Trentaseiesima notte

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Astra si svegliò di soprassalto. Si sentiva soffocare come se qualcosa le stesse opprimendo i polmoni. Spalancò gli occhi nel buio della stanza. Draco dormiva al suo fianco, il braccio gravava sopra il suo stomaco.

C'erano una serie di frasi e parole che le rimbalzavano nella testa, delle eco che avevano iniziato a tormentarla nel momento in cui si era addormentata.

Tutto era iniziato con l'apparirgli di un'immagine sfocata del volto rugoso di Silente. Lo sognava ancora in alcune circostanze, specialmente nei momenti in cui dormiva più serenamente. Poi erano venute le voci e a ogni immagine corrispondeva una voce serpentina che si insinuava tra i suoi pensieri.

Hai visto il bambino prodigio? Non sei tu.

Avresti potuto fare del bene, ma non sei Harry Potter.

O ancora, le più dolorose:

Silente è morto per lui.

Harry Potter lo ha ucciso.

Se Harry non fosse mai esistito, tu non saresti sola adesso.

Infame.

Harry non si era mai scusato con lei. Mai. Nonostante avesse avuto diverse occasioni per farlo. Potter non si sentiva in colpa, credeva di essere nel giusto, non si era accorto di averla privata della persona più preziosa che possedesse al mondo.

Intanto le voci si facevano più insidiose. Le fischiavano le orecchie e aveva cominciato a sudare freddo.

Quanto manca ancora perché i Grifondoro uccidano anche Draco?

Harry ci ha già provato nel bagno dei Prefetti.

Gli taglieranno la gola nel sonno finché non sentirai il suo sangue colare sulla tua pelle.

Oppure un incantesimo, dritto al cuore. Un ultimo urlo disperato.

Astra lanciò una rapida occhiata verso il serpeverde che dormiva al suo fianco. I lineamenti del suo viso erano distesi e in pace, appena visibili nella penombra.

Agisci, Astra.

Prima che lo ammazzino.

Agisci.

Agisci.

Il Marchio iniziò ad infiammarsi. Saette di calore serpeggiavano sotto la sua pelle. Era dannatamente doloroso, un ferro caldo impresso sull'epidermide.

Agisci.

Astra scivolò da sotto il braccio di Draco e si alzò da letto con la maggiore attenzione possibile afferrando la bacchetta sul comodino. Non doveva svegliarlo, aveva bisogno di occuparsene da sola.

Quando i suoi piedi toccarono il pavimento, le gambe acquisirono una nuova forza. Sapeva che sarebbe rimasta perfettamente in piedi ancora prima di provare a farlo.

Lo uccideranno. Stanno già pianificando come farlo.

Agisci.

Astra si chiuse la porta alle spalle. La casa era silenziosa, quella giornata era stata stranamente serena per tutti. Scese le scale.

Agisci.

Al piano inferiore c'erano le camere dei Grifondoro. Erano i primi ad essere entrati nel cottage e avevano pensato che quelle stanze sarebbero spettate automaticamente a loro. Ron ed Hermione condividevano un letto matrimoniale, Harry dormiva da solo in uno studiolo in cui aveva trasfigurato la scrivania e la sedia creando un branda per sé e per Ginny.

Under Control (DRACO MALFOY)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora