Era improvvisamente giunto un nuovo giorno. Quel domani che mi aveva tanto spaventato la sera prima era ormai qui. Davanti a me si avvicinava una figura distorta, illuminata dalla luce di una finestra che emanava un bagliore strano, così naturale e soffice che pareva alieno.
Giuly:
"Buongiorno."Alex:
"Buongiorno. Ahi... che mal di testa."Giuly:
"Hai fatto qualche brutto sogno?"Alex:
"No, non credo... perché?"Il suo sorriso continuava a brillare nella stanza.
Giuly:
"Sei molto più fastidioso quando dormi, sai?"Alex:
"In che senso?" Mi grattai un po' la testa.Giuly:
"Ogni tanto fai degli urli o dei versi strani. Ti giri e ti rigiri nel letto continuamente. Non mi hai fatto chiudere occhio, ed ero nell'altra stanza."Alex:
"Ah, scusami."Giuly:
"Ma tranquillo, non lo fai mica apposta. Comunque, non vieni a fare colazione?"Alex:
"Beh certo, ha preparato tutto la signora?"Giuly:
"Sì, è stata gentilissima. Per te ha cucinato due uova con della spremuta d'arancia. Io ho già mangiato. Ti aspetta in cucina."Giuly teneva tra le mani un foglio di carta, ma la mia fame e stanchezza rendevano difficile distinguere cosa fosse.
Eravamo ancora in fuga, ma una signora ci aveva gentilmente ospitato per la notte. Ci eravamo presentati con la scusa di esserci persi e di avere bisogno di un posto dove riposare. Lei, senza esitazioni, aveva accettato. Durante la serata, ci raccontò di essere vedova, ma di vivere con un compagno e con un bambino di sei mesi, che non lasciava mai dalle sue braccia.
Dopo esserci accomodati al tavolo, Giuly mi prese per mano e mi accompagnò al piano di sotto, come se fossi il suo fratellino. Era sempre così premurosa con me, e questo non mi dispiaceva affatto. Anzi, mi faceva sentire importante. Mi sentivo davvero fortunato ad averla accanto.
Quando bussammo alla porta della cucina, la signora ci accolse con un sorriso caloroso.Signora:
"Ben svegliato... ehm... come hai detto che ti chiami?"Alex:
"Oh, ehm... mi chiamo Alex, signora."Lei mi guardò negli occhi e rise.
Samantha:
"Non mi chiamare signora, chiamami Samantha. E se vuoi, puoi darmi del tu. Mi fai sentire vecchia così."Alex:
"Oh, scusa tanto." In quel momento ero visibilmente a disagio.Samantha:
"Quindi, raccontatemi un po'. Cosa vi porta qui?"Giuly:
"Ah sì, stavamo dicendo... ci siamo persi e volevamo tanto tornare a casa, ma non possiamo più perché-"Alex:
"Perché i nostri genitori sono morti, sono stati uccisi e siamo rimasti orfani. Siamo scappati dalla nostra casa." Dissi, strafogandomi di cibo.Giuly:
"Esatto."Samantha:
"Oh... capisco. Mi dispiace tanto. Quindi, siete fratello e sorella?"Alex:
"Esatto, non si vede?"In quel momento, Giuly mi diede una gomitata.
Alex:
"Ahi! Che ho fatto?"Samantha:
"E ora? Non avete più una casa dove andare?" Ignorò completamente il gesto di Giuly.Giuly:
"No, ma ho parlato con dei miei amici e hanno detto che possiamo andare a vivere da loro per un paio di giorni. Sarebbe perfetto se ci potesse accompagnare al punto prestabilito."
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Il Mondo Oltre I Miei Occhi - Volume 1
Научная фантастика"Ero solo un ragazzo comune, uno come tanti... poi sono stato portato via. Mi hanno strappato via da lei e non l'ho più rivista. Le grida e i pianti delle persone risuonavano nella mia mente, impotenti di fronte a tutto ciò. Luci accecanti trafiggev...