Restailing anche per questa copertina, sempre grazie al servizio di grafica a cura di #CorinnaLynx, grazie di cuore è bellissima.
Aura Choi, una ragazza per metà italiana e per metà coreana, un po' sfortunata per le sue vicissitudini familiari, pre...
<TU...Tu...cosa diavolo ci fai nel mio letto?> dico con voce stridula buttando all'aria il piumone. Jimin che ancora è nel mondo dei sogni sentendo la mia voce spalanca gli occhi all'improvviso, come folgorato. Mi guarda terrorizzato <Oh cazzo!Noona?> sbatte le palpebre incredulo, inizia a indietreggiare come se davanti a lui ci fosse un fantasma, tanto è che si trova sul pavimento. Sento un tonfo assurdo, non vedendolo risalire da dietro il letto mi fiondo a controllare che non si sia fatto troppo male. Mi sporgo al di là del materasso <Jimin...> me lo trovo tutto sorridente con la faccia a due centimetri, mi bacia <Buongiorno nae agassi!> sorride e fugge fuori dalla stanza <Mmmmmh! Cos'è questo magnifico profumo?> lo sento allegramente conversare con Noemi. Mi alzo con la testa che pulsa e li raggiungo in cucina. <Da quando sei così confident, Jimin-ssi?> infastidita dalle loro risatine gli lancio un'occhiataccia. <Su, su Eonnie, prendi questa e vieni a fare colazione!> prendo la pillola per il mal di testa e mi siedo alla penisola dove Jimin sta già attaccando i pancake cucinati da Noemi. Non posso fare a meno di guardarlo e cercare di sforzarmi di capire come siamo arrivati a questo: Park Jimin che fa colazione a casa mia dopo aver dormito nel mio letto? Mentre sono assorta nei miei pensieri vengo distratta da Noemi <Io vado - mi dice ad un orecchio - così vi lascio soli, piccioncini!> parte l'ennesima occhiataccia incontrollata <Ti consiglio di misurare le parole se non vuoi che esiga tutti gli affitti arretrati in un sol giorno!> alza le mani in segno di resa poi la vedo fare l'occhiolino a Jimin e gli mima qualcosa con il labiale <Ci ho provato! Buona fortuna!> Avrà capito con chi ha parlato? Mah! A noi due piccolo invasore, bevo con faccia seria l'ultimo sorso di caffè e sono pronta ad affrontarlo, quando vengo presa in contro piede. Jimin scende dalla sedia e subito mi fronteggia, poggia le mani sui miei fianchi ed il viso a pochi centimetri. Sorride, non avevo notato quanto diventassero piccoli i suoi occhi <Noona...non ricordo quello che è successo ieri e ti chiedo perdono. Non mi scuso per quello che sto per fare...> il suo sguardo è intenso e deciso, la voce sensuale e roca, come quella prima volta che mi ha detto di stargli lontano, la mia testa già è impallata per il post sbornia, così non vale però! Jimin così non è leale! Non distoglie il contatto visivo ed io mi perdo nei suoi profondi occhi scuri, lentamente le nostre distanze si azzerano e le sue morbide labbra sono leggere sulle mie. Vorrei allontanarlo ma il suo abbraccio è così deciso e le sensazioni che provo così piacevoli che cedo e ricambio il suo bacio. Passa delicatamente la lingua sulle mie labbra per chiedere accesso per approfondire il bacio ma qualcosa mi distrae, un ronzio, è la vibrazione di un telefono <Mmmm...tele...Jim...tele...> mi stacco dal bacio e allungo il braccio prendendo quell'infernale aggeggio, è quello di Jimin, guardo lo schermo e poi glielo mostro <Namjoon! Rispondi!> se Kim Namjoon sta chiamando Jimin sono sicura di avere almeno dalle quattro alle cinque telefonate perse da parte di Kookie. Mentre il biondino parla con il leader ne approfitto per fiondarmi in bagno e controllare le chiamate. Come pensavo ci sono tre perse dal maknae due di Taehyung e una raffica di messaggi dal leder, sono nei guai! Mi fiondo sotto la doccia e cerco poi con il trucco di mascherare le borse da emicrania, esco dal bagno e praticamente finisco su Jimin che si era piazzato proprio avanti alla porta <So di essere il tuo uomo ma addirittura fiondarti tra le mie braccia!> ammicca con le sopracciglia facendo poi un sorrisetto compiaciuto. Piccata da questo suo modo di fare, come se desse per scontato chi sa che cosa, lo allontano e mi dimostro decisamente cattiva <Mio uomo? Perché? Non credi di essere un po' troppo sicuro di te, ragazzino! -giuro che questa è stata dura da dire – sbrigati a vestirti che ci vogliono in agenzia. Ora!> lo vedo boccheggiare e il cuore mi si ferma, <RAGAZZINO? Non...non sono un ragazzino! Ho quasi 27 anni> mi si forma un nodo in gola <Tu mi piaci...> mi stringe per la vita mentre si inginocchia appoggiandomi il viso in grembo <Mi piaci. – la sua voce è leggermente rotta – Mi piaci – mi stringe ancora di più – me ne sono accorto tardi ma non sopportavo che gli altri ti stessero vicino ed io non ci riuscivo – gli sfugge un singhiozzo – non sopportavo il fatto che Kook ti avesse baciato, mentre io non riuscivo neanche a parlarti da persona civile> mi inginocchio arrivando alla sua altezza, gli alzo il viso scrutandolo, è sincero, le sue lacrime sono sincere, cosa faccio? Mando al diavolo tutti i timori, la razionalità e lo bacio, questa volta sono io a baciarlo e sono sobria!
Arrivati in agenzia Aura si fionda alla sua scrivania, io raggiungo gli altri in sala prove dove vengo accolto dagli sguardi fulminanti di Namjoon-hyung che si sta massacrando l'interno della guancia <Si può sapere cosa ti dice la testa? Sparisci senza dire niente, non torni in dormitorio e non rispondi al cazzo di cellulare! Si può sapere dove cazzo sei stato tutta la notte? E non dire che sei stato in sala prove!> in verità non so come rispondere, vorrei evitare di dirgli effettivamente come è andata la serata, giro lo sguardo verso Yoongi-hyung e lo vedo confabulare e ridacchiare con Tae e Jin-hyung. Cerco di giustificarmi <Hyung...io...> iniziano tutti a ridere compreso Namjoon <Ma che diavolo vi prende!> Suga mi passa il braccio sulla spalla <Allora fratellino? Ci sei riuscito? Le hai detto tutto?> Faccio un grande sorriso e annuisco <Era ora! Quindi? State assieme?> Mi blocco, imbarazzato mi gratto la nuca <Beh! In verità...> mi guardano tutti a bocca aperta <Tu non sei normale Park Jimin!> mi dicono tutti in coro ridendo e scuotendo la testa.
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