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Minerva

Questa mattina mi sono svegliata bene. Sono allegra, solare e soprattutto non penso al fatto che tra qualche ora mi ritroverò forse completamente sola all'interno del paddock del circuito che sta proprio sotto i miei piedi.
Daniel si è chiuso in bagno per fare non so cosa, quasi è peggio delle donne; così nel frattempo che attendo il mio turno per il bagno mi stendo sul materasso del letto, le gambe distese e il busto sollevato sui gomiti.
Cambio qualche canale alla televisione nel tentativo di trovare qualcosa di decente...perché Daniel è così lento?
Quando sento la porta del bagno aprirsi, ringrazio ogni santo presente in cielo.
Forse Daniel non ha idea di quanto ci metterò a prepararmi ora.
Con il suo passo felpato, grazie al solo fatto che non ha ancora messo le scarpe, Daniel si posiziona dietro di me, semplicemente guardandomi.
«Finalmente ti sei dato una mossa! Tocca a me.»
Faccio per alzarmi, ma Daniel mi prende per il polso riportandomi con forza esattamente dove ero prima.
Questa volta sono completamente stesa e Daniel mi guarda negli occhi da sopra di me.
Posa le labbra sulle mie e con un balzo si insinua tra le mie gambe.
Piano inizia a sollevare la mia maglietta, l'unico indumento che uso per dormire.
Bacia piano la mia pelle ed ogni volta che sento le sue labbra calde su di me tremo.
«Sai, mi ricordo bene come ti faccio sentire quando la mia lingua ti tocca e ti vizia.»
Mai avrei pensato che Daniel sarebbe stato così sfacciato nel dire certe cose, ma si sa, nel momento che conta tutti diventano più coraggiosi.
«Dimmi che mi sbaglio.»
Vedo e soprattutto sento Daniel giocare con i miei slip. Dopo tutto ciò, dire che vorrei essere sbattuta come si deve da Daniel è un eufemismo.
«Non ti sbagli.»
Daniel ride, principalmente perché ha capito che anche io voglio esattamente la stessa cosa che pensa lui.
Così scosta leggermente i miei slip e affonda il viso tra le mie cosce.
Tremo e mi muovo sotto al tocco insistente di Daniel, che come suo solito mi sta facendo impazzire e rilassare allo stesso tempo.
Daniel stringe la mia mano proprio nel momento in cui sto per raggiungere il massimo piacere e la stringo fino a che non mi sento completamente appagata e rilassata.
Soddisfatto Daniel scosta il viso dal mio corpo e con un sorriso compiaciuto si eleva sopra di me.
Ora è quasi d'obbligo concludere; accosta le sue labbra alle mie in un bacio pieno di amore e passione ed estremamente famelico.
Senza troppi giri, le mie dita finiscono ad accarezzare i passanti dei bermuda che Daniel già indossa. Peccato che finiranno a terra tra poco.
Sbottono piano i suoi bermuda e mentre lo faccio Daniel si stacca di prepotenza dal bacio in cui eravamo coinvolti per emettere un gemito.
Anche il solo sfiorare la sua parte più delicata e sensibile lo eccita da morire e so bene quello che devo fare: abbasso anche la zip, guardandolo negli occhi e mordendomi il labbro inferiore.
Sono pronta a toglierli completamente i pantaloni, ma proprio in quel momento qualcuno bussa alla porta della nostra camera.
«Daniel? Ci sei?»
Quasi il mio uomo cade dal letto nel sentire il suo nome e inizia a pronunciare quelli che capisco essere insulti in una lingua un po' strana, deve essere slang Aussie quasi sicuramente.
Sa bene chi è che lo sta cercando e mentre si dirige verso la porta lo vedo sistemarsi la zip e il bottone die pantaloni.
Perché questa scena ha un non so che di familiare? Ah certo, è quasi la riproduzione di ciò che è successo con i genitori di Daniel, quella volta però Daniel non si era voluto fermare.
«Sei pronto? Bene andiamo!»
«Frena, frena Michael! Vieni dentro.»
Le voci sono un po' lontane, ma presto posso conoscere la persona che ha interrotto il nostro momento di intimità.
Non ho idea di chi sia, ma mi sembra simpatico.
Lui, che penso abbia ancora meno presente chi sono io, mi guarda a bocca aperta.
«Ho...ho interrotto qualcosa?»
Daniel gli passa accanto sbuffando.
«Giudica tu...»
Il mio uomo mi indica e in questo momento non so davvero che fare.
Immagino che ci penserà Daniel a presentarci.
«Michael, lei è Minerva. È la mia ragazza. Minerva, lui è Michael, il mio preparatore atletico.»
Rivolgo un sorriso a questo Michael per nascondere l'imbarazzo del momento e anche lui fa lo stesso.
«Ho decisamente interrotto qualcosa di importante. Se vuoi passo più tardi...»
«Non ti preoccupare, ormai è andata. Minerva vai a cambiarti che dobbiamo andare.»
Perfetto, ora mi sembra anche che c'è l'abbia con me, non so perché. Dovrebbe avercela con il suo amico.
Prendo velocemente dalla valigia le mie cose e mi dirigo verso il bagno per potermi sistemare in pace.
«Mi devi un orgasmo.»
Daniel si affaccia al bagno prima che io riesca a chiudere la porta e mi pronuncia quelle parole.
«Vedremo, solo se fai il bravo. Nel frattempo, cerca di farti passare quell'erezione che si vede anche da un chilometro.»
Daniel sorride imbarazzato e io posso finalmente chiudermi in bagno.

Ulysses&Diomedes || Daniel Ricciardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora