30

3.7K 205 10
                                    

"Auguri Chloe!"

Le urla di Becky svegliarono Chloe, anche se prima di alzarsi ci mise almeno un paio di minuti.

"Grazie Becky." le porse un bacio sulla guancia e poi andarono in cucina, dove con sua sorpresa, ci trovò la madre.

"Auguri, tesoro." le sorrise, porgendole un piatto pieno di pancakes con su una candelina accesa.

"Grazie, mamma."

"Soffia, Chloe!" Becky la spinse verso il tavolo.

Chloe ci pensò al desiderio da esprimere. Sarebbe stato su Luke? O su di lei? O su Becky? O sulla sua famiglia o i suoi amici?

Una volta spenta la sua candelina, sua madre e sua sorella applaudirono e fecero colazione tutti insieme, e poi Chloe andò a lavarsi e vestirsi. Si truccò e dopo aver risposto ai messaggi di auguri, andò a Manhattan.

Con alcuni dei soldi guadagnati a lavoro, si era permessa di comprarsi una torta come si deve, e doveva andare a ritirarla.

Mentre era sulla metropolitana, non faceva altro che pensare all'incontro avvenuto la sera prima. Le parole di Hayley le rimbombavano in testa; aveva alluso al fatto che lei e Luke stessero insieme, e nonostante lei non ci avesse inizialmente creduto, quando lui non disse niente e si limitò solo a seguirla per andare via, le crollò il mondo addosso.

Non potevano stare insieme. Lei era così, come dire, diversa?

Scosse la testa; sapeva benissimo anche Chloe che c'era meno differenza tra quei due che tra Luke e Chloe. Insomma, tutti e due bellissimi, tutti e due di Manhattan, tutti e due ricchi... Chi voleva prendere in giro?

Forse sì, lui le aveva detto che l'amava, ma dopo il modo in cui lei lo aveva trattato, questo era il minimo che si meritava.

Quando si accorse di essere arrivata, scese dalla metro e salì di nuovo in superficie, venendo accolta subito dalla marea di estranei e turisti che correvano su e giù per quella città.

Camminò velocemente verso la pasticceria e aspettò pazientemente che arrivasse il suo turno, quando si sentì chiamare.

"Chloe?"

"Oh, Tyler... Ciao!" lo abbracciò.

"Auguri, dolcezza."

"Grazie... Che ci fai tu qui?"

"In realtà ero venuto a prenderti questo" alzò il piccolo dolcetto che teneva in mano, in una confezione "tu invece?"

"Sono venuta qui per la torta per stasera."

"Oh, okay. Allora ti aspetto."

Chloe gli sorrise, in risposta, e subito dopo fu il suo turno. Ritirò l'ordine e poi uscì da quelle quattro mura insieme a Tyler.

"Ti va di andare da qualche parte? O hai da fare? Almeno puoi mangiarti il tuo cupcake di compleanno."

"Si, certo. Non ho molto da fare per questa sera, ho ordinato delle pizze e del cinese a domicilio, per questa sera, e la torta ce l'ho già."

"Adoro pizza e cinese." rispose lui, ridendo con lei.

Passarono insieme sicuramente di più di quanto si aspettassero. Non erano usciti molte volte insieme, erano per lo più abituati a vedersi a lavoro. Non fecero altro che parlare, finché il telefono di lei non squillò.

"Ciao Chloe! Auguri!"

"Ciao Colton! Dimmi tutto."

"Senti, quando torni a casa? Così arrivo anche io e magari ti aiuto a sistemare..."

"Oh credo di tornare per le cinque."

"Perfetto, allora passa prima da me, così mi aiuti a scegliere cosa indossare, ci vediamo dopo!"

Agganciò e tornò a parlare con Tyler, che nel frattempo aveva pensato ad ordinare qualcosa per mangiare a pranzo.

"Stai meglio, dopo ieri sera?" le chiese.

"Diciamo. In effetti le relazioni serie come quella che avevo con Luke non fanno per me." alzò le spalle.

"Ah si? Sei una di quelle che cerca amici di letto o cazzate del genere?" ridacchiò.

"Esattamente, Tyler. Cos'è, vuoi provare?"

"Perché, me lo lasceresti fare?" la bionda annuì seria, anche se con un sorrisetto furbo sulle labbra "Wow, sei così diversa dalle altre ragazze che conosco."

"Si, noi non siamo proprio uguali."

"Quindi, affare fatto? Andiamo da me o da te?"

Chloe stava per rispondere alla sua domanda, o meglio dire offerta, quando sentì il suo cellulare vibrare nella tasca. Lo cacciò: era un messaggio di Colton in cui diceva che sarebbe arrivato a casa sua verso le sei perché aveva da fare.

"Be, considerando che Colton ha detto di andare da lui alle sei e ora sono le quattro, direi di fare a casa mia. Almeno non sarò in ritardo per dopo."

"Perfetto."

Tyler e Chloe si alzarono velocemente dal tavolo, lasciando i soldi sul piatto e camminarono senza dire nient'altro sull'argomento.

Arrivarono velocemente alla metropolitana per poi prendere il primo treno per il Bronx. Si lanciavano delle occhiate, ma non dissero niente. Pensavano solamente ad una cosa.

Una volta fuori casa di Chloe, si fermarono. Lei doveva ammettere che aveva il cuore che le batteva a mille.

"Quindi sei sicuro di volerlo fare?" domandò lei, appoggiandosi al muro, con le braccia conserte.

"Io? Se lo sei tu si. Insomma, siamo amici, colleghi, innamorati ma non ricambiati e vogliamo dimenticare tutto e divertirci."

"Già. Inoltre da oggi sono maggiorenne e questo non ti rende più un pedofilo." Chloe gli fece l'occhiolino e lui rise "Quindi, siamo d'accordo."

"Certo." Tyler annuì e sorrise furbo "E ovviamente niente sentimenti o gelosie o altre cazzate del genere."

"Bene."

"Bene."

Entrambe dovevano ammettere a loro stessi di essere un po' nervosi. Nessuno dei due aveva mai avuto un amico speciale, per così dire, e non avevano idea di come sarebbe stato dopo.

Ma in un attimo, tutti e due capirono che stavano troppo a pensarci, così lasciarono perdere tutti questi pensieri inutili e in un attimo fecero scontrare le loro labbra.

Chloe si aggrappò al suo collo, mentre Tyler le stringeva la vita e la spinse indietro fino a sbattere contro il muro, per poi alzarla, in modo che lei strinse le sue gambe attorno alla sua vita.

Era eccitante, dovevano ammetterlo. E la cosa stava prendendo sempre più una bella piega.

"Dovremmo" Tyler disse senza staccare le loro labbra "entrare" bacio "in casa."

"Ecco, tieni." Chloe gli passò la chiave in mano, per poi passare a baciare il suo collo.

Tyler dovette concentrarsi parecchio per far entrare la chiave nella serratura, ma alla fine ci riuscì. Girò e la porta finalmente si aprì.

Il ragazzo prese il viso di Chloe tra le mani e la baciò di nuovo con passione sulle labbra, facendo scontrare più volte le loro lingue e al primo gemito, ovviamente senza staccarsi, entrarono in casa.

Bronx Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora