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EVA

<<Eccoci arrivati.>> Annuncia Tommaso aprendomi la portiera dell'auto. Ho notato che è un amante della galanteria. Mi piace.

<<Oh Mio Dio!>> Esclamo, ammirando il bellissimo ristorante in cui tra pochi istanti entreremo.

<<Ti piace?>> Sorride lui, appoggiando una mano dietro la mia schiena ed invitandomi a camminare.

<<E' bellissimo. Adesso capisco il motivo di questo vestito elegantissimo.>> Ridacchio e arriviamo davanti all'entrata. Lui ricambia la risata, aggiustandosi la cravatta.

<<Buonasera, avete prenotato?>> Chiede un cameriere vestito di bianco all'esterno.

<<Buonasera, sì, un tavolo per due a nome di Colombo.>> Risponde Tommaso. Il cameriere sbircia sul suo grande libro e dopo qualche secondo, ci dice di accomodarci. Tommaso prende il mio braccio e lo posiziona sotto il suo. Sono alquanto sorpresa da questi suoi piccoli gesti d'affetto, ma non mi dispiacciono, anzi, mi rendono felice. Appena entriamo noto che il ristorante è bellissimo, esattamente come me lo immaginavo. C'è un lungo tappeto rosso all'entrata che accoglie gli ospiti, i tavoli sono a debita distanza l'uno dall'altro e al centro della sala penzola dal soffitto un bellissimo lampadario di cristallo.

<<Solo il meglio per lei, signorina.>> Tommaso deve aver notato il mio stupore e quasi mi viene da piangere per quanto bello sia il posto.

<<Non so come ringraziarti. Davvero.>> Ripeto, mentre mi guida al tavolo. Ci sono i bicchieri di cristallo.

<<Non devi, mi fa solo piacere. Oggi è il tuo compleanno, goditelo.>> Mi prende la mano poggiata sul tavolo e me la bacia subito dopo.

<<I signori desiderano dello champagne?>> Addirittura champagne? Tommaso annuisce e il cameriere riempie i nostri bicchieri.

<<Allora, ti piace?>>

<<Beh, pensavo che tu avessi capito che mi sono innamorata di questo posto. E' così elegante. Non sono mai stata in un posto del genere.>> Ammiro ancora un po' il ristorante, sbirciando qua e là, per poi guardare Tommaso e notare che mi sta guardando sorridendo.

<<C'è sempre una prima volta, giusto?>> Domanda lui alzando il calice per brindare.

<<Giusto.>> Seguo il suo gesto e beviamo un sorso di champagne.

<<Eva, è inutile nasconderlo, tu mi piaci e mi piacerebbe frequentarti in modo differente. Insomma, come stasera.>> Si agita Tommaso, giocando nervosamente con i bottoni della sua giacca. Il cuore comincia a battermi forte, mi ha completamente colto di sorpresa e non mi sarei mai aspettata una dichiarazione del genere.

Cosa devo dirgli? 'Sì mi piaci anche tu, accetto? Oppure 'Mi farebbe molto piacere'? Oddio, sono in ansia e sto andando in iperventilazione.

<<Beh, non sei costretta a rispondere adesso...>> Biascica lui, posando lo sguardo sul suo piatto vuoto.

<<No, io...non sapevo bene come esprimere i miei sentimenti. Anche tu mi piaci, e tanto, ma lo sai, sono appena uscita da...>>

<<Sì, sì, lo so. Sei appena uscita da una relazione tossica e hai bisogno di tempo. So che tenevi tanto a lui, ma permettimi di mostrarti davvero com'è essere amati da qualcuno.>> Mi guarda, io lo guardo. I nostri occhi sono fissi gli uni negli altri, poi si lecca le labbra ed io giocherello con una ciocca di capelli.

<<Facciamolo.>> Rispondo e lui sorride, di uno di quei suoi sorrisi calorosi.

<<Facciamolo.>> Ripete e si allunga per spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <<Sei bellissima, intelligente, interessante, intrigante. Non sai quanto mi hai reso felice questa sera.>> Tira un sospiro di sollievo.

17 Metri sopra il livello del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora