Diciottesima notte

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Ciao!

Capitolo lunghissimo e pieno di avvenimenti, spero vi piaccia!

Fatemi sapere come trovate la storia, cosa vorreste vedere e come trovate i personaggi.

Grazie di letture, voti e commenti (adoro sapere le vostre impressioni)

Vi lascio al capitolo🦋

~*~

Astra non era riuscita a dormire quella notte. Il pensiero di dover raggiungere Villa Malfoy quel pomeriggio non l' aveva abbandonata nemmeno per un istante. Si era rigirata in continuazione sul materasso invasa da immagini che spaziavano dagli occhi celesti di Draco al volto cadaverico di Voldemort, da suo nonno in apprensione alle parole che doveva scriverle sul biglietto prima di andarsene.

Alla fine aveva optato per una forma piuttosto semplice:

"Non preoccuparti, sono da un'amica.

Buon Natale nonno, ci vediamo tra due giorni

Astra"

Sapeva che avrebbe funzionato, non aveva tempo per occuparsi di lei. La posizione di Potter in quegli ultimi tempi si era fatta piuttosto critica ed era meglio vegliare su Hogwarts puntualmente per evitare spiacevoli sorprese.

Era uscita da Hogwarts intrufolandosi tra la marea di studenti che tornavano a casa dalle loro famiglie. Come bagaglio aveva una borsa di stoffa con un vestito e la biancheria di ricambio, uno spazzolino da denti e lo stretto necessario per l'igiene personale.

In quel gruppo scomposto e agitato riuscì a scorgere anche Draco. Sembrava non dormisse da giorni, era più pallido del solito e aveva delle profonde occhiaie blu sotto gli occhi. Con lui c'erano Pansy e Blaise, Theodore, invece, secondo i suoi calcoli, avrebbe preso il treno successivo.

Astra alzò il cappuccio della felpa sul capo per mimetizzarsi meglio e si inserì tra un gruppetto di studenti del terzo anno. Tentava di dare nell'occhio il meno possibile, ma non poteva trattenersi dall'alzare lo sguardo spesso per osservare ogni passo di Draco.

Lo perse di vista solo quando salirono sull'Hogwarts Express. Erano alloggiati in vagoni e carrozze diverse, così voleva il piano. Prese posto su una coppia di sedili vuoti e posò la borsa al suo fianco per evitare che qualcuno potesse disturbarla. Calò finalmente il cappuccio e inspirò profondamente.

Non era pronta e non poteva immaginarsi nulla di ciò che sarebbe accaduto. Questa cosa la mandava fuori di testa, l'ansia le scorreva dalle spalle al ventre riempiendo le braccia di brividi di tensione. Si pentì di non aver chiesto informazioni più precise a Draco, odiava non poter prevedere in anticipo gli avvenimenti e odiava le sorprese.

Astra amava pianificare: ogni cosa doveva essere scritta, catalogata, ricordata. Quel meccanico insieme di azioni la metteva a suo agio, non rendeva le cose particolarmente interessanti, ma almeno poteva garantirle una parziale forma di controllo della vita.

Provò a chiudere gli occhi per recuperare il sonno perso, lasciandosi cullare dal suono roboante del treno sui binari. Era difficile, a ogni sobbalzo si svegliava e cominciava a guardarsi intorno spaventata.

Stare all'interno di Hogwarts per tutta la vita aveva avuto sulla sua psiche un effetto destabilizzante. L'aveva portata a sviluppare una sorta di ansia sociale, lieve ma facilmente diagnosticabile. Da quando era uscita dalla scuola percepiva un peso schiacciante al petto che le rendeva difficile respirare correttamente, il cuore sussultava a ogni minimo rumore e la testa girava terribilmente, tanto che doveva affondare il volto tra le mani per tentare di calmarsi.

Under Control (DRACO MALFOY)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora