PARTE 1

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Anno 1940, New York, Brooklyn.

Julie Schmidt, una ragazza dai capelli mori e dagli occhi color nocciola. Pelle liscia e delicata come la sua persona.Era tra le più timide del college ma anche quella con più amiche. A scuola sorrideva sempre, un sorriso che scioglieva il cuore delle persone, pieno di gioia. Nessuno però conosceva veramente la sua storia e quello che si celava all'interno della sua famiglia. Era vista da tutti come la ragazza dalla vita perfetta e in ordine, senza casini o guai.

James Buchanan Barnes, invece, era completamente il contrario. Migliore amico di Steve Rogers, il più sfigato dell'istituto. James era un ragazzo pieno di se, sempre con una nuova ragazza a portata. Tutte le ragazze avevano avuto un flirt con lui, uno sguardo, una parola.
Tutte tranne Julie.
Lei non aveva mai avuto una relazione e tanto meno non aveva mai avuto nessun rapporto con il popolare della scuola.

-non indovinerai mai- sbucó la sua migliore amica, Claire, accanto a lei.
Julie posò i libri che stava mettendo nel suo armadietto per poi chiuderlo e voltarsi verso l'amica con sguardo confuso.
-illuminami- disse Julie appoggiandosi all'armadietto e guardando l'amica.
Claire era una ragazza bionda con occhi marroni scuri, era molto sicura di se e aveva già perso la verginità molti anni prima.
Effettivamente le due stavano frequentando l'ultimo anno del college perció avevano 23 anni.
-James mi ha chiesto di andare a casa sua sta sera- rispose Claire entusiasta ed elettrizzata.
-James? Quel James?- chiese frustata la ragazza guardando l'amica disperata.
Voleva tanto bene alla bionda perció avrebbe preferito che lei non andasse da Barnes quella sera.
-si, Barnes, Bucky come vuoi chiamarlo tu- si lamentò l'amica continuando a masticare la sua gomma.
-sai quello che vuole vero?- la avvertì la mora guardandola bene negli occhi.
-certo, ma farlo con James è un lusso, lo sai no?-
-so solo che si è portato a letto più della metà della scuola, non mi sembra proprio un lusso questo- la "sgridò" Julie mentre lei sbuffava imperterrita.
-se James te lo chiedesse avresti il coraggio di rifiutare?- domandò scettica la bionda.
-assolutamente si- rispose con fermezza Julie iniziando ad incamminarsi verso la sua aula.
Mancavano pochi mesi all'esame finale e voleva avere il massimo dei voti come suo solito. Determinata agli occhi di tutti.
Arrivó nell'aula di biologia e si mise al suo solito posto, accanto a lei c'era un'altra sua amica: Katrine.
Katrine, a differenza della maggior parte delle altre amiche di Julie, era più riservata, non raccontava i fatti suoi alla gente ma era una pettegola di prima categoria, origliava qualsiasi cosa e non si lasciava sfuggire nessun gossip.
Gli studenti stavano ancora entrando in classe e Julie stava sistemando ordinatamente le cose sul suo banco, proprio come piaceva a lei.
-hai saputo di Claire?- chiese Katrine avvicinandosi alla mora per non farsi sentire.
-ah già sei la sua migliore amica quindi lo saprai già sicuramente. Impressione a caldo?- continuò l'altra ragazza non smettendo di fissare la nostra protagonista.
-non mi fido di Barnes- rispose semplicemente Julie sistemandosi la gonna e mettendosi ben seduta.
-tu non ti fidi mai di nessuno- rispose ghignando Katrine.
-e mai lo farò- prese il suo quadernino di biologia e iniziò a scrivere seguendo ogni singola parola del professore.
Era quella più sveglia della classe e quella sempre presente.
A molti non piaceva questo suo atteggiamento in classe e anzi, dava fastidio molto spesso.
Lei, però, aveva solo un obiettivo: finire l'anno con il massimo dei voti per andare a fare un bel lavoro.
Finite le lezioni Julie si diresse verso l'armadietto ma, sbadatamente, andó a sbattere contro una figura.
-scusami- disse lei aiutandolo a recuperare i libri che erano appena caduti.
-scusami scusami- una voce minuta richiamò la sua attenzione.
Julie alzó lo sguardo per verificare chi fosse la persona urtata.
Un ragazzino minuto, probabilmente più basso di lei, occhi azzurri e capelli biondi. Era molto magrolino e sbadato.
Gli occhi dei due si incrociarono mentre a quello gli tremavano le gambe lei fu subito felice di vedere che la persona a cui era andata addosso non fosse uno dei soliti ragazzi dei film d'amore.
-p-piacere Steve Rogers- disse il piccoletto porgendole le mano mentre cercava di tenere quei libri pesanti.
-Julie Schmidt, ma preferisco che tutti mi chiamino Julie- rispose lei stringendo la mano di lui calorosamente
-toglimi una curiosità, di che anno sei?- domandò Julie pensando che quello fosse un primino.
-sono del 1918, perció l'anno prossimo avrò l'esame finale, tu dovresti essere del 1917, l'ho notato dal libro di biologia che stai tenendo in mano, dovrebbe essere molto interessante- affermó tutto d'un fiato la figura minuta, quasi intimorito dalla presenza della ragazza.
-beh si, si sono del 1917 e si, il libro è molto interessante- sorrise la ragazza sorpresa e anche lui fece lo stesso.
La campanella suonò rumorosamente.
-beh, buona fortuna per gli esami di quest'anno Julie- disse Rogers guardando la mora.
-buona fortuna anche a te Steve- ammiccò la ragazza iniziando ad andare verso la direzione del suo armadietto per prendere al volo il libro di matematica mentre il biondo osservava da lontano i suoi movimenti.

A un passo dalla felicità |Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora