1. I Militari

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<<Spegni tutto>> mi ordina Lynette andando velocemente dietro al bancone.
Faccio come mi dice, con una mossa fulminea spengo le luci della cucina e della sala. Dopodiché la seguo dietro alla cassa e aspetto in silenzio che il cuore smetta di battere così forte.
Potrebbero sentirci solo per il rumore che fa nel mio petto.
Una banda di ragazzi passa davanti alla vetrina del Victory. Uno di loro si volta per guardare attraverso i vetri appena puliti.
Sono tutti palesemente ubriachi.

<<Menomale te ne sei accorta tu>> le dico bisbigliando. Mentre appunto stava lavando le vetrine si è accorta del rumore che facevano.
<<Sono i soliti dell'altra volta vero?>> mi domanda sfinita. <<Temo proprio di sì>>.
Possiamo dire che il Victory non è situato in una bella zona di Ash Falls . Accade spesso di ritrovarsi la polizia davanti alla porta o direttamente i teppisti. Tutto solo perché certi ragazzini non reggono l'alcool.

<<Se ne sono andati>> dice Lynette riportandomi coi piedi per terra.
<<Va bene. Vado a casa ora. Ci vediamo domani>> la saluto con un abbraccio e esco dalla porta, venendo pervasa da un brivido di freddo dovuto all'aria frizzante della sera.
<<Aspetta, ti accompagno io>> non faccio in tempo a replicare che mi ritrovo nell'auto della mia datrice di lavoro.
<<Non era necessario, davvero>>
<<Non ti preoccupare, lo faccio con piacere>>.
Mi fa scendere proprio davanti al portone del mio appartamento. La ringrazio e una volta salita in casa mi tolgo le scarpe e riesco finalmente a rilassarmi.
Prima di andare a letto però mi assicuro di aver chiuso a chiave la porta, non si sa mai.

L'indomani mattina mi sveglio un po' frastornata dal forte rumore che proviene dalla strada. Mi affaccio ancora assonnata e noto, con dispiacere, che si tratta di lavori alle tubature sotto terra. Bene, credo che non ci sia modo migliore per inziare una giornata.
Indosso l'uniforme e corro in bagno per mettere un minimo di trucco, giusto per non sembrare uscita da un manicomio. Raccolgo i capelli in una coda alta e esco portandomi il telefono e le chiavi.
Sul pianerottolo incontro Hal che ha in braccio sua nipote.
<<Ciao Meghan>> mi saluta la bambina sorridente di prima mattina.
Insegnamelo ti prego.

Riesco a ricambiare il saluto con molta fatica, dunque esco dal palazzo e inzio a camminare in direzione del Victory.
In fondo Ash Falls non è neanche una brutta città. Anzi, ha il suo fascino ed è piena di vita a qualsiasi ora. L'unico problema è questo quartiere. È uno dei pochi che ha dei bassi costi di affitto e che quindi posso permettermi solo lavorando. Mentre passeggio sul marciapiede mi guardo un po' intorno. Se non fosse per Lynette e Henry sarei ancora sulla panchina vicino alla metropolitana. Devo tutto a loro.

Arrivata davanti al Café, entro facendo suonare la campanella sopra alla porta e ricevo il buongiorno dall'uomo in grembiule intento a lavorare dietro ai fornelli.
<<Ciao Henry>> lo saluto sorridendo.
<<Mi ha detto Lyn che ieri sera c'erano quei ragazzi ubriachi fuori della porta>> mi dice girando una frittella.
<<Sì è vero. Spero che non ricapiti più>> rispondo in tono convinto e iniziando a lavorare.

A metà mattinata ho già guadagnato 10$ di mance. Mentre sono impegnata a pulire un tavolo nella mia sezione sento Nicole sghignazzare alle mie spalle.
<<Ti ho riempito due tavoli>> mi dice ammiccando e indicando il due tavoli in questione.
<<Va bene ora vado>> dico prendendo il taccuino e una penna.
Nell'avvicinarmi, noto che ai due tavoli sono seduti in tutto sei ragazzi, tutti con delle borse marroni ai piedi.
<<Buongiorno cosa posso portarvi?>> domando facendo saltare lo sguardo da un ragazzo all'altro.

<<Io prendo un toast>> dice uno.
<<Io uova e backon>>
<<Anche io>> ordinano due ragazzi.
<<Io solo un muffin e un donut per favore>> mi sorride uno in modo gentile.
<<Io invece dei pancake con una tazza di caffè>>
<<Io prendo quello che ha ordinato lui.>> fa un cenno il ragazzo che non si è ancora tolto il berretto.
Militari.

<<Va bene torno tra poco>>
Faccio avanti e indietro per il seguenti dieci minuti portando a tutti e sei le loro ordinazioni. C'è chi mangia tutto d'un fiato e invece chi rimane da solo al tavolo quando tutti si alzano.
<<Ti stanno aspettando fuori>> lo avverto quando gli passo accanto per sparecchiare.
<<Lo so, li vedo>> risponde con tono piatto, senza tante emozioni.
Rimane lì seduto mangiando la sua colazione per ancora un paio di minuti finché non si alza e lascia la mancia sul tavolo.
Felice come una pasqua la vado a prendere e guardo il militare che si è alzato per ultimo andarsene via.

Mentre continuo il mio turno mi ritrovo più volte a parlare con Nicole dei suoi studi all'università. Mi sarebbe piaciuto un sacco continuare a studiare, purtroppo per me ci sono stati diversi imprevisti. Il pomeriggio passa molto più lentamente dovuto anche al fatto che il locale si riempie il doppio rispetto alla mattina. Porto a termina una decina di ordini e riesco anche a dare una sistemata al locale tra un cliente e l'altro.
<<Hey Will>> saluto l'uomo seduto su uno sgabello intento a sorseggiare la sua solita tazza di the.
<<Ciao Meg. Hai sentito la novità di quest'anno?>> mi domanda sicuro della mia risposta.
<<No, aggiornami>> essendo quasi un'ameba non sono al passo con le novità di Ash Falls.
<<Sì terra alla Lost Hill Memorial la cerimonia di premiazione per i militari dello stato. Ritorneranno tutti entro due settimane per poi partire di nuovo a marzo.>> mi dice sorseggiando il té che gli ho preparato.

<<Wow sembra davvero interessante>> dico senza pensarlo veramente.
<<Mi sarebbe piaciuto vedere anche mio figlio in mezzo alla folla un giorno.>>sospira cambiando espressione.
Quando a Will arrivò la notizia del decesso sul campo fu un duro colpo non solo per lui, ma anche per Lynette, poiché è stata la sua babysitter quando era piccolo. Capisco perfettamente che cosa prova Will, e lo sa anche Lyn.

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