L'indomani mattina mi sveglio con un mal di testa peggiore di quello della sera precedente. Ancora assonnata mi alzo e vado in cucina e preparo qualche toast per colazione.
<<Ciao>> borbotta Eden entrando subito dopo di me.
<<Hai dormito bene?>>
<<Diciamo che ho dormito meglio. Ho una fame allucinante>> dice e mentre lo fa il suo stomaco emette un brontolio. Scoppiamo a ridere entrambe. Dopo aver mangiato una quantità industriale di cibo ci salutiamo e lei torna a casa sua.Decido di andare a fare una doccia e mentre sono sotto il getto caldo mi soffermo a pensare a ciò di cui abbiamo parlato ieri sera. Ha ragione Eden quando dice che se non mettiamo le cose apposto prima della sua partenza sarà tutto molto peggio. Forse sono disposta a perdonarlo, infondo da una parte ho sbagliato anche io. È venuto a saperlo nel peggiore dei modi, se glielo avessi detto fin da subito ci saremmo risparmiati tutto questo dramma. Una volta in accappatoio comincio ad asciugarmi i capelli, pettinandoli in modo da non averli tropo crespi. Dopo essermi rimessa il pigiama torno in camera da letto, dove trovo due chiamate perse da Olivia. Oh no.
"Pronto?"
"Meghan! Ciao come stai? Senti ti volevo chiedere se oggi ti andrebbe bene di raggiungerci alla boutique così ti faccio vedere l'abito che ho scelto per te"
"Ehm... A che ore?"
"Dopo pranzo ti può andare bene?"
"Va bene. Mandami l'indirizzo e l'ora precisa"
"Certo, te lo scrivo subito"
"Perfetto a dopo"Chiudo la chiamata ed aspetto che Olivia mi mandi l'indirizzo della boutique. Aspettando l'ora di uscire, mi organizzo con Nicole per andare a fare la spesa. Attività interessante per due giovani ragazze, ma se non compro da mangiare non ci sarà più nessuna giovane ragazza.
<<Alla fine che hai fatto dopo il lavoro?>> mi domanda mentre camminiamo tra le corsie del supermercato.
<<Eden è venuta a casa mia e abbiamo parlato di Ethan e cose così>> dico facendo spallucce.
<<Mi sta molto simpatica. Che ti ha detto?>>
<<Secondo lei è meglio riconciliarsi prima della sua partenza>>
<<Lo penso anche io>> annuisce con convinzione.Chiacchieriamo del più e del meno mentre riempio il carrello di cibo che potrebbe bastarmi per un anno. Quando arrivo a casa sistemo le cose nel frigo e nei vari scaffali, facendo attenzione a non far cadere nessun barattolo di vetro. Do un'occhiata alla cicatrice che ho sul palmo e sfiorandola mi vengono a mente i ricordi di quella sera. Riusciremo mai a tornare così? Pranzo velocemente e dopo aver tentato un trucco non troppo eccessivo esco di casa. Raggiunto il posto prestabilito, apro la grande porta a vetri ed entro, venendo accolta a braccia aperte da Olivia.
<<Quanto sono felice che tu sia venuta! Vieni, ti presento le altre>> dice afferrandomi sotto braccio e conducendomi in una sala dove altre ragazze sorseggiano champagne.
<<Tieni, questo è davvero buono>> mi mette in mano un calice di champagne, dopodiché ci avviciniamo al gruppo. Quando le altre ragazze si voltano verso di noi non riesco a credere ai miei occhi, il calice di vetro si frantuma in mille pezzi.<<Tu?!>> esclamo tra l'esterrefatto e un attacco di cuore. La ragazza bionda mi guarda confusa e solo dopo aver realizzato chi sono comincia a a parlare.
<<Ciao>> dice senza farsi troppi problemi. Sento uno strano formicolio alle dita mentre stringo forte i pugni.
<<Meghan tutto bene?>> mi domanda Olivia poggiandomi una mano sulla spalla.
<<C'è per caso un bagno qui dentro?>> chiedo cercando di mantenere la calma. Prima raggiungo il bagno meglio è. Per me e per lei. Olivia mi accompagna per poi lasciarmi da sola.
<<Se hai bisogno di aiuto chiama pure>> ma già non la ascolto più. Perché il mondo ha deciso di avercela con me negli ultimi tre giorni? Tra tutte le persone che ci sono, proprio la gallina che ha baciato Ethan dovevo trovare. Faccio respiri profondi e decido quale tattica assumere. Esco dal bagno e torno dalla combriccola.

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Keep Fighting
Chick-LitSi sa, il passato è sempre un tasto dolente per chiunque. Per Meghan West però, è anche peggio. Lei non riesce a cancellare tutto quello che le è successo. È dovuta crescere in fretta e adattarsi in un ambiente che non le apparteneva. Ha dovuto rinu...