capitolo 11

1.3K 58 1
                                    

Narra Amelia:

Quando entro nella sala comune vedo Malfoy.
Si alza e mi viene incontro.
"Amelia possiamo parlarne?" - chiede
Io lo ignoro e continuo a salire le scale.
Mi prende il polso.
"Se non ne parliamo mai come credi che potremo mai chiarire?"
Sospiro.
Quando vede che mi sono arresa mi trascina fuori dalla sala comune e poi in un corridoio vuoto.
"Che cosa vuoi?" - chiedo
"Mi dispiace per quello che è successo con Krum. Forse era solo un modo per sfogarmi e avere la possibilità di dimostrare-"
"Dimostrare che cosa? Cosa credevi di dimostrare?"
"Non lo so... Probabilmente che Viktor non è quello giusto"
"Ma non ho nemmeno mai preso in considerazione l'idea di Viktor. Soprattutto perché lui non mi ha mai detto niente. Come potevo saperlo?"
"Non lo so mi dispiace... Io non vorrei mai ferirti"
"Senti lasciamo perdere ok?"
"Non lasciamo perdere proprio un bel niente Amelia. Non lascerò che tu continui ad avercela con me, non lo sopporterei"
"Va bene. Allora non ce l'ho con te e non voglio che tu ti senta in colpa. Ok?"
"Io lo so che non lo pensi davvero Amelia, per favore-" - viene interrotto da Tom e Theo che ci raggiungono.
"Amelia dobbiamo parlare." - dice Tom
Guardo Draco e li seguo.
Draco fa per seguirci ma Tom con lo sguardo lo intima di non venire e lui resta.

E così ci siamo ritrovati io, Tom e Mattheo nella loro stanza.
"Bene Amelia. Viktor ci ha detto tutto"
"Tutto quanto?"
"Tutto quanto."
"Quel ragazzo è morto" - dico
Mi alzo e mi dirigo verso la porta.
"Aspetta. Lo ucciderai dopo. Ora parliamo prima" - dice Theo
Faccio un respiro profondo e torno a sedermi.
"Così quindi sapete anche-"
"Di Malfoy. Si lo sappiamo" - dice Theo
"E come l'avete presa? Soprattutto tu Tom" - chiedo
"Lasciamo perdere. Prima di trovarti ha travolto due gruppi di ragazzi, distrutto qualche carrello dell'infermeria e si è rotto le nocche contro un muro". - dice Theo
"Tom non credi di essere esagerato?" - chiedo
"Per nulla" - risponde
"Vieni qui" - si avvicina
"Epismendo" - faccio lo stesso su tutte le dita
Naturalmente urla dal dolore.
"A che cosa eravamo?" - chiedo
"Noi vogliamo parlare chiaramente con te di questo. Innanzitutto del perchè lo hai detto a Krum e non a noi."
"Perché se lo aveste saputo avreste ucciso Draco"
"Diciamocelo chiaramente: questo rischio c'è" - dice Tom
"Appunto" - aggiungo
"Si Amelia ma siamo i tuoi fratelli. Ci ha ferito sapere che di queste cose private ne parli con altri che non siamo noi. Magari all'inizio l'avremmo presa male si, ma infondo ti vogliamo bene e sai che se ti rende felice per noi va bene" - dice Theo
Tom si schiarisce la voce.
"Si Tom so che per te non vale questo ma almeno a fingere che sia così e che cazzo" - dice Theo
"Theo tranquillo, sapevo che stessi parlando solo per te"
Sospira.
"Tom. Tu che ne pensi?"
"Li, io ti voglio bene. Ma quel ragazzo non mi va a genio e non ce la faccio ancora ad accettarlo. Ma tu devi... fare ciò che ti senti"
Gli sorrido e lo abbraccio.
"Sai, nel tempo libero studio un po' di psicologia, e credo che tu mi veda ancora come la bambina di tanti anni fa. Quella che cercavi di proteggere dai bulli (e che in realtà te lo faceva fare perché così ti sentivi più 'adulto' e più 'responsabile' anche se poteva benissimo proteggersi da sola). Quella bambina alla quale eri tanto affezionato. Ma devi staccarti dai ricordi del passato. Io sono cresciuta, ed anche tu. Non è cambiato nulla. Solo l'età. E con il passare del tempo, ognuno di noi diventa più indipendente. Devi accettarlo"
"Ci proverò" - dice
Poi ci abbracciamo di nuovo.
"Comunque state tranquilli per Malfoy. non mi interessa nulla riguardante lui. solo, lasciatelo stare."
annuiscono.
Mi stacco da Tom.
"Ragazzi io torno nel mio dormitorio, è tardi. Fate i bravi" - dico salutandoli
Mi salutano con un sorriso e chiudo la porta dietro di me quando esco.

Mi incammino per i corridoi e vedo qualche metro davanti a me il professor Piton.
Mi prende un infarto.
È da espulsione andare nel dormitorio opposto.
Mi infilo nella prima porta che riesco a raggiungere.
Quando entro c'è un ragazzo mezzo nudo sul letto.
Appena mi vede si alza.
È lo stesso ragazzo di prima.
Theodore Nott.
"Sapevo che saresti tornata da me" - dice tutto convinto
Lo guardo male e mi metto l'indice sulla bocca ed il naso dicendo "shhhhhhhhhhhhh"
Si avvicina a me e inizia a girarmi attorno.
"Cosa vuoi Nott?" - sussurro
"Sapere perché sei qui"
"Perché c'è Piton fuori la porta e non dovrei essere qui"
"E come mai proprio nella mia stanza?"
"Era la più vicina"
"Ironia della sorte, eh?" - dice
Lo guardo malissimo.
"E io perché dovrei farti restare? Cosa ci guadagno?"
"Ti tieni la vita"
Ride.
Poi si avvicina di più e io mi allontano.
"Non ci provare Nott"
"Se vuoi stare qui devi stare alle mie regole" - dice
Mi affaccio fuori la porta e Piton è ancora lì.
Mi avvio vicino alla finestra ed inizio a valutare quanto da 1 a morte sia pericoloso provare a entrare nella mia stanza del dormitorio accanto.
Alla fine mi arrendo.
"che cosa vuoi?"
"inizia dall'essere gentile, puoi inacidire un intero bar ora come ora"
"Piton di solito quanto resta a vigilare i corridoi?"
"A volte anche tutta la notte"
"cazzo" - sussurro
"allora?"

Sfilo velocemente la bacchetta dalla tasca.
"Petrificus totalus"
"Ora dovresti stare buono per un po'."
Ogni volta che si sblocca lo riblocco subito prima che possa fare qualunque cosa.
Ad un certo punto vedo che Piton si sta allontanando.
"Grazie per questi bei momenti, ma ora devo proprio andare" - dico
Lo sblocco ed esco dalla stanza.
Si affaccia dalla porta mentre mi vede andare via. Per fortuna.
Torno finalmente nel mio dormitorio.

~ Fine capitolo 11 ~

the Riddle twinsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora