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Chloe stava tornando a casa, dopo aver ripreso Becky dalla scuola elementare. Faceva più caldo del solito, ma si strinse lo stesso al suo giacchino di pelle, più per abitudine che per altro.

"Chloe, quando mi riporti a Manhattan? Non ci siamo più andate!" la bambina le chiese, senza rimprovero.

"Becky, scusa, ma non posso adesso."

"Ma io voglio giocare di nuovo con Baily!"

Chloe non rispose. Se l'avesse fatto avrebbero finito con il portare avanti quella conversazione e alla fine Becky sarebbe riuscita a convincere la sorella maggiore e lei avrebbe dovuto incontrare di nuovo l'unico amico che le era rimasto, prima del loro litigio.

"Allora andiamo a trovare Colton?" la bambina parlò ancora, e Chloe non vedeva l'ora di arrivare finalmente a casa.

"È impegnato, non credo neanche che sia a casa..."

"Ma non lo vedo da tanto tempo! Perché mi stai portando via tutti i miei amici?" ora la sua vocina aveva preso una sfumatura arrabbiata.

"Non ti sto portando via nessuno..." senza rendersene conto, strinse la presa sulla sua manina.

Chloe capì però, che mentre pronunciava quelle parole, stava mentendo. Non si era mai resa conto che anche Becky voleva bene a Colton come un fratello. Che a Manhattan lei poteva voler evitare Luke, ma Becky non voleva evitare Baily. Non capiva che anche se si stava facendo del male da sola, ne stava facendo anche a sua sorella, che non c'entrava a niente.

Una volta arrivare a casa, finalmente per Chloe, lei si tolse il giubbino e andò in camera sua. Quando la casa era bruciata, il suo 'segreto' si era salvato perché l'aveva portato con se. Quindi la sua piccola scorta era intatta. Prese uno spinello, aprì la finestra e fumò la sostanza.

Prese il suo telefono e andò su Facebook. Sulla home, come prima notizia, c'era uno stato di Colton. Capì che era da solo. O almeno se era ancora come quando erano amici, odiava stare su Facebook o attaccato al telefono se c'erano altre persone.

'A parte quando deve mandare messaggi a Nina'

Il subconscio di Chloe le dava fastidio, ma lei lo ignorò. In fondo Colton non mancava solamente a Becky, ma anche Chloe non si sentiva più se stessa senza il suo migliore amico. Era come se le avessero levato un braccio o una gamba.

Per questo, decise, forse per la prima volta nella sua vita, di mettere da parte l'orgoglio e mandare un messaggio a Colton.

A Colton:
Hey

Da Colton:
Hey

A Colton:
Come va?

Da Colton:
Bene, a te?

A Colton:
Potrebbe andare meglio..

Da Colton:
Okay

A Colton:
Sei a casa?

Da Colton:
Per ora si, perché?

A Colton:
Becky voleva salutarti. È da tanto che non ti vede e sente la tua mancanza.

A Colton:
E anche io.

Da Colton:
Si, sono libero.

Chloe non poté evitare di sorridere come una bambina davanti a quel messaggio. Si alzò dal letto e andò fino alla camera della bambina, appoggiandosi alla porta.

"Becky, sei pronta?"

"Pronta?" la bambina alzò lo sguardo dal disegno.

"Andiamo da Colton, non volevi vederlo?"

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