C'è Candice King a meno di venti metri da noi, circondata da bodyguard.
<<Non ci credo. Sento che sto per svenire>> sento mormorare la mia amica.
<<Nicole tranquilla. Se vuoi dopo ti accompagno e le chiedi una foto okay?>> le dico con un sorriso beffardo stampato in volto.
<<Se non svengo prima sí, volentieri>>.
Resta tutta la sera attaccata al mio braccio, come se potesse cascare da un momento all'altro.
<<Sto sudando! Meg sto sudando, il vestito è troppo nuovo. Si vede che sto sudando?>> sussurra trafelata alzando poi le braccia di scatto.
Scoppio a ridere e lei diventa completamente rossa.
<<Non si vede nulla, rilassati. Per favore, lasciami il braccio che sennò inzio a sudare pure io>> le chiedo cercando di sfilare il braccio dalla sua morsa letale.Quando annunciano l'apertura del buffet, i bodyguard portano via la celebrità mentre un flusso di persone si riversa nella sala dove il catering ha organizzato l'aperitivo.
Aspettiamo un po' prima di andare anche noi, e quando diventa possibile camminare senza essere travolte, andiamo a prendere qualcosa da mangiare.
<<Non mangiare così tanto, ti ricordo questo è un aperitivo e non una cena>> le dico ridendo quando la vedo ingozzarsi di noccioline e patatine.
<<Hai ragione, ma il gelato di oggi mi ha fatto venire ancora più fame>>Dopo poco più di un'ora il cibo inizia a scarseggiare, così torniamo in camera a prendere il cellulare, i soldi e il cappotto per andare a cena fuori e rimanere in qualche locale.
<<Secondo me, nella discoteca dell'hotel ci sarà un mondo di gente, e da quanto ho visto durante l'aperitivo, la fascia d'età media è di cinquant'anni>> dice mentre usciamo dall'hotel.
Prendiamo un taxi e ci facciamo portare lungo la strada principale, dove tutti i locali notturni sono aperti e sfoggiano le decorazioni dorate e sbrilluccicose fuori dalla porta.
<<Potrei arrampicarmi sulla porta e fare da festone>> sussurro davanti all'ingresso di un locale che si chiama Maui.
Al suo interno, ci sono anche diversi tavoli, per lo più occupati, e un lungo tavolo del bar.
<<Io ho ancora fame>> urla Nicky sovrastando il suono della musica.
Ci sediamo sugli sgabelli e ordiniamo un piatto di tacos e guacamole.
<<Per favore non ingozzarti>> le chiedo.
Troppo tardi.
Ha la bocca e il mento sporchi di salsa.<<Questo vestito non è per niente elastico. Si vede la pancia?>> mi domanda voltandosi di profilo e indicandosi la pancia gonfia per il cibo.
<<No macché>>
<<Basta ho deciso. Quando torniamo a Ash Falls mi metto a dieta e mi iscrivo in palestra.>> dice convinta
<<Non succederà mai, e se lo farai non durerai più di un mese>> la punzecchio mentre con lo sguardo passo in rassegna tutte le facce che mi circondano.
<<Infatti tu verrai con me, così siamo sicure di non sgarrare>>
<<Piuttosto mi faccio i capelli a zero>> dico pentendomi subito dopo.
<<Scommettiamo? A zero no, magari un bel caschetto scalato, che ora vanno tanto di moda>>
<<Ci sto>> dico stringendole la mano.Restimo a chiacchierare un altro po' fino a quando, voltandomi verso la porta aperta che lascia entrare una leggera brezza, vedo un gruppo di ragazzi entrare e fermarsi proprio a pochi metri dall'ingresso.
Non ci posso credere! Mi ero quasi dimenticata che sarebbero stati qui in California.
Tra tutti i locali che ci sono, proprio in questo dovevano entrare.
Nicole non li ha ancora visti perché dà le spalle alla porta, ma sarà solo una questione di minuti.
Inizio ad agitarmi sulla sedia e contorcere le mani.
La mia amica deve essersene accorta perché inizia a guardarmi in modo strano, come se potessi urlare da un momento all'altro. Il che è molto probabile.<<Ti vuoi calmare?>> dice proprio nell'istante in cui Ty si volta verso la nostra direzione e incrocia il mio sguardo.
Ora chi si calma più.
Ty picchietta il dito sulla spalla di Ethan, che si gira di scatto nella nostra direzione e gli spunta un sorriso a 32 denti. Questo è pazzo.
<<Nicky!>> grida a un paio di metri di distanza Landon, facendo voltare immediatamente la mia amica.
Lei per poco non inciampa mentre scende dallo sgabello e corre ad abbracciare il ragazzo che a quanto pare è diventato la sua nuova cotta.
Continuo a non approvare.
Quando sono tutti attorno a me e a Nicole, il primo a parlare è Ty.
<<Che coincidenza, sapevo che sarebbero venute in California, ma non pensavo di incontrarvi>> dice con troppa enfasi.
Cerco in tutti i modi di sembrare indifferente, senza guardare negli occhi nessuno.
Non posso far a meno di notare come Landon guarda Nicky, che sta parlando dell'hotel in cui alloggiano.
<<Non è neanche troppo lontano.>> continua.<<Ciao>> si avvicina a me Ethan mentre sorseggio la mia coca cola.
<<Ciao>> rispondo senza alzare lo sguardo.
<<Ti sta bene questo vestito>> commenta posando lo sguardo per qualche secondo sulla scollatura.
<<Mi prendi in giro?>> sbotto. Mi guarda confuso, quindi continuo <<ti ho visto che hai sbirciato in mezzo alla scollatura. Placa gli ormoni campione, non hai quattordici anni>>
<<Io a quattordici anni giocavo ancora con i Lego e i soldatini, fai te.>>replica facendomi l'occhiolino.
Quando penso abbia finito di parlare, lo sento prendere uno sgabello e sedersi davanti a me.<<Perché mi respingi?>> mi domanda con tono serio.
Non lo ha detto davvero.
<<Come diavolo stai dicendo?>>
<<Perché sei così? Non ti ho mai dato modo di trattarmi male. Non sono mai stato sgarbato. Pensavo che dopo quella sera a casa tua fosse cambiato qualcosa>> dice puntando i suoi occhi nei miei.
Possibile che i ragazzi abbiano le ciglia più lunghe e belle delle ragazze?
<<Non sono in nessun modo, e se pensi che sia cambiato qualcosa dall'altra sera, ti sbagli. Ti ho solo fatto un favore.>>
<<Hai paura?>>
Cosa c'entra se ho paura? Ovvio che ho paura.
<<Di cosa dovrei aver paura scusa?>>
<<Che ti possa fare qualcosa. Ti vedo come mi guardi, e ho visto come hai guardato quel tizio ubriaco fuori dal ristorante>>
Quando sento menzionare Caleb inzio a tossire per camuffare il piccolo sussulto che mi è sfuggito. Da dietro di me, Nicky inzia a lasciarmi dei colpetti leggeri sulla schiena.
<<Grazie>>
<<Allora? Di cosa hai paura?>>
<<Non ho paura. Non voglio avere a che fare con te.>> cerco di essere più diretta possibile.
<<Non ti credo nemmeno un po'. Ho vissuto per 19 anni con quattro donne ed ero l'unico maschio. Capisco subito quando c'è qualcosa che non va.>>
Rimango in silenzio per qualche secondo. Perché deve esserci sempre qualcosa che non va con me? Non sembro una persona normale? Sono davvero così trasparente?<<Non voglio parlare di questo>> non mi sembra il caso parlare di certi argomenti con un estraneo. Ho impiegato cinque anni per capire come non lasciar entrare nessuno dentro la mia testa.
<<Sei insicura, ho capito. Hai bisogno di certezze e presenze. Hai gli occhi di chi ha paura di perdere qualcuno. E sai perché lo so? Perché ti nascondi dietro un muro di sicurezze che usi come scudo. Abbiamo tutti questi problemi.>> dice senza distogliere lo sguardo da me.Ha detto solo cose giuste.
Non riesco a muovermi, sono come pietrificata dai suoi occhi. Il nostro contatto visivo viene interrotto, fortunatamente, dal dj che annuncia il conto alla rovescia.
Siamo già a mezzanotte?
<<10...>> sento gridare la folla.
<<9...>> si unisce anche il gruppo di militari intorno a noi.
<<8...>> vedo Nicole voltarsi verso di me e sorridermi così tanto da far sorridere anche me. Ecco il potere che ha lei su di me.
<<7...>> anche il barista dietro di noi comincia a contare.
<<6...>> inziano ad esultare tutti.
<<5...>> adesso sento Ethan tenere il conto dei secondi che mancano al nuovo anno.
<<4...>> torna a guardarmi e sorride anche lui.
<<3...2...1...>> mi arrendo e mi aggrego al conto alla rovescia.
Un boato risuona nel grande locale e tutti i presenti iniziano ad abbracciarsi e a brindare con i bicchieri pieni di alcool o roba simile.
<<Buon anno!!>> Nicky mi abbraccia forte mentre tiene per mano Landon, il quale sta parlando con i suoi amici.
<<Anche a te Nicky>> le sorrido meglio che posso.
Un altro anno è passato e io sono ancora bloccata nella mia bolla di infelicità.

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Keep Fighting
ChickLitSi sa, il passato è sempre un tasto dolente per chiunque. Per Meghan West però, è anche peggio. Lei non riesce a cancellare tutto quello che le è successo. È dovuta crescere in fretta e adattarsi in un ambiente che non le apparteneva. Ha dovuto rinu...