Quinta notte

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"Un compito per vedere se riesce a stare al passo con le lezioni" così aveva detto il professor Lumacorno ad Astra e lei non aveva saputo obbiettare alla dolcezza caratterizzante la sua voce. Aveva semplicemente annuito nonostante fosse consapevole di non aver aperto libro durante tutto quel periodo.

"Cazzo, deve essere tosta studiare tutte quelle ricette, la forma degli alambicchi..." dietro le sue spalle Theodore Nott iniziò ad elencare tutti gli argomenti del compito dell'indomani.

Non era stata un'idea brillante partecipare alle lezioni quel giorno, ma Astra aveva bisogno di staccare la spina dall'episodio con Malfoy la notte prima. Poteva ancora sentire la posizione esatta delle dita fredde intorno al suo collo: il medio premeva più forte degli altri, l'indice assumeva una forma quasi ricurva. L'essere circondata dal più familiare brusio dei corridoi di Hogwarts l'avrebbe forse guarita da quel continuo rimuginare sulla dicotomia tra lei e Malfoy, resa ormai inevitabile dalla ronda notturna.

"Ciao Nott, sei qui per aiutarmi?"
Il ragazzo le si affiancò mentre si dirigevano nella sala comune per il pranzo.

"Credimi, lo farei volentieri se non avessi la media più bassa del corso- sbuffò ridendo della sua situazione- ma possiamo vederci lo stesso, senza i libri magari"

Astra sorrise. Aveva capito perfettamente dove voleva arrivare Theodore e la cosa non le dispiaceva. La compagnia del ragazzo era confortante, un appiglio in mezzo alla vacuità delle sue giornate.

"Domani? Ti andrebbe di farmi compagnia durante la ronda? Stasera cercherò di studiare per domani e avvertirò Malfoy della tua presenza-

"Malfoy? Da quando le tue decisioni devono passare attraverso di lui?"

Nott e Draco erano amici sin dai primi giorni passati ad Hogwarts, ma non lo erano mai stati tanto da considerarsi fratelli. Si rispettavano, questo era indubbio, ma c'era qualcosa nelle occhiate che ogni tanto si lanciavano che lasciava trasparire una sorta di tossica competitività. Theodore sapeva che Draco era lo studente migliore, che Draco era l'opposto di Potter e che se Potter era il migliore dalla parte del bene, allora Draco lo era dalla parte del male. Lui, invece, veniva sempre secondo, se non addirittura terzo o oltre. L'importante era che fosse sotto Malfoy.

"È solo cortesia, se dovesse portare qualcuno una notte vorrei che anche lui informasse me e poi è pur sempre una violazione delle regole che ci sono state imposte" rispose Astra con tono gentile.

"Mi stai dicendo che Malfoy non si è ancora portato dietro qualcuna una di queste notti?" aggiunse sogghignando.

"No, da quello che so non l'ha mai fatto, perché avrebbe dovuto?"
In realtà Astra non poteva esserne certa, era passato del tempo, durante i turni di controllo, in cui il serpeverde non si faceva più vedere né sentire, ma non aveva mai notato presenze sospette nei corridoi.

"Per scoparsela naturalmente! Non hai notato come tutte le ragazze gli sbavano dietro? Lui le adesca e loro lo lasciano fare. Ha la strada spianata! Stento ancora a credere che tra voi non sia successo nulla..." continuò Theodore scuotendo il capo.

Per un attimo Astra immaginò come sarebbe stato. Riusciva a figurarsi Malfoy che la avvicinava lentamente come quella volta che le aveva chiesto di ballare, i loro corpi incollati, i respiri sempre più ansimanti. Si immaginò che le baciasse morbidamente il collo leccando le increspature della sua pelle, raggiungendo il lobo del suo orecchio per sussurrarle qualcosa.

"Dico bene?" interruppe i suoi pensieri Nott vedendola trasognata al suo fianco.

"Uhm... certo- rispose Astra tentando di mettere a fuoco l'argomento del suo discorso- io e Malfoy? Ti sei bevuto il cervello?"

Under Control (DRACO MALFOY)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora