#Daphne#
"Sei un inutile bambina immatura che ci porta solo guai"
"Nessuno ti amerà mai e sarai sempre sola"
"Le mie punizioni non ti hanno insegnato ancora niente"
"Sarebbe stato meglio se fossi morta, esattamente come tutti li altri in questo postaccio"
Mi sveglio di colpo, con il cuore che mi batte fortissimo e totalmente ricoperta di sudore; quei dannati incubi non mi lasceranno mai nonostante sono tre anni che non vivo più in quel postaccio che mi ha tolto tutta la gioia e la voglia di vivere.
Il buio attorno a me non fa altro che amplificare le mie paure e delle lacrime iniziano a scendere dai miei occhi bagnando le guancie.
Ced:" Ehi scheggia perchè piangi?"
Sentire la sua voce cosi tranquilla mi aiuta a tranquillizzarmi ma mi sento incolpa per averlo svegliato per un motivo cosi stupido come i miei incubi, nessuno sa dei miei incubi perchè io mi sono ripromessa di non parlarne con nessuno appena misi piede qui dentro.
"Niente di importante Ced, scusa se ti ho svegliato"
Lui si mette meglio a sedere sul letto e mi abbraccia, ed suo profumo di menta mi fa davvero impazzire.
Ced:" Qualsiasi cosa sia non ti fa bene tenera dentro" mi dice sollevandomi il capo e costringendomi a guardarlo
"Spesso mi capita di fare incubi sul mio passato all'orfanotrofio, e se solo ci penso mi sento stupida" gli dico con gli occhi lucidi a causa delle lacrime.
Ced:" Ti va di parlarne?"
Ci penso su per qualche secondo e decido di approfittare del fatto che siamo in camera sua completamente da soli perchè i suoi compagni di stanza sono tornati per una notte a casa e quindi nessuno ci piò disturbare.
"Tutto è iniziato quando avevo 6 anni, una sera stavamo cenando e per sbaglio ho fatto cadere il piatto con una zuppa bollente addosso alla madre superiora...mi ha portato nello scantinato e mi ha frustato con una cinta di cuoio"
Faccio l'immenso sforzo di ricordare tutto quello he ne è derivato da quella sera in poi, tutte le punizioni, gli insulti e tutte le volte che mi hanno picchiato con l'obiettivo di educarmi; tra tutte le suore solo madre Anna aveva pietà per me e si occupava di me ogni volta che poteva.
Lei è la persona che ritengo più vicina ad una madre ed infatti ogni volta che posso la vado a trovare, ed è l'unica che sa la verità su di me e sulla scuola che frequento e mi ha detto che sarebbe stata fiera di me qualsiasi cosa avessi fatto.
Ced:" Ma è terribile, sono senza parole davvero e pensare che io le suore me le immagino tutte buone e pronte ad aiutare il prossimo"
" Magari! Sai all'inizio non credevo a quello che mi dicevano ma poi verso gli 11 anni ho iniziato a crederci seriamente e pian piano mi stavano togliendo la voglia di vivere; devo ringraziare Silente e la Mcgranitt di avermi portata via nel momento in cui stavo per mollare tutto"
Ced:" Scheggia, tu sei forte e determinata e non a caso sei finita tra le serpi; hai un modo pazzesco di affrontare le cose che io ti invidio, non lasciare che ti rendano debole per delle cose non vere"
Lui ha sempre la parola giusta in ogni momento e sa tirarmi su di morale, credo che senza di lui ci avrei messo molto più tempo per iniziare a credere in me stessa.
Ced:" Vieni qui" mi avvicina a se e mi bacia, all'inizio un bacio casto che in poco tempo diventa più passionale ed accesso.
Mi fa stendere sul letto sotto di lui e posso sentire le sue mani vagare sul mio corpo, posso sentire il desiderio nel suo bacio e nel modo in cui mi tocca ed anche io desidero lui.
"fammi tua" gli dico quando scende a baciarmi il collo.
Ced:" Sei sicura?"
"Si, sono sicura di quello che ti sto chiedendo, mi fido di te"
Lui felice delle mie parole prima mi sorride e poi torna a baciarmi sul collo e con una mano mi spoglia ed io faccio lo stesso con lui, ed ogni uno tocco sono una miriade di sensazioni nuove per me che mi fanno stare bene.
Il suo modo di fare cosi delicato mi manda ancora di più il cervello in pappa e non vedo l'ora che continui.
Ced:" Ora sentirai un pò di dolore"
Mi avvisa mentre fa un incantesimo anticoncezionale per poi stendersi di nuovo su di me e divaricarmi le gambe per infilarsi in pezzo; quando inizia ad entrare effettivamente provo una sensazione di fastidio ed un dolore forte che mi porta a chiudere gli occhi.
Se ne accorge e si ferma ma poco dopo sotto il mio invito riprende ed il dolore scompare, lasciando il posto al piacere.
Sapevo per sentito dire che il sesso fosse bello, da come ne parlavano le mie amiche sembra la cosa più bella del mondo ma ora che l'ho fatto anche io posso confermare.
Una volta concluso sento il mio cuore battere fortissimo nel petto e la sensazione di pace che mi sovrasta.
"E' stato meraviglioso" gli dico ancora con gli occhi chiusi
Ced:" Sono davvero felice che ti sia piaciuto"
Lo vedo che si gira allungando il braccio verso il comodino alla ricerca di qualcosa, non so cosa stia cercando e lo lascio fare.
Ced:" So che stiamo da poco però voglio darti questo"
Apre una scatolina e tira fuori un anello con il simbolo dell'infinito e con dei piccoli brillantini; un gesto davvero inaspettato che mi da conferma che lui mi ama e che ci sarà sempre per me.
"Ti amo" gli dico baciandolo
Ced:" Ti amo anche io scheggia"
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Daphne Lily Potter
FanfictionDaphne Lily Potter Un nome e mille aspettative in quanto sorella del prescelto. #Dalla storia# "Tu sei il mio angelo rosso ed io ho bisogno di te per andare avanti" "Tu sei il mio furetto biondo, ed ho bisogno di te come l'ossigeno"