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A -hcneybadger
Penso di non aver mai sclerato così tanto con qualcuno per il mio pilota preferito
Sei la prima alla quale ho spoilerato questa storia e ti meriti questa dedica
Questo è per te
Ti voglio bene😽😽



Minerva

«Daniel, io vado!»
Sono già pronta per uscire, una mano sulla maniglia della porta e la borsetta tracolla già sistemata che attende solo le chiavi di casa.
Chissà dove si è cacciato quell'uomo!
Mi passo una mano tra i capelli sbuffando.
«Daniel...!»
«Sì eccomi ci sono scusa, ero in stanzetta con il simulatore.»
Daniel si affaccia rapidamente alle scale.
«Vado.»
Gli indico la porta mentre faccio per aprirla e in risposta ricevo un sorriso e un bacio da lontano.
Anche meglio che io esca, in questo modo potrà fare le sue cose da pilota in pace e senza me che gli ronzo intorno.
E poi ho anche voglia di uscire un po' ed esplorare questa città da sola, è tanto ormai che vengo qui qualche giorno per il weekend e quasi è diventata la mia terza casa, dopo Modena e Torino ovviamente.
Oggi mi dovrò incontrare con Kelly e Penelope per fare merenda e parlare un po'.
Da quando ho conosciuto Kelly ci scriviamo quasi tutti i giorni e adoro la sua compagnia, nonostante abbiamo tanti anni di differenza stiamo diventando buone amiche. E poi c'è Penelope, la adoro. È una bambina così innocente e spontanea, come solo i bambini sanno essere dopotutto.
In realtà non è solo per la merenda che vedrò Kelly e Penelope. Il weekend prossimo io e Daniel partiremo per gli Emirati Arabi e ho davvero bisogno di consigli da parte di chi ai Gran Premi ci è andato spesso. Non so esattamente come comportarmi, che vestiti portare e tutte quelle cose.
Percorro la strada che porta fino al centro della città dalla collina sulla quale Daniel abita, il sole splende nel cielo e riscalda questo primo weekend di dicembre.
Questo mese di dicembre sarà davvero impegnativo per me, non tanto per quanto riguarda gli esami e l'università, con quella sono apposto da un pezzo, piuttosto per quanto riguarda tutto il resto.
Questo mese ci sarà Natale e non ho ancora pensato a che regalo fare a Daniel o a mia madre e mia sorella. Per non parlare del fatto che non appena tornerò dagli Emirati Arabi sarò nuovamente su un aereo per andare a Torino.
Già solo a pensarci sono stanca.
Nel frattempo che i pensieri mi frullavano per la testa, sono anche arrivata a destinazione. Kelly mi ha inviato questa mattina la posizione della pasticceria in cui dovremmo trovarci ed eccomi qui, mi basta solo attendere che la mia nuova amica e la sua bambina arrivino.
«Minerva!»
Alle mie spalle sento che una voce femminile pronuncia il mio nome e quando mi giro vedo arrivare verso di me proprio Kelly che spinge un passeggino con all'intento la piccola P.
Sono davvero felice di vederle nuovamente e di passare una giornata tra donne.
«Finalmente siamo riuscite a vederci!»
Kelly mi stringe in un abbraccio che io ricambio ovviamente; successivamente mi abbasso sulla piccola Penelope per salutarla.
«Ciao anche a te piccolina! Sei cresciuta dall'ultima volta che ti ho vista...non ti sembra, Kelly?»
L'espressione di Kelly è commozione mista ad amarezza e nostalgia.
«Puoi dirlo forte! Mi sembra ieri che Penelope è nata e pensa un po', ha già compiuto due anni.»
Torno della mia altezza e poso una mano sul braccio di Kelly per consolarla.
Il tempo passa davvero in fretta, mi sembra passato pochissimo tempo da quando ho conosciuto Daniel a quella festa e ora la nostra relazione sta andando a gonfie vele nonostante tutto quello che abbiamo passato.
«Entriamo dai!»
Per alleviare la tensione che si era creata propongo di prendere posto nella pasticceria e quando entriamo rimango a bocca aperta.
Come è possibile che qui a Montecarlo anche le pasticcerie siano tutte sfarzose e di lusso?
Ci accomodiamo ad un tavolo vicino alla vetrata che da sul mare e quando una ragazza molto gentile si avvicina a noi, le affidiamo le nostre prenotazioni. Decido di prendere un cappuccino semplice anche perché non ho troppa voglia di strafogarmi con cibo dolce e cose varie.
In poco tempo arriva tutto ciò che avevamo chiesto e in silenzio iniziamo a consumare.
«Kelly...devo chiederti una cosa...»
Immediatamente Kelly alza lo sguardo dalla sua bevanda e si mette in posizione pronta ad ascoltare. Ma sotto sotto so che mi sta scrutando per cercare di capire qualcosa su di me.
«Sei incinta. Dimmi di sì ti prego!»
Ci metto un momento per capire quello che sta dicendo, ma quando afferro la guardo un po' rimproverante.
«Cos...no, Kelly. Ti ho già detto che quell'argomento è off limits...almeno per il momento.»
Sì, almeno per il momento.
«Allora avanti, cosa volevi dirmi?»
«Settimana prossima vado ad Abu Dhabi con Daniel...»
Quasi Kelly sputa la sua bevanda calda.
«Ma è fantastico! Sei contenta?»
Annuisco assente. Ovvio che sono contenta, ma mi sto facendo tante di quelle paranoie che la metà basta e avanza.
«Certo, ma ho bisogno di alcuni consigli. Tu ci sei già stata alle gare...»
Kelly allunga una mano fino ad appoggiarla sulla mia. In questo suo gesto rivedo molto mia madre e di questo mi stupisco, sono sicura che abbia sviluppato questa sua capacità comprensiva con il tempo essendo una mamma.
«Ascoltami bene: sii te stessa. Basterà quello.»
Onestamente, pensavo che i suoi consigli fossero più utili. Essere me stessa è un po' uno schifo, soprattutto perché non sono bella e divertente come quella miriade di ragazze che corre dietro a Daniel e aspetta un mio passo falso per insinuarsi.
E se al ritorno di quella gara Daniel non vorrà più stare con me? Magari si convincerà che uno come lui non può stare con una come me...
«Ma io ho paura ad essere me stessa! Voglio dire, ci saranno altre ragazze di altri piloti e io farò sfigurare Daniel, ne sono sicura.»
Abbasso lo sguardo sulle mie cosce.
Odio farmi così tante paranoie, ma sono più che giustificate.
«Senti Minerva, ho passato la mia vita nei paddock di Formula Uno e ti posso dire che essere se stesse è sempre l'opzione migliore. Non avrai bisogno di vestirti chissà come solo perché vuoi essere come le altre. Se Daniel sta con te significa che non sei affatto come le altre.»
In fondo in fondo so perfettamente che Kelly ha ragione, ma ora come ora mi viene difficile pensare positivo. In valigia metterò quei tre indumenti che ritengo siano più carini ed eleganti e fine. Mi sentirò estremamente fuori luogo e dovrò farmene una ragione.
In fondo, non ho chiesto a Daniel di essere scorrazzata in giro per il mondo con lui? Ora subisco i miei stessi pensieri e anche in silenzio.
«Tu ci sarai?»
In cuor mio spero tanto che la risposta sia affermativa.
«In realtà no, non mi va di portare Penelope troppo lontano.»
Sento tutte le mie speranze infrangersi come un vetro che impatta con il suolo.
Sarò veramente sola allora.
«Non hai bisogno di me per essere te stessa. Vedrai che andrà tutto per il verso giusto.»
Lo spero così tanto.

Dopo aver finito la merenda, io, Kelly e la bimba abbiamo deciso di fare una lunga e tranquilla passeggiata sul lungo mare e abbiamo parlato del più e del meno. Ci siamo raccontare come abbiamo conosciuto i nostri ragazzi, non le avevo mai raccontato della festa, e abbiamo conversato davvero allegramente su almeno altri dieci argomenti.
Non pensavo che sarei riuscita a farmi un'amica come lei e soprattutto non pensavo che a lei interessasse la mia personalità. In confronto a lei non sono nessuno.
Per tutta la durata dei nostri discorsi, invece, Penelope se ne è stata letteralmente ai nostri piedi a giocare con un peluche a forma di cagnolino e quando ha capito che io e la madre non avremmo più parlato di nulla mi ha semplicemente chiesto di poter essere presa in braccio e posizionata sulle mie gambe.
«Kelly...Devo dirti un'altra cosa...»
Tenere Penelope tra le mie braccia e coccolarla mi ha fatto tornare alla mente ciò che Daniel mi ha chiesto a Perth, dai suoi genitori.
Kelly attende in silenzio che io continui.
«Daniel...mi ha detto che un giorno vorrebbe dei figli...con me...»
Kelly sorride.
«L'avevo detto io che anche lui si è intenerito a vederti giocare con P.»
Penso che in realtà anche vedermi con Isaac abbia influito parecchio.
«Sai, non mi dispiacerebbe avere una famiglia con lui, ma ora è troppo presto.»
Oltre agli studi e quant'altro, stiamo insieme neanche da un anno. Mi sembra un po' esagerato fare un figlio ora.
«Vedrai che il momento giusto arriverà e sarà la cosa più bella del mondo. Per me è stato così.»
Ne sono ben consapevole, che donna non vorrebbe essere madre nella sua vita?
Arriverà il nostro momento, ma per ora meglio pensare ad altro.







Ciao! Ecco il nuovo capitolo e spero vi sia piaciuto

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Ciao! Ecco il nuovo capitolo e spero vi sia piaciuto. Allora, Minerva è pronta per partire per Abu Dhabi...o quasi. Lo saprete nel prossimo capitolo. Ci vediamo

Ulysses&Diomedes || Daniel Ricciardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora