16. I'm confused

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In tutta fretta raggiungo la sala stampa dove oltre ad una pila di lettere per i ragazzi da visionare e tradurre trovo il maknae che si sta divertendo a mettere ancora più scompiglio <Noona, finalmente! - guarda me, la scrivania e i miei colleghi - ha ragione SUGA-hyung!> alzo un sopracciglio <In che senso?> sorride come se fosse la cosa più ovvia del mondo <Hai bisogno di un' ufficio tutto tuo, qui hai poco spazio! - prende una manciata di lettere e qualche pacchetto - sono per me vero? - annuisco - allora posso prenderle!> Lo blocco prima che arraffi l'impossibile <No, non puoi!> sgrana gli occhi come un bambino a cui sono state negate le caramelle <Ma sono mie. C'è il mio nome sopra!> come gli spiego che dopo la traduzione devono passare alla censura e che quei pacchetti non li vedrà neanche tra 100anni. I miei colleghi continuano a guardarci a tratti divertiti, sento il suono di una notifica, in tutta fretta controllo, per fortuna questo messaggio mi da la possibilità di distrarlo <Kookie è arrivato un messaggio da RMssi – gli mostro il mio cellulare – guarda, ci vuole entrambi giù, in sala prove.> <Come fa a sapere sempre dove sono!> Assottiglia gli occhio per leggere <Un paio di occhiali NO?> mi dirige uno sguardo minaccioso <Noona! Io ci vedo benissimo!> trattengo una risata <Ok "Occhio di falco" andiamo, anche oggi si lavora domani, ho capito già l'andazzo!> Lo tiro per la maglia, cercando di distrarlo da quelle dannate lettere, si alza dalla sedia inciampando in un piede della scrivania e praticamente mi piomba addosso, finiamo entrambi sul pavimento. Per fortuna JK ha i riflessi pronti, non come me che sono un sacco di patate ed evita che vada a sbattere contro una sedia lì vicino. I colleghi si precipitano in nostro soccorso, per fortuna nessuno dei due si è fatto male <Tutto bene Noona?> con un sorriso tranquillizzo il maknae che è sbiancato, dopo aver ringraziato tutti i colleghi con mille inchini ci dirigiamo verso la sala prove. Durante il percorso il moro è più che silenzioso, non riesco a vederlo così ha sicuramente qualcosa che non va <Kook, Kookie – mi rivolge uno sguardo triste – cos'hai?> quando fa il broncio sembra un bimbo di cinque anni <Niente Noona...> non mi convince quella faccia <Dai dimmi cosa ti succede> <Io...sei sicura di stare bene? Non ti fa male da nessuna parte?> gli sorrido <Tranquillo è tutto a posto, non ho sbattuto da nessuna parte grazie a te e non mi fa male niente, anzi tu come stai, ti sei fatto male?> <No, tranquilla io sono forte!> Detto ciò spalanca la porta della sala prove 3 dove ci attendono gli altri. Appena entriamo vengo assalita da un Jimin saltellante <Nea agassi!> mi prende per la vita facendomi fare un paio di giri tra le mie proteste imbarazzate e le risate degli altri membri <Sei impazzito? Mollami!> mi rimette con i piedi per terra ma mi trascina in un angolo <Devo chiederti una cosa...> ora cosa gli passa per quella testolina ossigenata. Inizia a bisbigliare cose sconclusionate e incomprensibili, per un paio di volte gli faccio ripetere il tutto ma continua a bisbigliare e a dire cose senza capo ne coda, spazientita <Jimin cosa farfugli?> gli dico con tono decisamente alto, tanto che attiro l'attenzione degli altri ragazzi <è vero che sei la mia ragazza?> mi risponde con lo stesso tono altino, mi trovo a guardare prima lui e poi i membri con gli occhi sgranati, non ci credo <Ti...ti...sembra il modo?> ad entrambi va a fuoco il viso, vorrei fuggire ma il mio bel biondino mi blocca con il suo sguardo intenso, non vedo più nulla, mi perdo in quel mare oscuro ed intenso, le sue mani mi accarezzano dolcemente il viso, al suo tocco una miriade di brividi partono per tutta la schiena e piano, dolcemente azzera le distanze, con un piccolo e dolce bacio e di nuovo quelle farfalle che dimorano nel mio stomaco si agitano felici <Hai ragione – mi dice staccandosi dal bacio – te lo chiederò in un vero appuntamento. Raggiungiamo gli altri abbiamo da lavorare.> mi prende per mano e raggiungiamo il resto del gruppo che ci guarda con gli occhi a cuoricino.

<Allora è deciso! la settimana prossima siamo tutti a LA, do l'ok per prenotare l'aereo e l'albergo. Aura-ssi dovresti passare in sartoria> mi dice il leader alla fine della riunione <Cosa?> <In sartoria, per le misure.> intervengono all'unisono anche Tae e Jimin <Per gli abiti che indosserai!> <Cosa?> il ricciolo perde subito interesse a spiegarmi, mentre Chimmy inizia a trascinarmi, tanto per cambiare, fuori dalla sala prove <Jimin-ssi! La smetti di tirarmi, dove stiamo andando?> mi guarda con ovvietà <In sartoria. Così provi gli abiti che hanno scelto per le serate.> <Scusa – mi blocco come un sasso – ok che vi devo accompagnare, perché devo venire anche alle serate?> sento la voce di RMssi alle mie spalle <Perché è il tuo lavoro!> mi guarda con un sorriso compiaciuto <In che senso? Io ho firmato un contratto come traduttrice – annuisce – ok che è specificato 24 ore e in effetti non so neanche se è possibile...> Mi guarda con un sorriso divertito, che hai da ridere spilungone! <Ti spiego "miseu beon-yeogga", il contratto che hai firmato è validissimo visto che sei anche brava come traduttrice simultanea, quindi devi stare con noi soprattutto agli eventi, così faciliti il lavoro a me ed evitiamo strafalcioni al tuo ragazzo e agli altri membri. Ora vai, piccolo sasso e trasformati in farfalla.> va via soddisfatto della mia faccia scioccata e di quella più che divertita del mochi. <Ah! Dimenticavo! Da domani hai un nuovo ufficio al nostro piano, è tra quello mio e il "Genius Lab". Ha ragione SUGA-hyung - fa spallucce - come sempre!> 

If I never met you [REVISIONE] #contestinvernale2022 #primopostoFFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora