50) Insieme ce la faremo

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#Draco#

Durante questa settimana nonostante fossi in coma, percepivo ogni cosa attorno a me perciò ho sentito le conversazioni tra mia madre e Daphne, le loro lacrime al pensiero della mia possibile morte e tutte le cose che dicevano i medici circa la mia condizione.

Ero intrappolato nel mio stesso corpo e nonostante ci provassi non riuscivo a svegliarmi, all'inizio forse ero divorato dal senso di colpa per tutto il dolore che stavo causando ma poi qualcosa in me è cambiato; ho capito che h un sacco di cose da fare ancora e che non potevo morire senza lottare.

Se potessi tornare indietro agirei in maniera diversa e non prenderei mai più quel dannato distillato di morte vivente; avrei affrontato tutto di petto e non comportandomi da codardo come ho fatto.

Sono stato uno stupido!

Quando imparerò ad affrontare i miei problemi con coraggio?

Spero vivamente che questo incidente possa servirmi da lezione, che sia la spinta di cui ho bisogno per iniziare a cambiare il mio carattere, perchè voglio diventare una persona migliore per me stesso ma sopratutto per le persone che mi vogliono bene.

Narcissa:" Draco come stai?" chiede con un bellissimo sorriso

"Ora bene madre, mi scuso se sono stato uno stupido e vi ho fatto preoccupare"

Narcissa:" Solo preoccupare? Per poco non morivo d'infarto" 

La abbraccio forte come ha sempre fatto lei quando ho avuto bisogno io di essere rassicurato, e lei inizia a piangere sulla mia spalla.

"Madre vi prometto che non farò mai più una cosa del genere, ma ora se non vi dispiace vorrei alzarmi"

Lei si allontana ed io provo a muovere le gambe ma non succede nulla, le sento pesanti come un macigno e non si spostano di un millimetro; ed immediatamente il panico inizia a diffondersi in ogni singola cellula del mio corpo.

Nel momento esatto in cui sto per mettermi ad urlare, dalla porta entra Daphne con un sorriso che va da orecchio ad orecchio e per qualche secondo mi calmo e decido che urlare non serve a niente.

Dap:" Ehila campione come va?"

Prima di rispondere faccio dei respiri profondi e riprovo a muovere le gambe ma non succede di nuovo niente, solo quando sento il macchinario che indica i battiti del mio cuore aumentare mi ricordo che sono in ospedale e che potrei aver riportato dei traumi a causa dell'incidente.

"Piccola per favore va a chiamare un medico" 

Daphne lascia la borsa sul divano e fa come le chiedo, e nel lasso di tempo che aspetto i medici mi sforzo di sorridere a mia madre ed inizio ad immaginare come sarà la mia vita se non potrò più camminare.

X:" Signor Malfoy ci dica tutto"

Alzo lo sguardo e noto ben 3 medici in camera, e dietro di loro mia madre e Daphne che aspettano di sentire cosa io abbia da dire, perciò decido di fare un respiro profondo ed inizio a parlare.

X:" Da quando è arrivato qui una settimana fa in pessime condizioni, abbiamo fatto del nostro meglio, ed ogni controllo possibile per scongiurare traumi, ed è stato incredibilmente fortunato che non abbia subito danni a livello fisico" dice il primo dei tre.

Quindi qual'è il problema?

X:" Io credo che il suo sia più un trauma di natura psicologica; un qualcosa di estremamente stressante che lei ha vissuto sulla proprio persona come una minaccia per se o per gli altri" dice il secondo.

Il terzo medico che fino ad ora è stato in silenzio finalmente fa cenno di voler prendere la parola.

X:" Quando l'elaborazione del trauma psicologico non avviene spontaneamente, le emozioni e le sensazioni corporee si bloccano e costruiscono reti neuronali disfunzionali che compromettono il normale funzionamento psichico ed il benessere della persona"  

Il problema è tutto nella mia testa?

"Riuscirò mai a guarire?" chiedo spaventato

X:" Chiaro che si signor Malfoy, ma tutto dipende da lei e dalla sua forza di volontà, dovrà essere lei stesso magari con l'aiuto dei nostri specialisti a capire quale è il fattore scatenate e combatterlo"

La mia intera vita può essere considerata un fattore scatenate?

X:" Fino a quel momento dovrà fare fisioterapia ed aiutarsi con delle stampelle per non affaticare troppo i muscoli che riprendono a lavorare dopo un periodo di totale inattività"

Che situazione di merda!

"Solo una cortesia, vorrei che questo non uscisse da qui; preferirei che si spargesse la voce di un trauma a livello fisico"

Chiedo sapendo che la gente avrà sicuramente da ridire, ma credo che dovrei iniziare a smettere di pensare all'opinione della gente; ma in questo momento l'ultima cosa che mi serve sono il giudizio e le malelingue degli altri.

I medici escono dalla stanza e continuano a parlare fuori con mia madre, mentre Daphne mi guarda ma non si avvicina.

"Capirò se scappi tra 3 secondi, nessuno vuole avere a che fare con un disabile"

Dap:" Ma perchè spari sempre un sacco di stronzate? Ed io che speravo che la botta in testa ti avesse aiutato un pò" dice seria avvicinandosi

"Che intendi dire?" chiedo confuso

Dap:" Davvero non hai capito? Non mi importa se ti dovrò vedere su una sedia o rotelle o quello che diavolo sia, io non ti mollerò ne ora ne mai cavolo"

"Ne sei proprio sicura? Potrebbe volerci moltissimo prima che io guarisca£" le dico

Dap:" Altro che re delle serpi, mi sembri il re delle teste vuote ora"

Si vede lontano un miglio che ha coraggio da vendere, e mi chiedo se il cappello parlante non si sia sbagliato a metterla tra le serpi.

"Te ne sarò per sempre grato di ogni cosa che farai; cosa posso fare per sdebitarmi?"

Dap:" Promettimi che non darai mai più una cazzata del genere, altrimenti la prossima volta che ti svegli di do un pugno in faccia"

"Te lo giuro solennemente" le dico ridendo.

Dap" Ti conviene" dice cercando di sembrare arrabiata.

Le circondo la vita con le braccia e la costringo ad avvicinarsi a me, quando è abbastanza vicina la bacio cogliendola di sorpresa, ed infatti passa qualche secondo prima che lei ricambi e che le nostre lingue si incontrino"

"Mi è mancato baciarti.....ti amo"

Dap:" Ti amo anche io e ricordati che insieme ce la faremo"

Daphne Lily PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora