<<Niente nemmeno qui. Proseguiamo>> annuncio uscendo dall'ennesimo negozio di vestiti.
<<Dici che prima di domani riusciamo ad uscire dal centro commerciale?>> ironizza Ethan seguendomi dentro il negozio successivo.
<<Non c'è da scherzare. Se le cose vanno fatte, vanno fatte bene.>>
Ha voluto che partecipassi alla premiazione? E ora gli tocca sopportare ore e ore di shopping brutale.
<<Hai almeno una vaga idea di come vuoi il vestito?>> mi domanda sospirando e arrendendosi al suo destino.
<<Sì più o meno>> mento. Non ho la più pallida idea di come prendere questo dannato vestito.Due piani di centro commerciale dopo, uno smoothie per riprendere le forze e lamentele varie da parte di Ehtan, entriamo in un negozio che sembra promettere bene.
<<Mi piace questo>> dice lui prendendo un abito lungo color pesca.
<<Questo le starebbe benissimo con il suo incarnato>> suggerisce la commessa passandomene uno verde smeraldo.
Attacco i due abiti in camerino ma continuo il giro del negozio.
<<Questo!>> dico indicandolo felice. Questo si che mi piace.
<<Provateli tutti e tre così ce ne possiamo andare, finalmente>> esulta Ethan seguendomi alla zona dei camerini e sedendosi sui divanetti di fronte.
<<Ti piacerebbe. Devo poi prendere le scarpe e gli accessori.>>
<<Sono un illuso>> frigna, ma io già non lo ascolto più.Provo per primo quello color pesca che nonostante il modello non mi dispiaccia, come mi sta addosso non mi convince per niente.
<<Bocciato l'abito numero 1>> dico ad alta voce.
<<È quello che ho scelto io?>>
<<Sì>>
<<Secondo me era il più bello.>>
Non gli rispondo e provo quello della commessa. In effetti, questo colore mi sta una meraviglia. Mette molto in risalto la mia carnagione e i miei capelli scuri.
<<Cosa ne dici?>> chiedo aprendo la tenda del camerino.
<<È carino, però secondo me sarebbe meglio se tu ne prendessi uno lungo fino a terra.>>
<<Forse hai ragione. Però è carino vero?>> insisto. Magari lo prendo lo stesso per altre occasioni.
Provo infine il terzo e anche se ho difficoltà a tirare su la cerniera, mi calza a pennello. Sapevo che era quello giusto.
<<Questo mi sembra perfetto>> affermo convinta uscendo dal camerino.
Ethan alza lo sguardo dal telefono e scruta ogni centimetro del mio corpo avvolta da questo stupendo abito.
<<Lo adoro>>
<<Sei bellissima>> bisbiglia con voce udibile a malapena.
<<Non credo che ne troverò uno più bello di questo>>
<<Prendilo e andiamo>>
Paghiamo alla cassa e entriamo in un negozio di scarpe.
<<Ti prego non ci mettere ore. Tra poco è ora di cena>> mi supplica Ethan.
<<So già come prenderle tranquillo.>>Per fortuna ci metto si e no 10 minuti e scegliere e provarmi le scarpe e una volta pagate mi resta solo di comprare una collana e degli orecchini abbinati.
<<Li prendi dello stesso colore dell'abito?>> mi domanda lui.
<<No sennò sarebbe troppo pacchiano.>>
Altri 10 minuti e siamo finamente pronti.
<<Libertà!!!>> grida Ethan appena mettiamo piede fuori dal centro commerciale.
Ci manca solo che inizi a baciare la terra.
<<Mi accompagni a casa?>>
<<A meno che tu non voglia farti 30 minuti di strada a piedi penso proprio di sì>>
<<Okay okay>> dico alzando le mani.
<<Grazie del passaggio>> dico afferrando le buste dai sedili posteriori e scendendo dall'auto.Dopo aver sistemato i nuovi acquisti nell'armadio, preparo una cena abbastanza completa dato che il mio stomaco sta facendo le capriole dalla fame. Mentre addento la coscia del pollo arrosto, mi arriva una chiamata.
"Sto mangiando Nicky!" esclamo frustrata.
"Non mi interessa. È sabato sera, hai intenzione di uscire di casa o vuoi metterti a letto e dormire fino a domani pomeriggio?"
"Decisamente la seconda che hai detto. Oggi ero al centro commerciale con Ethan e mi sono stancata molto quin-"
"Eri con Ethan!? E non me lo dici? Tra un'ora sono a casa tua"
Non mi da il tempo di rispondere e impedirle di venire che chiude la chiamata.
Io volevo veramente andare a letto presto però...<<Quindi come è andata?>> mi domanda non appena entra nel mio appartamento.
<<Come deve essere andata? Ho comprato il vestito per al premiazione e basta. Non doveva andare in nessun modo in particolare>>
<<Che noia>> sbuffa lasciandosi cadere in modo drammatico sul divano mezzo rotto.
<<Tu piuttosto? Che hai fatto oggi?>> le domando sedendomi accanto a lei.
<<Sono andata con Landon da sua nonna. Ha detto che le ha accennato solo una volta il mio nome e da allora è letteralmente impazzita>>
<<Perché?>>
<<Non fa altro che chiedergli di me. Il ché fa ridere in effetti dato che nemmeno stiamo insieme>>
<<Per fortuna>> tossico per mascherare il mio commento.
<<Come?>>
<<Non ho parlato>> mento <<Vai con Landon alla premiazione di marzo?>>
<<Non me lo ha ancora chiesto>> dice abbassando lo sguardo.
<<Lo farà. Ne sono quasi sicura>> la rassicuro a malincuore.
Per quanto mi dispiaccia di questa loro pseudo storia d'amore, non posso negare che a lui lei piaccia veramente.Il resto della serata lo passiamo parlando del più e del meno, lei mi racconta dei suoi corsi all'università e io le racconto del mio incontro con Olivia.
<<Pensi sia stata sincera?>>
<<Credo di sì. In effetti non se ne è andata di sua spontanea volontà. È partita da un giorno all'altro e alla nostra età era tutto una tragedia. Beh lo era, però io sono stata molto drammatica sul fatto della sua partenza.>>
<<È secondo te ti ha detto che si sposa perché vuole che tu ci vada?>>
<<Non ne ho idea quindi per ora cercherò di non fasciarmi troppo la testa>>
<<D'accordo>>
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto mentre cerco qualche programma carino alla TV.
<<Oggi ho visto tua madre>> esordisce lei dal nulla.
<<Che ti ha detto?>>
<<In realtà la situazione era abbastanza comica. È uscita dalla macchina urlando contro Maurice che aveva parcheggiato vicino ad una pozzanghera e lei ci è finita dentro>> dice ridacchiando.
<<Hai il permesso di ridere>> dico io ridendo molto più forte.
<<Pover'uomo. Si vede proprio che soffre.>>
<<Però per stare così tanto tempo con lei deve pur volerle bene. Altrimenti è solo masochista>><<Hai voglia di andare a fare una corsa domani dopo il lavoro?>> mi domanda quando la accompagno alla porta.
<<Una corsa?>>
<<Sí perché no! Ti avevo detto che mi volevo mettere a dieta>>
<<Pensavo scherzassi>>
<<Invece ero seria, e tu verrai con me ovviamente. Anzi, ci andiamo anche a iscrivere in palestra così prendiamo due piccioni con una fava>> dice tutta sorridendo lasciandomi poi un leggero bacio sulla guancia e andando via.In palestra? Ma lei è completamente fuori di testa. Io in palestra, che non ho mai fatto niente in vita. Al massimo posso fare il lancio del coriandolo contro vento.
A quanto pare però non ho molta scelta, la vedevo determinata e quindi suppongo mi toccherà assecondare i suoi folli piani. Che Dio mi aiuti.N/A
HEEEEEEY buonasera a tutti scusate se non ho aggiornato praticamente da più di due settimane ma non avevo idee e come potete vedere questo capitolo è alquanto blando. Prometto che con il prossimo capitolo mi farò perdonare. ❤️❤️😘😘

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Keep Fighting
ChickLitSi sa, il passato è sempre un tasto dolente per chiunque. Per Meghan West però, è anche peggio. Lei non riesce a cancellare tutto quello che le è successo. È dovuta crescere in fretta e adattarsi in un ambiente che non le apparteneva. Ha dovuto rinu...