PARTE 46

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Julie era all'interno della navicella da ormai parecchio tempo.
-come diavolo- sussurrò Stark facendo spaventare la ragazza che per poco non tirava un urlo di paura.
-Stark io ti uccido- disse lei ritornando a guardare cosa stesse succedendo a Dottor Strange.
-dov'è il ragazzo?- domandò Julie guardando per un attimo Iron Man.
-l'ho riportato sulla terra, è al sicuro ora- ammiccò Stark più a suo agio sapendo di aver salvato qualcuno.
-in realtà sono ancora qui- una voce di un ragazzino di 17 anni attirò l'attenzione di entrambi.
-so cosa sta per dire-
-non dovresti essere qui- lo rimproverò Tony avvicinandosi a Spiderman.
-stavo andando a casa ma la strada era lunghissima e ho pensato a lei durante il viaggio, mi sono attaccato al lato della nave; questa tuta è incredibile, se no casomai è colpa sua se mi trovo qui- concluse Parker.
-che cosa hai detto?- lo sgridò Stark.
-va bene me lo rimangio e ora sono nello spazio- ricominciò a parlare l'uomo ragno.
-si proprio dove non volevo che tu fossi-
I due continuavano a bisticciare mentre Julie e il mantello rosso li guardavano spazientiti.
-non posso essere un amichevole Spiderman di quartiere se non c'è un quartiere-
Questa frase riuscì a zittire Stark.
-perfetto, ora se non vi dispiace dovremmo aiutare il dottore lì presente, qualche idea?- li fece notare la mora.
-l'avete visto quel bellissimo film Aliens scontro finale?- domandò Peter guardando i due adulti abbastanza confusi. Intanto Squiddy torturava il povero dottore per avere la Gemma del tempo.

-hey fanciulli vi state divertendo?- chiese Julie facendo finta di essere appena arrivata, seguendo il piano di Peter.
-posso stroncare la vita del tuo amico in un insiste- la avvertì l'alieno.
-per tua informazione lui è il mio maestro e salvargli la vita sarebbe più un favore- disse lei attivando i suoi poteri.
-tu non salverai nessuno, i tuoi poteri sono troppo potenti e non sai ancora tenerli a bada- rispose quello avvicinandosi.
-si ma il ragazzo ha visto più film-
In men che non si dica Iron Man aprì una voragine sulla navicella facendo volare via il nemico. Spiderman, intanto, prese il dottore con le sue ragnatele e lo portò in salvo, dando la possibilità a Tony di ricucire la voragine creata poco prima in un batter di ciglia.
-è stato più semplice del previsto- disse beffarda la ragazza.
-oh oh tu dovresti essere Julie, ho sentito parlare di te un sacco di volte- si avvicinó incantato Spiderman.
-non flirtare con la mora ragazzo, ha più di cento anni ed è ancora fidanzata con braccio di ferro- Lo interruppe Stark.
-spaventato perché posso portarti via il ragnetto?- domandò lei sarcastica mentre Tony si giró dalla parte opposta per "controllare che Dottor Strange stesse bene". Dopo una lunga discussione se girare o no la nave, i quattro moschettieri decisero di andare dove la navicella li stava portando, a Titano, per non rischiare di mettere le persone e la terra a rischio.

Intanto, nel Wakanda, Steve, Bruce, Nat, Sam, Wanda e Visione erano appena arrivati, pronti alla battaglia che si sarebbe tenuta poche ore dopo. I due innamorati erano appena stati salvati ed erano andati in Wakanda poiché dovevano separare la Gemma di visione dal corpo di esso.
-vi occorrerà tutto l'aiuto possibile- disse il re del Wakanda ai nuovi arrivati.
-cosa ci offrite?-
-truppe Wakandiane, le dora Milaje, ci saranno altri popoli e...-
-un instabile soldato centenario- avanzò una figura a Steve molto famigliare per poi congiungersi in un abbraccio.
-qualche indizio?- domandò Bucky tra le braccia dell'amico, sussurrando, per non farsi sentire troppo dagli altri. Steve sciolse l'abbraccio guardando negli occhi l'amico che ancora sperava in una, anche minima, possibilità.
-mi ha chiamato Bruce, è stato lui ad avvisarci di quello che stava accadendo...- inizió Rogers mentre Barnes lo ascoltava attentamente.
-Julie era a New York qualche ora fa, ha combattuto insieme a Tony e due stregoni contro altri due alieni- lo informò il migliore amico.
-sta bene?- domandò preoccupato il soldato.
-sicuramente- rispose il capitano iniziando a camminare verso l'entrata del palazzo insieme agli altri.
-quanto tempo ti servirà Shuri?- chiese T'Challa alla sorella.
-quanto più tempo possibile fratellone- lo informò la ragazza mettendosi al lavoro.
-fai presto mi raccomando- affermó il fratello alla sorella. I nemici erano ormai arrivati, fuori dalla barriera, pronti a combattere.
-voi altri venite qui, dobbiamo prepararci ah e date uno scudo a quell'uomo- disse il re riferito a Steve Rogers che si limitò a sorridere. Bruce fermò per un braccio Barnes che si limitò a guardarlo confuso.
-lei sta bene, è al sicuro, non ti preoccupare di lei al momento- affermó Banner rassicurando il soldato che si limitò semplicemente a sorridere, per poi raggiungere insieme gli atri già pronti per la battaglia.

A un passo dalla felicità |Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora