6. Fammi Salire

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<<Basta, fermi!>> urlo cercando di afferrare per il braccio Ethan che è a cavalcioni su Ty.
<<Digli qualcosa!>> chiede Nicky a Landon, che sta guardando la scena senza battere ciglio.
<<Okay ora è troppo>> tuona Henry entrando nella sala lasciando la sua postazione di lavoro.
Afferra per il colletto della maglia Ethan e lo scaraventa abbastanza lontano da poter tirare su Ty, che geme a terra tenendosi una mano premuta sullo zigomo.
<<Ma come ti è saltato in mente?>> domanda sconvolta Nicole a Ethan. Sono stupita quanto lei di questa rabbia improvvisa.
Senza rispondere, esce dal locale a testa bassa senza incrociare lo sguardo con nessuno. Cala il silenzio.
<<Tu! Fuori.>> ordina il mio capo a Ty che continua a lamentarsi di come è stato ferocemente aggredito, senza motivo.

<<Cosa è successo?>> chiedo a Henry mentre la tensione si alleggerisce.
<<Ho sentito quello lì parlare male di te. Evidentemente non sono stato l'unico a sentirlo>> dice facendomi capire che Ethan non è scattato su Ty solo perché aveva voglia di darle di santa ragione a qualcuno.
<<Sarà meglio che vada a parlargli>> dico prendendo il cappotto per uscire.
Una volta sul marciapiede, vedo Ethan seduto sulla panchina dall'altra parte della strada.
<<Come mai lo hai picchiato?>> domando facendo finta di non saperlo già.
<<É un coglione>> borbotta guardandosi le nocche.
<<Ho delle garze in borsa, se vuoi le vado a prendere>>.
<<Non importa. Non fa molto male>> solleva lo sguardo su di me e i suoi occhi mi scrutano per un momento.
<<Tu non sei una puttana>> dice poi facendoli ruotare e sbuffando.

<<Come scusa?>> chiedo indignata.
<<Tu non sei una puttana. Ho preso a pugni Ty perché ti ha offesa. Come se nulla fosse>> ripete.
<<Beh, non c'era bisogno di aggredirlo>>
<<E invece si. Ha un limite la mia pazienza. Ed è molto basso. È già dall'altra sera che continua a prenderti per il culo senza che tu te ne accorga.>>
Credo faccia riferimento all'episodio delle cameriere.
<<Hey, sono grande e vaccinata. Credo di poter sopportare delle offese>> dico accennando un piccolo sorriso.
<<Su questo non ho dubbi>>
Rimaniamo per qualche istante a guardarci negli occhi, quando poi la tensione inizia a salire sono costretta ad abbassare la testa.

<<Vuoi che ti accompagni a casa?>>
<<Finisco il turno tra un'ora>>
<<Ti aspetto>>
<<Non puoi entrare nel locale>> dico ridendo
<<Mi ha bandito per sempre?>>
<<Nah, non credo.>>
Mi alzo dalla panchina su cui ero seduta fin'ora e ritorno nel locale.
<<Allora che ti ha detto?>> mi domanda Nicole appena mi vede.
<<Che ha sentito Ty offendermi. Non deve essere bravo a mantenere la calma>> confesso alla mia amica.

In sessanta minuti servo una dozzina di clienti e riesco anche a riordinare la mia postazione.
<<Bene ragazze, ci vediamo martedì>> ci saluta Henry quando io Nicky usciamo dalla porta sul retro.
<<Ah ma allora è una cosa seria>> dice Nicole guardando poi alle mie spalle.
Mi volto anche io e vedo Ethan in piedi appoggiato al muro.
<<Ti avevo detto di non aspettarmi>>
<<E io non ti ho ascoltata.>> dice facendo l'occhiolino.
<<Beh, io vi lascio soli. Devo tornare al dormitorio>> mi saluta Nicole.
<<Perché sei così appiccicoso?>>
<<Ma non è vero>>
<<Sì invece, mi stai sempre intorno da quando sei tornato in città>> ammetto.
<<Mi piace stare con persone belle e simpatiche>> dice senza problemi.
<<Come puoi dire che sono simpatica se non faccio altro che trattarti male?>>
<<Non mi pare. Quando siamo andati al Mind mi sono divertito a stare con te. Ti ho detto anche che sei bella comunque.>>

Non rispondo finché non arriviamo a casa mia.
<<Come torni a casa?>>
<<Ho la moto nei paraggi. Ci metto solo 10 minuti ad arrivare>>
<<Ah okay. Quindi buonanotte>> lo saluto senza troppa convinzione.
<<Notte>>
Salgo nel mio appartamento e finalmente posso stendermi sul divano. Devo ancora capire come comportarmi con Ethan, lui non sembra intenzionato a gettare la spugna.
Quando ormai mi sto per addormentare sul divano, il citofono trilla e io impreco ad alta voce. Di nuovo.
<<Chi è!?>> sbuffo spazientita
<<Ethan...>> non ci credo
<<Cosa vuoi?>>
<<La moto non parte. Ho controllato e qualcuno ha anche tagliato i freni.>> dice e dalla sua voce capisco che è veramente infuriato.
<<Chiama un carratrezzi>> dico ovvia
<<Già fatto. Non viene fino a domattina>>
<<Okay, e io cosa ci posso fare?>> - rimane in silenzio per qualche secondo - <<Ti prego fammi salire>> sbotta con voce implorante.

Non so che cosa fare. Gli apro? Gli dico di no? Però stanotte farà freddo. E magari non ha soldi per pagarsi una stanza d'hotel. Ma qui non ho posto per farlo dormire. Starà sul divano.
Attacco la cornetta del citofono e senza dire nulla premo il pulsante per farlo entrare.
Apro la porta e aspetto sul divano che lui arrivi al mio piano.
<<Scusa il disturbo, ma veramente non saprei dove andare>>
<<Non ti preoccupare.>> cerco di non dilungarmi troppo.
<<Mi accontento con poco tranquilla. Ho bisogno solo di un cuscino e posso dormire sul divano.>> dice notando il mio sguardo innervosito.

Vado in camera mia ed estraggo dall'armadio un cuscino da potergli dare.
<<Ecco, tieni>>
<<Grazie mille>> rimango un po' lì a guardarlo mentre sistema il cuscino sul bracciolo del divano.
<<Ti prendo una coperta aspetta>>
Ritorno in soggiorno dove lo trovo ad osservare realmente interessato la mia collezione di dvd.
<<Sono veramente tanti>>
<<Lo so. Ogni due mesi ne aggiungo uno>>
Si volta a guardarmi e capisco che vuole sapere di più.
<<Lunga storia.>>
<<Ne possiamo guardare uno?>>
Esito un momento difronte alla sua richiesta, poi cedo e acconsento. In fondo che sarà mai un film.
<<Però sclego io>> affermo autoritaria.
<<Mi pare il minimo>>
Senza farmi vedere da Ethan, che oramai si è seduto sul divano, inserisco il dvd nel lettore e premo play.
<<Il Re Leone? Davvero?>>
<<Zitto altrimenti ti sbatto sul pianerottolo>>

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