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Ormai nella mente di Chloe c'era solo quella frase che le aveva detto Luke la notte del ballo. Non puoi impedirmi di provarci. Lei gli era grata per tutto, per non averla riportata a casa in quelle condizioni, per non averla abbandonata, per essere tornato da lei, ma sopratutto perché non si era arreso.

Lei sentiva che Luke sarebbe riuscito a farla innamorare, a farle dimenticare di Colton. Ma sapeva benissimo, che ci sarebbe voluto del tempo. Molto tempo, molto più di quanto avesse voluto.

Avrebbe dovuto imparare a non sentire la sua mancanza; era come se avesse dovuto strapparsi le ali, ma continuare comunque a volare. Le sembrava impossibile. Ma Luke aveva promesso, non l'avrebbe lasciata cadere.

E sperava che l'avrebbe tenuta lontana da terra anche quando sarebbero andati al ballo della sua scuola, quel venerdì. Era arrivata a casa sua appena dopo scuola, in modo da prepararsi a dovere. E lui le aveva fatto trovare un bel vestito e delle belle scarpe.

Era lungo e rosa, stretto sul petto, e dalla vita in giù si apriva leggermente, rimanendo morbido e liscio sulle sue gambe. Era sicuramente diverso da quello della sera precedente. Le scarpe invece erano color panna, e nonostante il tacco fosse alto, erano davvero comode.

Finì di vestirsi, e poi uscì dalla cabina-armadio di Luke. Si era cambiata lì dentro, mentre lui era rimasto in camera. Non appena lui la vide uscire, andò verso di lei.

"Sei bellissima, Chloe." le disse.

"Lo pensi davvero?" si morse un labbro.

"Si, e non vedo l'ora di vederti arrivare, in modo che tutti saranno invidiosi di me."

"Quindi, diremo che sono di Brooklyn?"

"Si, insomma..."

"Ho capito. Non me la prendo, in fondo anche io ho mentito la prima volta." gli sorrise.

Andò a sedersi davanti allo specchio, dove, dopo aver usato il suo piegaciglia, applicò parecchio mascara, in modo da allungare e volumizzare di molto le sue ciglia. Le bastava quello come make up.

"La limousine arriva tra mezz'ora, quindi... Cosa ti va di fare?" le chiese Luke dopo che lei avesse finito.

"Io una mezza idea ce l'avrei..." sorrise maliziosa avvicinandosi a lui.

Capendo subito le sue intenzioni, non che ci volesse un genio, Luke la attirò a se, stringendole la vita e si sedette sul letto, in modo che Chloe si trovasse a cavalcioni su di lui.

Lo baciò con passione, stringendo i suoi capelli, e molto probabilmente sfasciando la sua incredibile cresta, ma a nessuno dei due poteva interessare di meno.

Chloe lo spinse indietro, in modo da farlo stendere sulla schiena mentre lei si allungava su di lui. Grazie al cielo il vestito era morbido; se mai fosse stato stretto si sarebbe strappato, e con quello che costava sarebbe stato un peccato.

"Hey Luke, Taylor è... Wow"

Uno dei due fratelli di Luke entrò nella stanza, maledicendosi mentalmente per non aver prima bussato. I due ragazzi si staccarono e si alzarono di colpo dal letto, come se non fosse successo nulla.

"Si, grazie Ben." rispose lui duramente.

"Oh di nulla. E buona fortuna questa sera!" gli lanciò un occhiolino, come se Chloe non fosse presente.

"Uhm scusa."

"Fa nulla." ridacchiò lei.

Circa venti minuti più tardi, dopo che si fossero sistemati di nuovo e aver superato il traffico terribile di Manhattan, finalmente riuscirono ad arrivare al palazzo dove si sarebbe tenuto il ballo.

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