31 Agosto 1991
#Daphne#
L'orologio sul mio comodino segna le 7 quindi ciò significa che a breve una delle suore dell'orfanotrofio dove vivo da quando sono in fasce verrà a svegliarci, ed infatti non faccio in tempo a finire il mio pensiero che la porta della camerata viene spalancata e la campana inizia a rimbombare nelle orecchie di tutte noi
X:" Avete 15 minuti di tempo per essere pronte" dice in tono severo la donna senza degnarci di uno sguardo per poi uscire immediatamente
Si suppone che io sia abituata a questo stile di vita ma non è così, ho solo 11 anni ed è difficile vivere senza l'affetto di una mamma che ti sveglia amorevolmente ed un papà che ti dice che sei la sua principessa.
Purtroppo io questa fortuna non ce l'ho, i miei genitori sono morti in un incidente d'auto mentre erano qui in Italia in vacanza, i loro corpi sono stati portati in Scozia dove sono nata mentre io sono rimasta qui.
Non ho la più pallida idea di come erano i miei genitori o come si chiamassero e che lavoro facevano, nessuno è stato in grado di darmi queste informazioni perché neanche le suore sanno niente, ed quando compiro 18 anni la prima cosa che farò sarà andare a cercare qualche informazione sulla mia famiglia perché sono sicura che da qualche parte ci sarà qualcosa su di loro.
Per fortuna però ci sono le mie amiche, anche loro sono qui da quando sono nate, e si chiamano Teresa, Gabriella, Graziana, Rosalinda e Marta; noi abbiamo un legame davvero unico e ci vogliamo bene come sorelle, e nonostante alle volte litighiamo, io senza di loro non saprei andare avanti.
Dopo la messa della mattina ci rechiamo a gruppi di 6 ognuno in luoghi diversi dell'orfanotrofio per svolgere le nostre mansioni, questa volta a noi ci è toccata la cucina e la preparazione del pranzo, che non è poi cosi male se confrontato con le altre cose che ci capitano di solito.
Mentre sto pelando le patate sento qualcuno che bussa alla porta e suor Anita da il permesso per entrare
Suor Maria:" Daphne cara vieni nell' ufficio della madre superiora" mi informa la donna gentilmente
Che ho fatto stavolta?
La madre superiora è una donna molto severa che pretende disciplina, ordine e buona educazione anche dai più piccoli ed ogni volta che qualcuno viene convocato nel suo ufficio non è di certo per una buona causa, ed io non so davvero che aspettarmi.
Quando entro vedo che ci sono due signori abbastanza avanti con gli anni che mi sorridono dolcemente, io resto sulla porta fino a quando non mi viene fatto cenno di accomodarmi.
Chi sono sti due?
M.Superiora:" Cara oggi ho buone notizie per te! questi due signori sono i tuoi nonni paterni ed oggi stesso ti porteranno via"
Non so se essere felice o triste! Andare via di qui è il sogno di ogni bambino, ma i miei pensieri vanno direttamente alle mie amiche, finirò per non rivederle mai più?
Nel frattempo i signori che dovrebbero essere i nonni mi sorridono e la donna cerca di avvicinarsi ed abbracciarmi ma io faccio un passo indietro, non la conosco e non mi fido.
Perché non sono venuti prima?
X:" Io sono Minerva Mcgranitt, sono sicura che impareremo a conoscerci ed andare d' accordo"
In quel momento tante cose mi passano per la testa e non presto assolutamente ascolto a quello che viene detto dopo che la donna si è presentata; ritorno alla realtà nel momento in cui mi viene detto che dobbiamo andare via.
Fuori dall'ufficio trovo le mie amiche che sono state portate qui per salutarmi, e non appena le vedo scoppio a piangere e le abbraccio uno ad una.
E' un sogno?
Non lo so, sta succedendo tutto troppo velocemente.
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Daphne Lily Potter
FanfictionDaphne Lily Potter Un nome e mille aspettative in quanto sorella del prescelto. #Dalla storia# "Tu sei il mio angelo rosso ed io ho bisogno di te per andare avanti" "Tu sei il mio furetto biondo, ed ho bisogno di te come l'ossigeno"