Mi sento così stanca, continuo a vedere il viso di Jimin e la sua domanda mi vortica nella testa "Perché?", non gli ho risposto. L'ho guardato con gli occhi spalancati mentre mi scuoteva e continuava a farmi la stessa domanda. Ero felice che il test fosse negativo ma una volta vista la delusione nei suoi occhi, non ne ero più così sicura. Non so quanto tempo ho dormito ma è sicuramente giorno, voglio muovermi ma non ci riesco, un braccio mi stringe forte, dagli anelli e dalle piccole mani capisco che è Jimin. Forse nella notte ha chiesto "gentilmente" a Noemi di lasciare la stanza, sa essere molto convincente con i suoi modi "gentili" e il suo ringhio in satoori. Cerco di girarmi nell'abbraccio convinta di poterlo guardare mentre dorme tranquillo ma l'abbraccio si fa più stretto <No> mi sussurra all'orecchio <Perché?> gli chiedo <Voglio parlarti, se ti giri sono sicuro di non riuscire a dirti tutto.> mi dice con un fil di voce che fa passare un brivido per tutta la schiena, annuisco e smetto di provare <Voglio scusarmi con te. Sono stato stupido e avventato, solo che...il pensiero che tu non mi volessi più mi ha fatto impazzire...> lo interrompo <Perché non dovrei volerti? È presto per parlare di figli, poi così all'improvviso...> lo sento annuire mentre mi lascia un piccolo bacio sui capelli <Non so cosa mi è balenato nella mente e mi sono scagliato senza motivo su di te e ti ho spaventata come ho fatto all'inizio. – si ferma un attimo, fa un gran respiro con il viso sprofondato nei miei capelli – Sai di buono> mi dice con un leggero ringhio che mi fa salire la pelle d'oca, cerco di girarmi per guardarlo negli occhi <Aspetta – la sua stretta aumenta – non sono pratico a gestire i miei sentimenti, sono possessivo sulle "cose" che ritengo mie, spesso sono maniacale e ho paura di chiedere troppo agli altri...> prendo le sue mani che ancora cercano di stringermi ma riesco a portarle alla bocca per baciarle <Jimin – gli dico con un sussurro – ti aspetti tanto dagli altri perché chiedi tanto, forse troppo a te stesso> finalmente riesco a rigirami nel suo abbraccio così posso guardarlo negli occhi <Amore...- le sue morbide labbra si posano sulle mie il un timido bacio – non potrei pensare di non poterti più baciare – la sua mano scivola dalle spalle dove mi teneva stretta fino al fondo schiena percorrendo in maniera leggera tutta la schiena – non poterti più toccare...> al suo tocco non riesco a trattenere un lieve gemito e lui mi sorride soddisfatto continuando a muovere le sue labbra morbide e vellutate sulle mie, piano percorre la linea della mascella fino ad arrivare all'orecchio. Sento il suo respiro pesante sfiorarmi la pelle e i suoi baci sempre più precisi nei miei punti deboli, anche il mio respiro diventa sempre più pesante, mi stringe a se e i nostri corpi sono uno la stessa metà dell'altro <Ji...min...> gli sussurro in un orecchio, punta i suoi occhi scuri e profondi nei miei, mi bacia ancora in maniera passionale, io resto in attesa di altro ma quando ci separiamo per respirare <Mi perdoni allora?> mi dice con voce suadente sempre più vicino al mio orecchio, annuisco e alzo lo sguardo languido su di lui, mi sorride con quelle meravigliose labbra <Su, pigrona, è tardi dobbiamo andare!> con un colpo secco fa volare le lenzuola, si alza dirigendosi direttamente nel bagno. Mente lo guardo esterrefatta gli lancio un cuscino che purtroppo non lo prende, impreco mentalmente contro la mia scarsa mira mentre mi alzo correndogli dietro in bagno.
La giornata prosegue con varie riunioni, Namjoon con pazienza mi mette al corrente dei vari Gossip usciti sui giornali scandalistici ma mi assicura che la HYBE sta già provvedendo con le varie diffide e che al nostro ritorno è già prevista una riunione con Bang-PD-nim, annuisco e capisco che la vita per me da oggi sarà un po' più complicata. Nel pomeriggio l'intero gruppo registra la puntata con Corden, senza la mia partecipazione, logicamente, la mia assenza non viene neanche menzionata. Per la sera i bagagli sono pronti la mattina dopo partiremo per New York, dove ci fermeremo solo due giorni, il tempo di registrare la puntata con Fallon e via sull'aereo privato per un immediato ritorno a Seoul.
Dopo la riunione con PD-nim e Namjoon, ho capito che per un po', la mia vita è sotto il microscopio, mi è stato alleggerito il carico di lavoro con i Bangtan ma al contempo terrò delle lezioni d'inglese o altra lingua richiesta agli altri gruppi gestiti dalla HYBE, TXT (adorooooo), Enhypen e chi ne farà richiesta, forse invece di diminuire il lavoro è aumentato. PD-nim, mi ha "gentilmente", era circa un ordine di trasferirmi nell'appartamento acquistatomi da Jimin e mi ha assegnato Bong come bodyguard anche dopo le mie innumerevoli proteste, sia lui che il platinato leader sono stati irremovibili e ho dovuto necessariamente calare la testa, visto il pandemonio suscitato dagli articoli delle mie uscite con JK e Jimin, logicamente l'ufficio stampa ha smentito una relazione con entrambi e intimato ai giornali di non continuare sulle false accuse di spionaggio.
Dopo la riunione ho dovuto anche subirmi una lunga, lunghissima, video chiamata con San decisamente preoccupato per la mia situazione sentimentale, i pettegolezzi con le foto poco nitide del mio viso, per fortuna, lavorativa e anche per noi, lui e me, il nostro essere parenti e doverci tenere lontani per varie motivazioni. Io più che altro ho subito le sue ire e chiesto del mio angioletto Mingi, al contrario di San che è un mastino, è un cucciolo delicato e dopo i suoi problemi con l'ansia ci tengo che stia bene. Per fortuna mi ha assicurato che va tutto bene e che il gruppo è più forte cha mai.
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If I never met you [REVISIONE] #contestinvernale2022 #primopostoFF
FanficRestailing anche per questa copertina, sempre grazie al servizio di grafica a cura di #CorinnaLynx, grazie di cuore è bellissima. Aura Choi, una ragazza per metà italiana e per metà coreana, un po' sfortunata per le sue vicissitudini familiari, pre...