capitolo 63

294 9 0
                                    

narra amelia:

"ancora nel letto voi due?! forza in piedi! devo parlarvi"
"puoi parlarci anche se stiamo stesi"
"IN PIEDI"
scattano.
"che vuoi?" chiede tom
"tra poco è natale..."
"e quindi?"
"e quindi. vi rendete conto che dovremo tornare a casa? e passeremo tipo altre due settimane con quello!"
"potremmo anche restare ad hogwarts"
"e a lui che dici? 'no grazie papà ma piuttosto che passare il natale con te, che sei un pazzo criminale assassino, preferiamo passarlo da soli ad hogwarts'." dico scimmiottandolo
"e allora cosa conti di fare?"
"non lo so ma io a casa non ci torno!" dico
"hai passato metà estate lì, che problema ti creerebbe passarci altre due settimane? e non fraintendere, io odio stare lì, ma sapendo che non ci sono vie di uscita almeno faccio pace con me stesso" dice theo
"si ma io no porca troia! quell'uomo mi fa paura! sarebbe capace di uccidere i suoi stessi figli! pensate se ci desse del veritaserum e ci facesse sputare il rospo! ucciderebbe prima i nostri amici facendoci vedere lo spettacolo e poi noi!"
"amelia so di cosa è capace... ma ora non pensarci ti prego... ti farai solo venire gli attacchi di panico" dice tom abbracciandomi
"ok d'accordo... scusate" dico alzandomi
"sta tranquilla, ci penseremo quando saremo più lucidi" dicono tornando a stendersi
"vado a lezione, a dopo" dico uscendo dalla stanza
arrivo in classe.
"scusi il ritardo professore" dico sedendomi
"ormai non è una novità. meno due punti a serpeverde" dice
alcuni mi guardano male e altri si permettono anche di ridire.
li ho fulminati tutti con lo sguardo.
appena finita la lezione regulus viene a parlarmi.
"amelia va tutto ok?" chiede
"certo... come sempre, no?"
"dai dimmi che succede"
"non succede niente reg non immischiarti per favore" dico velocizzando il passo
"amelia!" mi prende il braccio "che ti succede? guarda che io so tutto... puoi parlarne con me"
"ascolta. non ora. non qui. non ho voglia di parlarne per favore" dico andando via
cazzo se mi fa stare male sta cosa di mio padre.
non so perchè ma sin da piccoli ho sempre fatto caso al fatto che lui mi trattasse come se fossi inferiore a lui o ai miei fratelli... diceva che loro erano maschi e degni di essere suoi figli mentre io no. ci credo che ora non voglio nemmeno guardarlo negli occhi. mi ha fatto avere complessi di inferiorità profondossimi, dai quali sono riuscita a risalire colo grazie al terrore che avevano gli altri nei miei confronti...
più tardi mentre sono in camera mia mi arriva una lettera.
"vieni in camera mia
reg"
alzo gli occhi al cielo.
mi alzo e vado.
dopo poco busso alla sua porta.
apre.
"tutto bene? che c'è?" chiedo entrando
chiude la porta alle mie spalle e mi fa sedere.
"che succede? che avevi oggi?" chiede
"reg dai-"
"amelia se non mi parli di ciò che ti tormenta come possiamo avere un rapporto sano? io vorrei sapere dei tuoi problemi e vorrei poterti aiutare in qualche modo! o almeno confortarti... ma se non mi parli-"
"reg già sai dei miei problemi-"
"allora perchè non vuoi dirmi cosa ti è preso stamattina?"
"ok. d'accordo. stamattina quando mi hai ricordato che tra poco è natale, mi hai anche ricordato che dovrò tornare a casa da mio padre. ed è una cosa che non voglio assolutamente fare."
"capisco... però... mancano ancora due settimane, hai tempo per pensare a delle soluzioni-"
"si ma non ce ne sono! devo andare per forza!"
"si ma andare non significa dover avere per forza a che fare con lui, pensaci"
"...effettivamente è così, ma già so che lui ci parlerà di modi per ammazzare harry o silente o di penetrare nella scuola..."
"e tu dagli mezze risposte. fingi di essere dalla sua parte e alla fine vagli contro"
"hai ragione" dico sorridendo
mi accarezza la guancia sorridendo.
"ora sei più tranquilla?" chiede
"a causa tua si" dico sorridendo
ride.
"comunque... mi è venuta in mente una cosa..."
"cosa?"
mi si illumina il viso.
"scusami tanto ma devo andare di nuovo a parlare con tom e theo. giuro che poi ti spiego tutto" dico lasciandogli un veloce bacio e correndo via
entro in camera di tom e theo.
"ragazzi!"
"ue" dicono
"ho un'idea"
"riguardante?"
"tutto. dobbiamo distruggerlo al più presto e la cosa migliore da fare è mettere dalla sua parte più persone possibili che lo pugnaleranno alle spalle proprio come noi. ma così avremo molte più informazioni, con più infiltrati!"
"cosa intendi?"
"dobbiamo presentargli i ragazzi"
"chi tra i tanti?"
"pensavo a barty, regulus, draco, shawn e flynn"
"amelia ma che dici? li metteremo in pericolo! ci hai pensato?"
"certo che ci ho pensato e non lo direi se non avessimo altre scelte, ma è una decisione che spetta a loro, quindi lasciamo che sentano la proposta e che ci dicano il loro punto di vista"
"sei sicura?"
"lo spero"
"allora mandagli una lettera e falli venire qui" dice theo
"inviagliela tu, ora devo andare un attimo in biblioteca, torno tra poco. nel frattempo inviate le lettere e fate che siano qui quando arriverò" dico uscendo dalla stanza

torno dopo circa venti minuti e con un libro.
"cos'è?" chiede theo
"un libro sulla negromanzia"
"perchè ci hai fatti venire? che succede?" chiede flynn
"allora ragazzi... ecco... già vi abbiamo parlato del ritorno del signore oscuro... ma credo che la cosa migliore da fare ora per eliminarlo per sempre è pugnalarlo da dentro. abbiamo bisogno che vi uniate a noi. e non vi chiederó di certo di diventare mangiamorte, ma di dargli tutto il vostro supporto perchè in questo modo avermo più possibilità, capite cosa intendo?"
"beh se in questo modo finirà prima..." dice flynn
tutti gli altri sembrano un po' titubanti e ci stanno pensando nel frattempo.
"bene. allora, per chi di voi può, vorrei che in queste vacanze vi presentaste a riddle manor. possibilmente dopo il 25 e prima del 30, così che siamo in piene 'feste' o come meglio dire, in piena fase di preparazione."
"ci sarò" dice flynn
"si anche noi" dice barty parlando di se e regulus
"beh io non potrei mancare in ogni caso" dice draco
"d'accordo, ci sarò" dice shawn

~ fine capitolo 63 ~

the Riddle twinsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora