<Allora? Ti va di uscire con me?> mi guarda con occhi diversi, è dolce e carino <In verità, visto che non sono obbligata ad uscire con il tuo Hyung preferisco passare una serata tranquilla a casa.> sul suo viso si nota la delusione, non sono stata molto gentile, neanche con il tono della voce però chi può biasimarmi, fino a ieri mi ha trattata come...come...neanche io só come, quindi, no caro il mio sexy mochi, non esco con te.
<Allora ti accompagno a casa – fa uno dei suoi sorrisi più belli – così arrivi prima e ti riposi di più!> lo guardo assottigliando gli occhi <Non vorrei crearti disturbo Jimin-ssi...> vorrei inventarmi qualche scusa ma non me ne dà il tempo, mi prende ancora una volta per il polso, ed inizia a trascinarmi verso gli ascensori. Perché hanno tutti questa brutta abitudine, non ascoltano e mi trascinano dove vogliono! <Jimin-ssi! La smetti di tirarmi?> mi guarda e mi molla solo una volta entrati nell'ascensore <Scusami Noona, volevo evitare che fuggissi> fa spallucce e sorride, siamo sicuri che sia Jimin, cioè Jimin dei Bangtan, quello nato a Busan. Forse lo hanno scambiato gli alieni, possibile che tutti questi sorrisi siano per me? Non riesco a capire questo cambiamento <Quella è la mia auto! Vieni> gli faccio una smorfia <La conosco già!> mi apre lo sportello invitandomi ad entrare <Prego> lo guardo interdetta, ha completamente ignorato il mio sarcasmo, non sono abituata a tutta questa gentilezza, da parte sua. Mi accomodo sul sedile del passeggero, l'auto è meravigliosa, una Porsche Carrera, grigia e super sportiva. Raggiunge il posto di guida, lo vedo avvicinarsi pericolosamente <Noona – sorride a due centimetri dal mio viso - la cintura> sento il click della cintura di sicurezza scattare. Ma che cavolo! Giuro che a vederlo così vicino per poco non mi veniva un colpo! Dannato Yoongi, proprio lui doveva mandare? Si sistema la cintura di sicurezza, imposta il navigatore e parte. <Hai fame, Noona?> scuoto la testa per negare, voglio parlargli il meno possibile, una decina di minuti dopo <Guarda! Quello è il posto dove ordiniamo sempre il pollo fritto con i membri. – mi dice con una voce simile ad un cinguettio - Te ne prendo un po' da portare a casa?> mi sfugge un'occhiata omicida <No, Jimin-ssi. No grazie, non è il caso, Jimin-ssi!> parcheggia, si cala cappuccio e mascherina ed esce dall'auto. Resto lì a guardarlo ad occhi sgranati, non mi ascoltano, nessuno mi ascolta! Una manciata di minuti ed eccolo che torna con una quantità industriale di pollo fritto. Entra <Contenta Noona!> mi chiede sorridente, l'ho detto che non mi ascoltano! Eccone la prova. Riparte, è inutile che protesti, tanto fa come vuole. Nell'abitacolo si sprigiona il meraviglioso profumo del pollo e il mio appetito si fa sentire. Mi sento veramente in imbarazzo in questo momento, lo osservo con attenzione. È lì che guida, tutto sorridente e tranquillo, cosa ha provocato tutto questo cambiamento, non capisco cosa gli frulli per quella testolina, mentre faccio congetture su questo suo cambiamento si volta di scatto <Nonna... - per poco non perdo il cuore dallo schianto – hai da bere a casa?> <Eh? Cosa?> <Da bere. Il pollo non è buono senza birra e soju!> <Cosa? No...non lo so Jimin-ssi! Non sono io a fare la spesa a casa!> ha come un breack mentale <è...il tuo fidanzato a fare la spesa?> <No, no e ancora no! Ma una deve essere per forza fidanzata?> lo vedo tirare un sospiro di sollievo, parcheggia di nuovo <Jimin-ssi che intenzioni hai?> <Siamo arrivati Noona.> ero così impegnata ad arrabbiarmi con lui che non mi sono accorta che siamo arrivati nel parcheggio sotto casa mia. Come prima fa il giro e apre la portiera, esco dall'auto e gli faccio un sorriso e un piccolo inchino <Grazie per avermi accompagnata.> in meno di pochi minuti sono all'interno del portone e salgo al mio appartamento, l'ho mollato lì, senza neanche prendere il pollo e sto morendo di fame. Faccio in tempo a cambiarmi che sento bussare alla porta, sarà Noemi che ha dimenticato di nuovo le chiavi di casa, apro la porta ed ecco l'ennesimo infarto <Consegna a domicilio nea agassi (my lady)! Pollo, birra e soju!> quel viso, quel sorriso così sfacciato, non posso fare a meno che fare spazio e lasciarlo entrare <Mangi e vai subito via! Capito?> annuisce senza darmi molto ascolto. Si toglie le scarpe mollandomi i pacchi ed inizia ad esplorare curioso il piccolo appartamento. <In quante vivete qui?> ancora una volta non controllo lo strale che parte dai miei occhi, ora si interessa pure a come vivo <In due, ma praticamente io non ci sono quasi mai!> continua a vagare e sinceramente mi sento al quanto a disagio <Qual è la tua stanza?> mi chiede curioso <Non sono affari tuoi! Vieni a mangiare.> lo distolgo dalla ricerca <Siii! Il pollo più buono di Seoul! Ora vedi Noona se non ho ragione.> apre una birra e una bottiglietta di soju e comincia a mescolare i due liquidi nei bicchieri che ho portato <Per te Noona! Fai AAAAA> mi porge un pezzo di pollo <Yah! Jimin-ssi!> sorride talmente tanto che i suoi occhi spariscono trasformandosi in due meravigliose mezze lune <Dai Noona fammi contento, AAAA> <So mangiare da sola!> gli dico acida, prendo un pezzo di pollo dal piatto e lo metto in bocca facendogli una smorfia, lui fa il broncetto come i bambini, <Ok ti perdono e ti do questo bicchiere> mi porge il bicchiere con la birra e il soju. Dopo un paio di bevute alla goccia e mezzo piatto di pollo siamo entrambi, anzi io soprattutto sono più rilassata e iniziamo a ridere e a scherzare, passa il tempo e stare con lui è diventato piacevole non mi sento più sulla difensiva. <Noona...- ride – hai una cosa lì> <Cosa?> inizio a pulirmi la faccia e a ridere come una scema <Non li...li...no...aspetta ...> mi si avvicina e passa il pollice sulle mie labbra, non so perché ma ho iniziato a sentire qualcosa di strano allo stomaco...indigestione? È strana la sensazione che provo, sento andare il viso in fiamme e lui che mi guarda in maniera sempre più intensa, sempre più vicino, la sua mano calda è sul mio viso e dolcemente mi accarezza la guancia, faccio un sospiro più intenso quando passa il pollice sulle mie labbra, i suoi occhi scuri sono fissi nei miei e le nostre labbra per un attimo si sfiorano, è come un soffio. Già mi mancano. <Ji...> accenno solo il suo nome e ancora una volta le nostre labbra sono unite, le distanze che fino ad ora ci separavano, i muri di diffidenza che avevo innalzato sono caduti con un solo ed unico primo bacio...
<Eonnie! Aura! Sveglia!> sento una voce chiamarmi ma non riesco ad aprire gli occhi, ho un mal di testa grande come una casa, mugugno qualcosa e mi rigiro sotto al piumone, maledetta birra e soju, ne ho bevuto troppo. Sento la porta spalancarsi <Dai Aura svegli...Oh Santa Polenta! Oh Santa Cleopatra!> esco la testa da sotto le coperte e vedo Noemi impalata sulla soglia, con una faccia sconvolta e divertita allo stesso tempo che mi fa segno di voltarmi. Io sono stravolta dal mal di testa del post sbronza quando sento un brontolio provenire dall'altro lato del letto, mi volto <Oh Santa Cleopatra!>
-- SPAZIO MIO --
Nuovo aggiornamento
possibile che questi personaggi mi sfuggano così
decidono da soli che strada prendere!
Cosa sarà successo tra i due?
Come sempre aspetto i vostri commenti e se vi piace mettete la stellina
Grazie
I PURPLE YOU
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If I never met you [REVISIONE] #contestinvernale2022 #primopostoFF
FanfictionRestailing anche per questa copertina, sempre grazie al servizio di grafica a cura di #CorinnaLynx, grazie di cuore è bellissima. Aura Choi, una ragazza per metà italiana e per metà coreana, un po' sfortunata per le sue vicissitudini familiari, pre...