26. In Stile Mary Poppins

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<<Preservativi?>>
<<Sí hai capito bene. Però mi ha detto che non erano suoi, o almeno non tutti>> lo difendo. Ma perché lo difendo poi?
<<Io gli credo. Cioè se voleva veramente portarti a letto, bello com'è, non credo ci avrebbe messo tanto>> constata Nicole riempendo tre tazze con del cappuccino.
<<Non lo so>> dico passandomi le mani sulle guance in modo frustrato.

<<Meghan tavolo 10!>> interrompe la nostra conversazione Lynette.
<<Vado>> rispondo prendendo i menù e dirigendomi dai nuovi clienti.
<<Salve. Cosa desiderate ordinare?>>
<<Un cappuccino>> - ordina la ragazza di fronte a me - <<Io invece waffle e succo d'arancia grazie>> aggiunge il ragazzo.
<<Arrivano subito.>> torno in cucina e poso i menù, che non sono serviti, sul bancone.
<<Henry! Waffle!>> lo informo.

Vado poi a fare il cappuccino e la spremuta.
<<Ecco a voi. Buon appetito>> mi volto e mi allontano, riuscendo però a sentire un bisbiglio da parte della ragazza: <<Puoi smettere di mangiarti con gli occhi la cameriera? Ti darebbe fastidio se io facessi lo stesso con quel ragazzo laggiù?>>
Alle sue parole mi volto di scatto quasi rompendomi il collo e vedo Ethan che è appena entrato al Victory. Quando mi vede sorride e si passa una mano tra i capelli dopo essersi levato il berretto di lana. A grandi falcate attraversa metà del locale e si ferma proprio davanti a me.

<<Ciao>> dico con un filo di voce.
<<Ciao a te>> risponde lui dandomi poi un leggero bacio sull'angolo della bocca. Mi volto immediatamente verso i due ragazzi che avevo servito e stanno entrambi arrossendo. Forse sto arrossendo anche io. Che cos'era questo Ethan? A quale scopo? Mettermi in imbarazzo? Beh campione, ci sei riuscito.
<<Devo tornare a lavoro>> aumento la distanza tra i nostri corpi.
<<Vai. Io mi siedo in quel tavolo vuoto lì in fondo. Fai pure con calma>> e mi supera per andare a sedersi.

Torno a dietro al bancone dove Nicole mi sta guardando con la bocca socchiusa.
<<Ci entrano le mosche>> ironizzo e lei subito la chiude con uno schiocco sonoro.
<<E quello cos'era?>> mi domanda sconvolta.
<<Mi ha salutata educatamente>>
<<No Meghan. Lui ti ha dato un piccolo bacio proprio qui>>- dice indicandosi l'angolo della bocca - <<Non è un saluto banale. Qui c'è qualcosa sotto>> continua strofinandosi il mento con le dita.
<<Ma per favore>> - cerco di non ingigantire la cosa - <<piuttosto torna a lavorare>> scherzo.

Servo un altro tavolo e poi vado a servire Ethan che stava mandando dei messaggi con il cellulare.
<<Cosa desideri?>> gli domando in tono professionale.
<<Una colazione completa grazie>> e sfoggia il suo sorriso. Probabilmente sto sorridendo anche io. Torno in cucina a prendere la sua colazione e gliela servo in fretta per poi tornare a servire gli altri clienti.

<<Chi è quel ragazzo che ti ha salutata prima?>> mi domanda Sophie appena riesce a raggiungermi dietro al bancone. E' una brava ragazza e una gran lavoratrice, ma sono sicura che non lo faccia perché sogna fin da piccola di fare la cameriera, piuttosto per pagarsi parte della retta per l'università.
<<Un amico>> rispondo secca io.
<<E' molto carino>> sentenzia con sguardo ammiccante. Hey amica, calmiamoci. Oh Dio mio, sono gelosa?

<<È anche un idiota fidati>>
<<Non sono mica obbligata a parlarci>> continua con quello sguardo.
<<Sophie stai alla larga da quel bel faccino. E' edizione limitata>> si intromette nella conversazione Nicole.
<<Non è vero Nicole! Non farci caso per favore. E' solo un mio amico>>
<<Non so te Sophie, ma io gli amici non li bacio. Tu?>> le domanda Nicole con nonchalance.
<<Mai baciare un amico se non ti interessa come più di un amico>> dice lei con voce sicura e autoritaria.
<<Basta mi devo allontanare da voi due. Questo dalle mie parti si chiama coalizzarsi>> e me ne vado. Vado proprio da lui e sparecchio il suo tavolo.

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