I gemelli Riddle arrivano ad Hogwarts.
Cuseranno problemi? si.
Se ne pentiranno? assolutamente no.
⚠️ATTENZIONE⚠️
I fatti non sempre seguono gli eventi narrati dalla J.K.Rowling.
Avviso Copyright: Tutti i fatti sono frutto della mia immaginazione e...
"sei interessata ad una carriera come modella? sono sicuro che sfonderesti" "era proprio di questo che volevo parlarti jace. mi piacerebbe moltissimo, solo che tra pochi mesi inizierà la scuola e devo terminare il mio ultimo anno e non so come fare..." "beh, potresti venire qui solo per alcune sfilate importanti e poi dall'anno prossimo resterai qui per dedicarti al lavoro, sempre se vuoi" "grazie, è un'ottima idea. allora, fino alla fine delle vacanze io sarò qui. ma dal 1 settembre non ci sarò più quindi come mio recapito può chiamare a questo numero *gli porgo il numero di liam*, diciamo che sarà il mio manager" "ottimo. non voglio entrare nella tua vita privata ma... dove vai a scuola? perchè da come ne parli sembra sia dall'altra parte del mondo" "ehm... io vado in una scuola in Inghilterra che è abbastanza lontana da qui, che siamo in america" "capisco... mi ha fatto piacere conoscerti amelia, e anche voi due, signori?" chiede a barty e regulus "barty crouch junior" "regulus crouch" si stringono la mano. jace ci accompagna all'uscita. "amelia... prima che vai... domani sera ci sarà una festa abbastanza importante e vorrei presentarti ad alcune persone, ti andrebbe di andarci con me? come accompagnatrice?" "si certo, grazie dell'invito" mi sorride. "vieni qui verso le 18.30, poi ti accompagno io. è un po' lontano" annuisco. usciamo. " 'si certo, grazie dell'invito' ?!" dicono barty e regulus imitando la mia voce una volta allontanati da lì. "vi prego ora non iniziate" dico "amelia hai accettato un invito di una grande festa da uno che conosci appena!" dice regulus che sembra si stia arrabbiando "e quindi? si fa proprio così a socializzare" "si si, lui vuole proprio socializzare" dice regulus lo ignoro e torniamo a casa. dopo nemmeno venti minuti ecco i miei fratelli in camera mia. "sappiamo tutto" "si me lo aspettavo. regulus vero?" "questo ora non è importante" "hai davvero accettato quell'invito da un ragazzo che conosci appena?! non ti sembra di essere affrettata?!" chiede theo "stiamo parlando solo di una festa. parlate come se avessi accettato di uscirci" "in questo modo ci stai uscendo" dice tom "e invece no. è solo una festa." "amelia non mi piace il modo in cui ti stai comportando" dice tom li guardo di merda e mi materializzo in giardino. poi esco e vado per strada. mi dirigo verso il centro città e inizio a camminare un po' a caso. finchè non sbatto contro una tipa. "attenta!" dice lei girandosi "scusami, ti aiuto" dico raccogliendole le chiavi che le sono cadute "grazie" dice "di nulla" poi la sorpasso quando vedo jace. "amelia? ciao" dice venendomi incontro "ciao jace, che ci fai qui?" dico "beh, ci vivo" dice mi guardo attorno. sono in un quartiere abbastanza ricco in realtà, e siamo accanto ad un gran bel palazzo. "tu piuttosto?" chiede "stavo... passeggiando" "e come sei arrivata qui?" "avevo la testa tra le nuvole, non stavo dando peso a dove andavo" dico "allora sembra proprio che il destino voglia farci incontrare" dice sorridendo "magari" dico "vi conoscete?" chiede la ragazza con la quale mi sono scontata poco fa "lory, lei è amelia. una mia... amica" dice jade "si ci siamo scontrate poco fa, piacere di conoscerti" dice tendendomi la mano "amelia, lei è lory, mia sorella" le stringo la mano. "amelia!" sento delle voci troppo familiari. senza dargli il tempo di dire altro parlo io. "loro sono i miei fratelli: tom e theo" dico "thomas" dice tom stringendogli così forte la mano da stritolargliela "mattheo" dice theo facendo altrettanto gli prendo i polsi e li allontano da jace. "piacere... di... conoscervi(?)" dice jace sospiro. "comunque... scusami amelia, stiamo andando ad un evento non possiamo tardare. ci si vede?" chiede jace "tranquillo, non ti voglio trattenere. certo, ci si vede." lui e lory salgono in una macchina con i finestrini oscurati e vanno via. "certo ci si vede" dice tom scimmiottando la mia voce "sta zitto" dico "che cazzo ci facevi di nuovo con quel tipo?!" chiedono "io non devo darvi spiegazioni. intesi?!" dico prima di materializzarmi via torno in camera mia. c'è una lettera sulla scrivania. la apro. "ciao jade, venite questa sera a gribdelwad manor. mi raccomando vestitevi in modo appropriato. gellert grindelwald" vado in camera di flynn. la spalanco senza nemmeno bussare. lui è sdraiato sul letto senza maglietta. "è mai possibile che voi ragazzi quando vi riposare togliete sempre la maglietta?" chiedo entrando e chiudendo la porta "perchè? da chi altro l'hai visto?" "mi ha scritto gellert. vuole vederci stasera." "oh cazzo" "eh. che faccio? accetto?" "io devo capire perchè lui scrive a te e non a me. cioè è mio padre" "è plausibile" "sta zitta. digli che andiamo." "d'accordo, ma quando chiederà come va la relazione che gli diremo?" "non so..." "forza vestiti. andiamo per le 19" "amelia sono le 18.30" "infatti, vestiti" dico uscendo da camera sua vado a cambiarmi. io mi vesto velocemente mettendo questo:
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fatto questo torno in camera di flynn. "mhh sei magnifica con le gonne" dice avvicinandosi "sei pronto?" chiedo "certo" lui indossa un completo. (si, per andare a Grindelwald manor bisogna vestirsi eleganti. gellert odia avere in casa gente vestita in modo sciatto). scendiamo le scale ed andiamo verso la porta di uscita. "dove andate piccioncini?" chiede barty vedendoci regulus gli da una gomitata. "ad... una cena" rispondo "e come mai andate insieme?" "perchè siamo stati invitati" dice flynn poi mi prende il polso e mi porta fuori. "non tirare" dico tirandomi la mano si avvicina e gli metto il braccio attorno al suo. poi ci materializziamo. "mi raccomando: prima di parlare pensa." dico annuisce. busso al portone. apre l'elfo domestico. ci lascia entrare. c'è... una festa? mannaggia a gellert che non ci dice mai niente. lo vedo tra la folla e seguita da flynn gli vado incontro.
