Trentunesima notte

2.4K 119 29
                                    



Stellinate, condividete e commentate
(voglio sapere le vostre impressioni)!

Astra si svegliò con la schiena dolorante, il letto dell'ospedale era stata probabilmente la superficie più scomoda su cui avesse mai dormito. Affianco a lei non c'era nessuno ma, appena stropicciati gli occhi, mise a fuoco la figura di Draco seduto su una poltrona foderata all'angolo della stanza.

Non si era svegliata troppo vicina a lui, ma nella stessa camera. Era un incredibile passo in avanti.

Draco indossava gli abiti che metteva sempre: una camicia scura infilata in un paio di pantaloni eleganti. Il segno della bruciatura era ancora ben visibile sul collo nonostante cercasse di adottare delle posizioni per tenerlo nascosto con le mani: appoggiava pigramente la testa sul palmo o si sistemava continuamente il colletto.

"Buongiorno" la salutò come se quella ricoverata effettivamente fosse stata lei.

Astra tastò le coperte per prendere contatto con la realtà, gli sorrise lisciandosi i capelli su una spalla. Era leggermente a disagio, aveva la nausea e le girava la testa. Non era una delle sue migliori mattinate.

"Ciao" lo salutò a sua volta raddrizzando la schiena.

"Stai bene? Mi hai promesso un'incredibile sessione di sesso nello stanzino ieri notte, Moore" rise leggermente. Era spiritoso e ad Astra piaceva quel suo nuovo lato, ma era troppo presa dai postumi della pozione per rendersene conto in modo chiaro

"Sono stata meglio in altre occasioni-" si passò il palmo sulla fronte. "- e tu? Ti trovo particolarmente in forma" e in effetti Draco lo era. Aveva lo sguardo sveglio, le spalle larghe, gli abiti che sapevano di pulito e di fresco.

"Mi hanno dimesso questa mattina. Ho detto alle infermiere di lasciarti dormire un altro paio d'ore, sembravi distrutta". Lei annuì e mimò un 'grazie' con le labbra.

In realtà Draco aveva tralasciato diversi particolari, come il fatto che avesse imprecato contro la dottoressa perché parlava a voce troppo alta o il modo scorbutico con cui si era rivolto alle infermiere che chiedevano che Astra fosse svegliata e fatta uscire dall'ospedale. Sapeva benissimo che non aveva i requisiti necessari per stare là, ma sapeva anche che aveva bisogno di cure e attenzioni più di quanto ne avesse lui.

Astra inspirò a pieni polmoni prendendosi il palmo della mano contro le labbra nel tentativo di reprimere un conato di vomito. La temperatura corporea le diminuì ad un tratto e la fronte iniziò a essere costellata da piccole gocce di sudore. Si alzò velocemente dal letto facendo leva sulle poche forze che le erano rimaste e corse nel piccolo bagno infondo alla stanza. Cadde in ginocchio difronte al water gettando le braccia ai lati della tavoletta.

Draco la seguì e appena la vide chinata a terra scosse la testa consapevole che quel momento sarebbe prima o poi arrivato, era uno degli effetti più comune della pozione. Si posizionò alle sue spalle raccogliendole dolcemente i capelli dietro la nuca mentre con la mano rimasta libera le accarezzava la schiena.

Astra vomitò. Il suo corpo era scosso da brevi tremori, mentre premeva le dita nella porcellana come se la tavoletta fosse fatta di gomma. Lui percepiva ogni suo piccolo spasmo sotto il palmo e confondeva i sussulti della schiena con il battito accelerato del suo cuore.

"Allontanati Draco, non voglio che tu mi veda così" biascicò con il poco fiato che aveva in gola.

"Troppo tardi, Moore. È uno dei momenti migliori che sto passando con te probabilmente".

Lei sorrise a quella strana affermazione. Draco quel giorno era di buon umore, non capiva da cosa fosse dettato. "Questo? Sono in ginocchio nel bagno di un ospedale e non stiamo facendo sesso, non potrebbe essere nemmeno l'ultimo nella lista dei tuoi momenti preferiti"

Under Control (DRACO MALFOY)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora