Il mattino dopo, Chloe uscì prima di casa, in modo da poter evitare Colton. Tanto le sarebbe sembrato comunque di stare da sola, dato che lui era sempre attaccato al telefono.
Ovviamente era in anticipo, quindi si sedette sugli scalini e aspettò l'inizio della prima ora stringendosi nel suo giubbino nero e fumando una sigaretta.
Quando vide arrivare il suo migliore amico, cercò di guardare da un'altra parte, ma comunque lui corse verso di lei e si sedette accanto, rubandole la sigaretta.
"Qualcuno ha il ciclo questa mattina" disse Colton cacciando fuori il fumo.
"E qualcun altro invece ha voglia di parlare questa volta" rispose Chloe sarcastica.
"E questo che vorrebbe dire?"
"Che se fossi venuta a scuola con te, avrei comunque finito per stare in silenzio per tutto il tragitto, dato che ormai ti frega solo di Nina!"
"Ma non è vero!"
"Ah no? È per questo che se non fosse stato per Becky l'altra settimana non saremmo andati neanche una volta a Manhattan? O che mi hai lasciata da sola in una casa dove non conoscevo nessuno solo perché Nina voleva vederti?"
"Chloe, se sei gelosa non è colpa mia!"
"Sei un coglione." sbuffò.
Si alzò e corse dentro l'edificio in tempo per la prima campanella. Purtroppo però i loro armadietti grigi erano vicini, quindi Colton la raggiunse molto facilmente.
"Non sono gelosa, solo se non vuoi essere più mio amico, dimmelo così la facciamo finita subito e mi metto l'anima in pace!" disse lei ancora prima che lui potesse anche solo aprire bocca.
"Chloe, ho finalmente trovato una ragazza che mi piace, e io piaccio a lei. Vorrei provarci, si, ma questo non significa che non sei più la mia migliore amica. E poi tu hai quel ricco di Manhattan."
"Il suo nome è Luke." sputò.
"È uguale..."
"Allora è uguale se io chiamo Nina, 'puttana' vero?" si girò a guardarlo.
"Chloe..."
"No, guarda, lascia stare. E poi sai cosa? Hai ragione tu. Io 'ho il ricco di Manhattan' " mimò le virgolette con le dita "perché almeno quando lo chiamo lui risponde. E indovina? Parliamo anche! Sai è quell'altra cosa che fanno due persone con le labbra. Perché si, si può fare altro con la bocca oltre a esplorarsi a vicenda come fanno due animali!"
Detto ciò, Chloe non aspettò neanche una risposta da parte di Colton, quindi sbatté l'armadietto per chiuderlo e corse via verso la sua classe, ringraziando mentalmente il cielo per avere alla prima ora una lezione non in comunque con Colton.
Colton invece rimase lì, appoggiato al suo armadietto, a maledirsi mentalmente per come aveva reagito. Sapeva che Chloe aveva ragione, sapeva di starla allontanando sempre di più. Ma non sapeva cosa fare.
Quello che provava verso Nina, non era certo amore, era più attrazione, infatuazione, ma comunque non poteva resisterle. E per questo stesso motivo, quando due minuti dopo gli arrivò un messaggio da parte sua, dicendo di raggiungerlo, lui non aveva dovuto pensare neanche un attimo alla risposta.
Controllò i corridoi, ormai vuoti, e vedendo che non c'era anima viva, quindi niente bidelli o insegnanti ritardatari, lui uscì di nascosto, per correre dalla ragazza che lo stava aspettando.
Chloe sapeva che lui era uscito, e non perché lui le aveva mandato un messaggio o perché a pranzo non c'era, ma perché per tutte le altre lezioni, lei era seduta al posto accanto alla finestra da sola.
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Bronx
FanfictionChloe scese dal letto e quasi cadde, ma fortunatamente Luke era già vicino a lei, pronto a prenderla e a poggiare le sue labbra sulle sue. "Non puoi tirarmi fuori da tutto questo con un bacio." disse infine lei. "Forse. Ma non puoi impedirmi di pr...