Era passata una settimana da quando Chloe aveva dovuto rinunciare a tutto.
Se ne stava seduta sul letto nella sua stanza di due metri quadrati, e non faceva molte cose, a parte andare a letto con quegli stronzi quando volevano loro, e preparare loro colazione, pranzo e cena, quando non erano fuori.
Aveva cominciato a rimpiangere la sua scelta nel momento in cui ci aveva pensato la prima volta, ma ogni volta che pensava a Becky, e al fatto che adesso era al sicuro, si sentiva un pochino meglio.
L'unica cosa che non smetteva di tormentarla era che non aveva avuto il coraggio di salutare Becky, sua madre, Colton, Alex, Nina, Zayn e neanche Luke. Eppure non era così lontana da loro, non se si volevano contare solamente i chilometri di distanza da casa sua al quella di quei criminali.
"Moretz!" uno di loro urlò e Chloe si alzò subito dal letto "Moretz, vieni qui!"
"Eccomi, arrivo!"
Una volta salite le scale e arrivata in cucina, vide il ragazzo che stava seduto in cucina a guardare la televisione. Si avvicinò a lui e finalmente si rese conto della sua presenza.
"Andiamo in camera mia, ne ho bisogno." si alzò dalla sedia, spegnendo la tv, e prendendola per un braccio la trascinò con se.
Si spogliarono velocemente e poi lei si allungò sul letto, e mentre lui faceva quello che voleva, lei non poté evitare di piangere, in silenzio.
Luke aveva appena ripreso Becky dall'asilo e adesso la stava portando a casa della cugina. Aveva passato li ogni giorno quella settimana, almeno riusciva a non pensare alla sorella per qualche ora.
Per il biondo, invece, era diverso. Suo zio era un detective, ed era tornato a New York da pochi giorni, e subito Luke ne approfittò. Corse da lui per raccontargli la situazione.
Suo zio Jim l'aveva incontrata una volta, Chloe. Luke ricordava bene quel giorno. Erano tutti a casa sua, e lui rimase colpito dalla sua dolcezza e gentilezza, nonostante avesse capito subito da dove provenisse.
Ma non era il momento di pensare a quando tutto era molto più facile. Si sedette più comodo sulla sedia, mentre aspettava che suo zio tornasse a sedersi alla sua scrivania, in modo di che potesse parlare con lui.
Gli raccontò dell'ultima volta che l'aveva vista, della lettera che lei gli aveva consegnato di notte, del fatto che sapesse che sarebbe andata, della festa fatta proprio la notte che era scomparsa, del telefono perso e di quello preso da Colton.
"Mi stupisco Luke." disse lui poco dopo con uno sguardo confuso "possibile che con tutte queste tecnologie tu non abbia pensato a rintracciare il suo telefono?"
Luke si sentì stupido per un momento, ma non aveva tempo per rimpiangere ciò che aveva o non aveva fatto. Si alzò dalla sedia di scatto e scrisse su un foglio di carta il numero di telefono, che ormai sapeva a memoria, per poi consegnarlo.
"Vado a darlo ai professionisti." disse Jim, sorridendo speranzoso "Tu ora vai a casa e riposati. Appena so qualcosa ti chiamo e ti faccio sapere."
Luke annuì. Sapeva che non poteva fare molto, quindi decise di fare come aveva detto. Mentre tornava a casa mandò un messaggio a Nina per dirle delle ultime novità, e una volta a casa né approfittò per rilassarsi con un bel bagno.
Finì di fare tutto dopo circa un'ora. Prese il telefono e oltre a vari messaggi di Calum e Colton, quello di suo zio era il più importante. Gli diceva di raggiungerlo il prima possibile.
Lui si vestì velocemente e corse da lui. Non appena lo vide arrivare gli andò incontro.
"Allora? Non c'è niente di nuovo?"
"Il numero che mi hai dato mi dice che il telefono è a casa sua. Vai, forse è tornata."
Luke sentì qualcosa esplodergli nel petto. Abbracciò velocemente lo zio e senza perdere altro tempo, prese la macchina e cominciò a correre verso casa sua.
Non si preoccupò nemmeno di chiudere la porta quando scese, ma il suo unico obiettivo adesso era entrare in casa e quella porta socchiusa lo fece sorridere più che mai.
"Chloe!" gridò appena mise piede dentro casa.
"Non c'è Luke, te ne sei dimenticato?" vide Becky uscire dalla sua camera e tutto il suo entusiasmo si spense all'istante.
Si accasciò sul divano e mandò un messaggio allo zio, con il numero di telefono di Colton. Era la sua unica speranza.
"Becky, perché sei qui?"
"Sto aspettando Chloe."
Passò poco tempo e poi Luke ricevette la risposta che cercava da tanto. Un indirizzo. E questa volta sapeva che era quello giusto.
Luke sorrise di fronte al telefono, e poi guardò Becky.
"Vai da Colton. Io la vado a riprendere."
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Bronx
FanfictionChloe scese dal letto e quasi cadde, ma fortunatamente Luke era già vicino a lei, pronto a prenderla e a poggiare le sue labbra sulle sue. "Non puoi tirarmi fuori da tutto questo con un bacio." disse infine lei. "Forse. Ma non puoi impedirmi di pr...