25

3.8K 252 7
                                    

Dopo che Chloe era ritornata a casa e aveva nascosto i soldi per suo padre, si buttò sotto la doccia. Si vestì un po' carina e poi uscì di casa per andare da Colton.

Era sabato e quel giorno sarebbe andata da Luke e Baily con Becky, e per quanto volesse evitarlo, glielo doveva. E forse un po' voleva vederlo, altrimenti non si sarebbe vestita carina, con la gonna e un top.

"Immagino che tu ti sia vestita così solo perché è sabato, vero Chloe?" chiese Colton sarcastico, mentre la lasciava entrare nella sua casa.

"Stai zitto. Becky ha mangiato?"

"Si, e tu?"

"Si, mi ero svegliata tardi e mi sono preparata un panino..." mentì.

"Okay, lei si sta riposando in camera."

"Perfetto, grazie Colton."

"Chloe, aspetta." lui la fermò per un braccio, prima che potesse andare in camera "Sei sicura di stare bene?"

"Si, perché?"

Lui fece per parlare, ma poi scosse la testa e la lasciò andare. Chloe sapeva che lui aveva capito che c'era qualcosa che non andava, ma non voleva parlarne così fece finta di niente.

Dopo aver svegliato la sorellina, la prese in braccio e dopo aver salutato e ringraziato di nuovo Colton, si avviarono verso la metropolitana. Mentre aspettavano il treno, mandò un messaggio a Luke, dicendo che era quasi arrivata.

Non appena uscì poi, sulla quinta strada, si diresse verso casa di Luke, visto che non si ricordava dove abitasse sua cugina.

Lui se ne stava appoggiato al muro, che le aspettava e non appena si incontrarono, Becky gli saltò al collo.

"Lukey!"

"Piccola." le sorrise, prima di rimetterla giù e lei gli prese la mano e poi prese quella di Chloe.

"Ciao Luke." Salutò lei, impacciata.

"Ciao, Chloe."

Senza parlare molto, i due ragazzi e la bambina si incamminarono verso casa di Baily. Becky non faceva che 'assillare' Luke con le sue domande, e lui sembrava divertito nel rispondere, mentre Chloe si lasciava trasportare dai due, tenendo però lo sguardo fisso sulla strada.

"Ma guarda un po' chi si vede!"

Erano vicini a Times Square, quando sentirono una voce. O meglio Chloe sentì quella voce, che fu capace di risvegliarla dai suoi pensieri.

Staccò bruscamente la sua mano da quella della bambina e prese l'uomo per portarlo via dai quei due. Non doveva neanche guardarli in faccia, per quanto le riguardasse.

"Che ci fai qui?" ringhiò lei.

"Chi sono quei due?"

"Lui è uno della mia scuola e lei è sua sorella, ma che ti frega?" mentì lei, suonando dura.

"Spero che tu abbia i miei soldi."

"Non qui e non adesso. E poi non erano per domani?"

"Già. Hai ragione."

L'uomo le accarezzò i capelli e camminò via da lei, per poi girarsi all'ultimo secondo e rivolgere un ghigno alla bionda, che lo stava ancora fulminando con lo sguardo.

"A proposito, salutami Becky."

Non appena l'uomo sparì dalla sua visuale, Chloe corse di nuovo dai due che la stavano aspettando, Luke con uno sguardo confuso sul volto.

"Dove abita tua cugina?"

"A cinque minuti da qui, perché?"

"Sbrighiamoci."

In quattro minuti, erano già arrivati dentro casa. Becky e Baily stavano già giocando con le sue bambole nuove e Luke se ne stava seduto in cucina di fronte a Chloe.

"Allora, vuoi spiegarmi cosa sta succedendo, oppure...?"

"Oppure no. Luke, io devo andare, ora, mi dispiace. Ti prego pensa tu a Becky, io cerco di tornare il prima possibile."

Chloe fece per alzarsi, ma Luke la bloccò e poi si piazzò davanti la porta. Incrociò le braccia al petto e la guardò attentamente.

"Chloe, che cosa sta succedendo? Non parlo di noi due, ma di te. E Becky. Chi era quell'uomo a Times Square?"

"Luke..." Chloe gemette, non voleva stare con lui, e in più aveva un cliente da soddisfare "Io devo andare adesso, okay?"

"Dov'è che devi andare? A fare la puttana?"

Chloe si congelò e non fu capace di fare più un solo passo. Era incredula.

"Me lo ha detto Nina, proprio come mi ha detto che sei tornata con Colton. A questo punto spero solo che non tradivi anche me, quando stavamo insieme. Altrimenti non avrebbe avuto senso lasciar..."

"Mio padre." Chloe sputò, senza lasciarlo finire "L'uomo a Times Square era mio padre. Ha bisogno di soldi e quindi ho dovuto trovare un modo per procurarmeli, così che domani possa sparire di nuovo dalle nostre vite. Non aveva idea che Becky fosse sua figlia, fino a dieci minuti fa, quindi l'ho tenuta al sicuro da Colton. Abbiamo chiarito, si, ma siamo amici. Te l'avevo già detto che non provo più niente del genere per lui. E inoltre Ricky è immischiato in qualche affare sporco e dovevo allontanare te e Becky da tutta la merda in cui sono coinvolta. Ecco perché ho dovuto lasciarti e dirti che non ti amo più..."

"Aspetta, hai detto Ricky?"

Chloe nascose il fatto che ci rimase male, quando la sua prima preoccupazione fu il nome di suo padre, e non che lei avesse appena ammesso che lo amava ancora, ma ingoiò il rospo.

"Si, è il suo nome, perché?"

"Strano, perché quello è il nome dell'uomo che perseguitava Sarah, la cameriera."

Chloe sentì il mondo sprofondare sotto i suoi piedi. Come poteva essere stata così stupida? Come poteva essersi dimenticata del fatto che lui sapesse il suo nome, quando era stata proprio lei a dirglielo?

"Oh, cazzo, Chloe." gli occhi di Luke si spalancarono, proprio come erano quelli della ragazza, e nessuno dei due sapeva più come reagire.

Chloe non riuscì più a trattenere le lacrime. Finse un sorriso forzato e scrollò le spalle, per poi guardarlo negli occhi.

"Già, sono la figlia di un drogato e della tua cameriera. E per provare ad avere un futuro migliore per me e Becky, sono costretta a fare sesso per soldi." si asciugò le lacrime "Almeno ora puoi dire di conoscermi, Luke. Posso andare?"

"Quanto ti serve, Chloe?"

"Cosa? Luke, no. Ho già detto che non voglio i tuoi soldi, e..."

"Vuoi davvero un futuro per te e Becky? Allora, smettila di fare sesso con uomini che non conosci. Quanto ti serve?"

"Millecinquecento. Ma Luke, sono un sacco di soldi, e..."

"Come ritorniamo a casa più tardi, te li do. Solo promettimi di non farlo più."

Le lacrime ripresero ad uscire dagli occhi di Chloe e non riuscì a trattenersi e si buttò tra le braccia di Luke, che erano già pronte per stringerla a sua volta.

"Comunque..." Luke si allontanò di poco, quanto bastava per guardarla negli occhi "Sbaglio, o hai appena detto che mi ami ancora?"

"Non sbagli."

Lei ridacchiò, e non si spostò neanche quando Luke provò ad avvicinarsi a lei, fino a poggiare le sue labbra sulle sue. E onestamente non capirà mai a chi era mancato di più quel contatto, se a Chloe, o a Luke.

Bronx Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora