capitolo 18

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Narra Amelia

E ironia della sorte, nel corridoio vedo Potter.
Mi allontano il prima possibile e raggiungo la sala comune.
Lì ci sono Draco seduto con una ragazza.
Non la guardo nemmeno, non voglio vederla.
Li ignoro e inizio a salire nel mio dormitorio.
"Ei Amelia, eccoti. È lei la ragazza di cui ti parlavo" - Draco mi chiama
Beh, allora se l'è cercata.
Mi giro e guardo con attenzione la ragazza.
"Proprio come me" - dico
"Hai qualche problema?" - chiede lei
"Ti vesti come me, cammini, parli e ti comporti come me."
"Potresti essere la prossima cosa migliore, ma non come me" - dico completando la frase
"È solamente invidiosa perché io sono la migliore" - dice guardando Draco
"La migliore ad imitarmi?"
"Non costingermi ad alzarmi" - dice lei
"Alzati. Voglio vedere cosa sai fare. Forza alzati"
Si alza.
Draco fa lo stesso.
"Amelia ti prego stai calma" - dice Draco
"Oh se me lo chiedi perché non vuoi che io possa sfigurare il viso della tua ragazza non ti preoccupare, non lo farò. Non vorrai che peggiori ancora di più rispetto a quanto ha già fatto la natura?"
"Ma come osi stronza!" - grida lei
Mi punta la bacchetta.
"Draco mi dispiace, ma questa se l'è cercata" - dico prima di spostarlo
"Expelliarmus!" - grida lei
lo devio semplicemente con la bacchetta.
Poi si ferma ed inizia a pensare probabilmente a che incantesimo che sappia fare scagliarmi. Quindi ha poca scelta.
"Ma come? Sai usare solo gli incantesimi di disarmo?"
"Expelliarmus!" - la disarmo
"Imperio!"
La faccio rotolare un po' a destra e un po' a sinistra.
"Amelia le maledizioni senza perdono non vanno utilizzate sugli altri studenti!" - dice Draco cercando di fermarmi
"Perché tu la consideri anche uno studente? A me sembra di più un animale" - dico prima di lasciarla andare
Arrivano i miei fratelli.
"Cosa succede qui?" - chiede Theo
"C'È CHE QUESTA PUTTANELLA USA LE MALEDIZIONI SENZA PERDONO SUGLI STUDENTI!" - grida lei
Poi si avvicina a Draco e prova a farsi 'coccolare'.
Nel frattempo però tocca il braccio e la spalla a Tom cercando probabilmente di ammaliarlo con la sua ""bellezza"".
"Non solo è zoccola, ma anche gatta morta. Te la sei trovata proprio bene Dracuccio eh?" - dico
Lei mi guarda male.
"Dai hai fatto un bel gesto togliendo questo ratto di fogna dalla strada. Il WWF ti ringrazia" - dico
Anche Draco ora mi guarda male, ma non mi importa.
"Sei crudele" - mi dice lui
"È il mio forte" - rispondo
"Tom, Theo, venite" - dico
Loro mi seguono.
Sto salendo il primo passo per le scale del loro dormitorio quando lei sussurra a Draco una frase che io però riesco a sentire.
"Che zoccola questa eh? Ma dove l'hai trovata una così? Bah"
Faccio un gesto con la mano ai miei gemelli per intendere di fermarsi, poi mi giro.
"Hai ancora il coraggio di parlare?" chiedo
"non ho paura di te" risponde
"aspetta... le hai detto chi sono?" chiedo a draco
"Non mi hai dato il tempo di farlo, la hai subito attaccata"
"Oh povera piccola, ha bisogno dell'aiuto del fidanzatino perché non ce la fa a proteggersi da sola" - dico ridendo
"Smettila Amelia, hai avuto quello che volevi, ora vai via" - dice lui
"Non ancora. Tu sai chi sono io?" - chiedo rivolgendomi a lei
"Una troia ecco cosa sei!" - risponde
Scoppio in una risata.
I miei fratelli fanno lo stesso.
Poi la guardo e faccio sparire il sorriso dal mio volto.
"Il mio nome è Amelia Riddle, figlia di Lord Voldemort. Loro sono Mattheo Riddle e Tom Riddle" - dico indicandoli - "te lo dico, così sai da chi stare lontana zoccoletta. Fammi venire a sapere che hai disturbato con le tue manie di gatta morta anche i miei fratelli, e fidati che non sarà un bel quarto d'ora per te"
Ora si che vedo lo spavento nel suo volto, esattamente ciò che voglio.
"Non ti conviene avermi come nemica. Ma ora ciò che è fatto è fatto, e nessuno si tira più indietro"
Lei guarda Draco.
"E non credere che il tuo Dracuccio possa proteggerti. Perché ora che si è chiuso il nostro capitolo io faccio quello che mi pare e nessuno oserà più cercare di farmi cambiare."
Mi sento molto meglio, ora ho finalmente capito che la mia natura è essere così come sono da sempre, sempliemente me stessa. e se la gente crede che io sia 'crudele' allora meglio così.

Poi faccio di nuovo cenno ai miei fratelli e saliamo nella loro stanza.
Gli spiego meglio come stanno i fatti.
"Stavolta ti sei superata" - dicono in coro
"Cazzo Amelia ma la prossima volta che fai una rissa chiamaci no? Cioè ti vuoi divertire solo tu?" - chiede Tom
Theo gli da una gomitata.
"Che stronzo quel Malfoy" - dice lui
"Tranquilli, mi vendicherò con la stessa moneta"
"Cioè?"
"Non ne sono sicura ma probabilmente Potter c'entrerà qualcosa" - dico con in volto un sorriso scazzatissimo
"Da cosa vuoi cominciare?" - chiede Tom
"Innanzitutto mi riprendo i ragazzi di Durmstrang"
"Così si fa! Fatti rispettare!" - dice Theo
Scendo di nuovo in sala comune.
Draco e quella puttanella sono sul divano. Lui la consola mentre lei piange.
Esco da lì senza degnarli nemmeno uno sguardo.
Arrivo dai ragazzi.
"Ei Li come va?" - chiedono
"Salite sulle scope, iniziamo l'allenamento" - iniziano ad esultare
"Finalmente torni tu ad addestrarci" - dice Viktor
"Con l'unica differenza che ora non vi lascerò più andare, nemmeno se dovessi smetterla di dormire per tutti gli impegni"
Esultano ancora.
Iniziamo l'allenamento.
A cena mi siedo con i miei fratelli.
Draco camminando per i tavoli passa a salutare quelli di Durmstrang.
Loro lo salutano un po' freddi, come al solito, così faccio cenno di cacciarlo e loro lo fanno senza chiedere spiegazioni.
Draco si viene a sedere al tavolo, nel posto opposto al mio poche sedie più in là.
Dopo cena vado, sempre con i miei fratelli, in cortile.
E lì ci raggiunge Draco.

~ Fine capitolo 18 ~

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