Per pranzo decido di ordinare qualcosa da subway a domicilio. Oggi la mia voglia di uscire di casa è quasi inesistente. Sono disposta solo a uscire fuori dal portone per prendere il pranzo dal fattorino. Ed è quello che faccio quando arriva.
<<Sono 12.50 dollari>> gli do i soldi e mi volto velocemente per rientrare in casa dato che sono in pigiama.
<<Grazie>> borbotto quanto basta per farmi sentire.Dopo pranzo sono indecisa su cosa fare: guardare un film o stirare le maglie pulite?
Sono combattuta sul da farsi finché non mi accorgo di avere un sacco di vestiti spiegazzati un po' ovunque.
Quindi senza indugio attacco Netflix alla TV e faccio partire Grease.
Verso la metà del film il gelato che avevo preso dal freezer è quasi finito e mentre mi alzo per andarlo a portare in cucina mi squilla il telefono.<<Hey come va la giornata?>> mi domanda quasi urlando Nicole.
<<Ho finito un barattolo di gelato al cookies, direi bene>> dico seria
<<Vuoi che ti venga a fare compagnia?>>
<<Non voglio obbligarti a stare con me in casa. Se vuoi uscire per me non ci sono problemi>>
<<Tra 5 minuti arrivo.>> ribatte senza rifletterci due volte.
<<Va bene>>
<<Ciao>>Nel mentre aspetto Nicole, decido di sistemare un po' il mio piccolo ma accogliente appartamento. La cucina è la stanza più ordinata di tutte dato che non cucino quasi mai. Dalla camera da letto devo togliere dalla moquet i vestiti che ho lanciato i giorni scorsi. Il bagno non è messo tanto male, basta solo una riordinata generale.
<<Ho portato i churros>> dice contenta la mia amica quando entra nel mio appartamento.
<<Hey spagnola>> la saluto, cosa che lei non ha fatto ma ormai non dò più peso a questo genere di cose.Andiamo in cucina e preparo due tazze di cioccolata calda per inzupparci i churros ancora caldi.
<<Allora donna-cozza, cosa si dice da queste parti di Ash Falls?>>
Lancio uno sguardo fuori dalla finestra e le dico esattamente cosa sta succedendo per la strada.
<<Non sei simpatica. È venuto poi il militare?>> mi domanda tornando seria.
<<Sì Nicole. Ma come ti è saltato in mente di dargli il mio indirizzo?>> la rimprovero bonariamente.
<<Scusa mi dispiace, ma era così bello>> dice appoggiando la testa alla mano.
<<Anziché mandarmi da me, perché non ci parli tu?>> le domando sapendo la sua situazione sentimentale.
<<Perché non voglio far pensare a Luke che non mi interessi più di lui>> dice abbassando lo sguardo.La conversazione si sposta su altri argomenti, meno pesanti insomma.
<<Cosa ne dici se stasera ti porto al Mind ?>> propone la biondina spaparanzata sul mio divano.
<<Mh, rifiuto l'offerta e vado avanti>>
<<Dai! Per favore. Una volta. Se poi ti annoi andiamo via>> cerca di convincermi.
<<Per mezzanotte voglio essere a casa>> puntualizzo.
Annuisce freneticamente e inizia a saltellare di qua e di là nel mio appartamento.
Quando la vedo sparire in camera da letto capisco subito cosa vuole fare.<<Questo no. Questo dove lo hai preso? In chiesa? E questa. Oddio è orribile.>> si mette a svuotare il mio armadio lanciando per aria tutti i vestiti al suo interno.
<<Questo!>> tira fuori un vestito bordeaux in velluto lungo più o meno fino a metà coscia. Le maniche lunghe sono il motivo per cui l'ho comprato. Il problema è la scollatura.
<<Poi metti anche gli stivali, quelli neri, alti>> mi ordina.
Non posso fare altro che tacere e annuire. Ormai sono fregata.
<<Ascolta, sono le sette. Fatti una doccia, vestiti, trucco, parrucco e alle nove ti passo a prendere e andiamo a mangiare fuori. Così siamo pronte per uscire dopo cena.>>Appena esce faccio quello che mi ha detto.
Dopo una doccia calda rilassante attacco la piastra e mi liscio i miei boccoli naturali. Mentre mi sto truccando, mi rendo conto di essere quasi in ritardo.
Indosso il vestito velocemente e infilo gli stivali mentre corro verso la porta d'ingresso.
Prendo un cappotto, la borsa ed esco.
<<Sei lenta!>> mi urla Nicole dalla sua macchina parcheggiata accanto al marciapiede.
<<Dove andiamo a mangiare?>> le domando ignorando le sue grida.
<<Mc Donald ovvio>> dice sogghignando e partendo a razzo.
Non cambierà mai.Dopo aver mangiato anche il vassoio del fast food usciamo e andiamo verso il locale nel quale mi vuole portare Nicole.
<<Tieni prendi questo>> mi porge un chewing-gum alla menta, che metto in bocca senza problemi.
Mentre siamo in fila sento la leggera brezza della sera farsi strada sotto al cappotto e facendomi venire i brividi sulle cosce.
<<Dovevo vestirmi più pesante. Non avrei dovuto darti retta>> mi rimprovero camminando sul posto nel vano tentativo di riscaldarmi.
<<Ma non dire stupidaggini.>> ribatte Nicole.
Una volta entrate la musica a tutto volume mi impedisce di sentire quello che la mia amica sta urlando.Ci spostiamo verso i divanetti dove il rumore sembra meno assordante.
<<Mi sento fuori luogo>> le dico in imbarazzo.
<<Hai solo 22 anni. Ne dimostri 18. Non hai motivo di preoccuparti>> mi rassicura un'altra volta nel giro di dieci minuti.
Di malavoglia mi faccio trascinare al centro della pista da ballo e mi rendo conto di non avere la minima intenzione di ballare.
<<Guarda un po' chi si rivede>> leggo il labiale di Nicky quando sposta lo sguardo oltre la mia spalla.
Mi volto per capire meglio di chi si tratta.
Oh no.Prima che possa riconoscermi, attraverso la folla a suon di gomitate fino alla parte opposta del locale. Le luci stroboscopiche illuminano ogni tanto il volto di Ethan che si guarda intorno mentre sorseggiare una bibita insieme ai suoi amici.
<<Non è stata una buona idea>> dico rivolta a Nicole che capisce subito il mio problema.
<<Devi fare finta che non ci sia Meg. In fondo, tra tutte queste persone sarà difficile che ti veda.>>
<<Non si è mai troppo prudenti>> farfuglio io, e dallo sguardo confuso capisco che non ha sentito quello che ho detto.Cerco di rilassarmi parlando con Nicole e muovendomi a tempo di musica per non sembrare un palo della luce.
<<Ciao scusa, ci siamo già visti?>> si presenta davanti a Nicole un ragazzo.
<<Sì, probabilmente al Victory>> dice squadrandolo per un secondo e poi tornando con gli occhi su di me.
<<Io sono Landon, piacere>
<<Piacere mio>> risponde schiettamente Nicole.
Lui la guarda confusa e poi si rivolge di nuovo a me.
<<Volete venire al nostro tavolo?>>
Senza darmi il tempo di rifiutare l'invito, Nicky mi prende per il polso e mi trascina, di nuovo, dall'altra parte del locale.

STAI LEGGENDO
Keep Fighting
ChickLitSi sa, il passato è sempre un tasto dolente per chiunque. Per Meghan West però, è anche peggio. Lei non riesce a cancellare tutto quello che le è successo. È dovuta crescere in fretta e adattarsi in un ambiente che non le apparteneva. Ha dovuto rinu...