlare con te per nessun motivo, minacciandolo di morte, probabilmente per paura che tu gli avresti passato i tuoi poteri o chissà cos'altro. Per lui, l'amicizia aveva un significato speciale. Doveva scegliere tra smettere di parlarti, tagliando ogni legame con te, oppure morire.
Lui ha scelto la morte. In altre parole... è morto per te. Tu sei stato il suo unico migliore amico, l'unica cosa che abbia mai voluto nella sua vita. E no, Alex, so già che ti sentirai in colpa, ma non devi... anzi, voglio ringraziarti per tutto ciò che hai fatto. Davvero, grazie di cuore. Ho visto mio figlio sorridere per la prima volta dopo anni. Penso sia quello che ogni padre vorrebbe, ed è solo merito tuo.
Addio, Alex. Spero che il destino ti sorrida, prima o poi.
Combatti per tutti noi.

~ Tuo zio, il Signor Hill»

Il Mondo Oltre I Miei Occhi - Volume 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora