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(voglio sapere le vostre impressioni)!00:00, orario di coprifuoco. Nessuno studente deve trovarsi nei corridoi dopo la mezzanotte.
"Allora?" Draco entrò di soppiatto dalla porta della stanza delle Necessità scivolando verso di lei.
Astra era giunta lì qualche minuto prima dello scoccare dell'ora, voleva prendersi avanti con la decodifica delle rune che aveva trovato nel codice con l'incantesimo per far funzionare l'armadio.
"Siamo a buon punto, secondo me non ci sono problemi nella struttura. Potremmo provare a smaterializzare un oggetto prima di dichiararla valida".
Draco fingeva di ascoltarla mentre faceva scorrere una mano lungo il suo fianco. "Hai un'aria così impegnata, Moore" mormorò premendo le dita sulla sua pelle.
Astra sussultò a quel contatto, ma cercò di mantenere la mente lucida; gettarsi tra le sue braccia in quel momento sarebbe stato piacevole, ma per niente conveniente.
"Sto solo tentando di capirci qualcosa— Come hai risolto la questione con Nott?"
Draco sbuffò divagando. "L'ho incontrato in corridoio, gli ho spiegato come stanno le cose...".
"Concludo che non hai fatto abbastanza perché non mi ha ancora rivolto la parola..." il tono era allusivo, lei sapeva perfettamente che non aveva mantenuto la promessa.
"Cazzo, Moore- mormorò imbronciato staccandosi dal suo corpo- si può sapere perché ci tieni tanto?".
Lei sorrise del suo aspetto disilluso. "Siamo amici, è una ragione abbastanza valida per te?".
Draco sospirò abbandonandosi seduto sul letto. Non era un tipo da scuse e di sicuro non sarebbe cambiato per lei, tanto meno per Nott.
Quella prospettiva era migliore dello stare in piedi al suo fianco, gli permetteva di restare a guardare semplicemente senza l'assurda necessità di doversi impicciare in affari da cui voleva tenersi alla larga. Aveva paura, continuava ad avere incubi la notte, ma avrebbe voluto rimandare la questione dell'armadio ancora per molto tempo. Dire che la Moore non era pronta ad affrontarlo forse era un modo per intendere che lui stesso non avrebbe saputo che direzione prendere con lei dopo che si sarebbe scatenato il caos.
Avrebbe ucciso suo nonno davanti ai suoi occhi e poi?
Lei sarebbe morta di dolore, era cosciente di questo.
Ancora quei pensieri ossessivi. La sua mente si rannuvolò come in un giorno di pioggia, la vista si riempì di tante macchioline grigie. Si distese sul letto facendo attenzione a non premere le suole sul materasso e si concentrò fisso su un punto preciso dell'orizzonte. I suoi occhi si fermarono inevitabilmente sul corpo di Astra.
Lei non smetteva mai di fare nuove constatazioni sullo stato dell'armadio. A volte mormorava qualcosa, piegava la schiena, alzava i fianchi, si inginocchiava. Draco si chiese in più occasioni se avesse anche solo un briciolo di consapevolezza di quanto fosse attraente mentre inarcava la colonna vertebrale o mentre faceva scivolare le mani lungo le ante dell'armadio. Probabilmente no, era troppo innocente per pensarlo.
Sentì il sangue scorrergli in turbini nelle vene andando a irrorare il basso ventre, facendogli provare quella solita euforia controllata che gli causava la semplice vista del suo corpo. Un fottutissimo incanto magico che lo rendeva cieco difronte al resto dei problemi.
Si alzò dal letto quando lei era ancora troppo occupata nelle sue macchinazioni per accorgersene. Dai cassetti delle spezie sulla destra prese un mucchietto verde accartocciato nella plastica, qualche cartina e un filtro. Raccolse tutto tra le mani e lo ammassò in una conca del materasso sedendovisi difronte a gambe incrociate.
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Under Control (DRACO MALFOY)
Fiksi Penggemar"00:00, orario di coprifuoco. Nessuno studente deve trovarsi nei corridoi dopo la mezzanotte" Astra Moore, serpeverde, viene incaricata di controllare i corridoi di Hogwarts da mezzanotte alle cinque del mattino perché è la nipote di Albus Silente...