-quindi raga tutti presenti sta sera giusto? Niente storie- affermó Gabriel per poi addentare il suo panino.
Si trovavano tutti a mensa per pranzare come sempre ormai.
I posti erano sempre questi:Evan Jace
Marie Jane Claire
Katrine Julie
Bucky Jaden
Blake Gabriel-ovviamente- rispose Evan
-Julie?- domandò Marie Jane per chiedere conferma all'amica.
-si ci sono- disse lei sorridendo facendo sorridere automaticamente tutto il resto del gruppo.
Malgrado il suo patrigno non fosse completamente d'accordo il dottor Zola era riuscito a convincere il padre dicendo che non avrebbe fatto male alla ragazza svagare un po'.
Tutti tornarono a mangiare scambiandosi chiacchiere con il compagno più vicino e cercando di intrattenersi a vicenda durante il pranzo.
-qualche scoop da raccontare?- chiese Katrine a Barnes, Julie e Jaden, gli unici tre che stavano mangiando beatamente senza parlare.
-nulla in particolare a parte che questa ragazza qua accanto mi deve ancora una serata- disse Jaden voltandosi verso Julie e cercando di avvicinarla a se avvolgendole il bacino con la mano.
Prima che la mora potesse rispondere Barnes intervenì sorprendendo tutta la tavolata.
-hai rotto il cazzo Jaden, lasciala in pace- aveva detto Bucky in modo aggressivo e guardando a male modo Jaden che era rimasto alquanto confuso dal comportamento di Barnes visto che era sempre quest'ultimo a comportarsi così con le ragazze.
-grazie Barnes ma posso cavarmela da sola- inizió Julie voltandosi verso Jaden.
-non ti devo un bel nulla, non mi piace quando qualcuno cerca di approcciare in questo modo onestamente e vorrei che tu lo capissi-
Nello sguardo di Jaden ci fu un misto di sorpresa e confusione.
-va bene- confermò lui poi facendo sorridere la mora e facendo sorridere di conseguenza lui.
Era da un sacco di tempo che Julie aspettava quel momento.
-cos'è quel sorrisetto furbo Barnes?- domandò Claire guardando il moro.
Julie riuscì in tempo a vedere il viso compiaciuto di Bucky scomparire in uno dei suoi soliti sguardi seri.
-nessun sorrisetto furbo bionda- aveva risposto quello ritornando a mangiare il suo piatto di pasta.Alla sera non si erano vestiti particolarmente eleganti visto che era la solita pizzeria che conoscevano tutti sotto casa di Evan.
A tavola i posti erano gli stessi di quelli della mensa per non creare ulteriore casino.
Non era successo nulla di particolare durante la serata, avevano mangiato, chiacchierato e si erano divertiti un po'.
Qualcuno aveva bevuto un bicchiere di troppo ma erano ancora abbastanza lucidi.
Avevano poi deciso di andare a casa di Jace essendo la più vicina, si erano messi alcuni sul divano e altri per terra per formare un bel cerchio tutti insieme.
-che si fa?- domandò Marie Jane mentre faceva i massaggi alla testa di Evan, il suo ragazzo un po' brillo.
Coloro che avevano bevuto un bicchiere di troppo erano i ragazzi e Claire che non si erano lasciati sfuggire l'occasione di ordinare ancora e ancora.
-obbligo o verità?- chiese Gabriel chiedendo conferma con lo sguardo.
-come vi pare raga, io faccio qualunque cosa proponiate- aveva detto poi Blake.
-che obbligo o verità sia- affermó Barnes andando in cucina a prendere una bottiglia per poi posarla sul tavolo e girarla.
La bottiglia si fermò su Katrine.
-Katrine obbligo o verità?- chiese Bucky guardandola.
-uhm...obbligo- rispose lei dopo averci pensato un po' su.
-baciami- rispose Bucky con il suo ghigno maligno facendo diventare completamente rossa la ragazza.
Il moro si alzó e avanzò verso la compagna vicino a Julie per poi unire le loro labbra in un bacio lungo.
Gli altri esultavano mentre Julie guardava la scena in silenzio, non perché fosse gelosa ma perché lo sguardo di Bucky era puntato sul suo viso durante tutto il bacio.
Gli occhi azzurri del ragazzo non si staccavano neanche per un secondo da quelli di lei e quando se ne andò, continuò a fissarla dal suo posto, fiero, pensando di averla fatta ingelosire in qualche modo.
La serata continuò tra obblighi e verità sconvolgenti, tutti a divertirsi e a ridere come dei matti.
Avevano già fatto tutti almeno un turno e aspettavano solo che la bottiglia finisse sulla persona da loro sperata.
Forse per pura casualità, forse per qualche imbroglio, ma toccò girare di nuovo la bottiglia a Barnes.
La bottiglia girava e girava lasciando un rumore fine sul tavolo di legno su cui stavano giocando.
Julie in cuor suo sperava che non capitasse lei, infondo James poteva farle una miriade di domande o obblighi che l'avrebbero messa in totale imbarazzo.
La bottiglia giró ancora un po' finché non puntò una persona in particolare: proprio la nostra protagonista.
Lei deglutì rumorosamente mentre in James si fece un ghigno malefico ma allo stesso tempo letale.
Qualunque sarebbe stata la sua scelta, Bucky, non le avrebbe reso la vita facile.
-Julie...obbligo o verità?- domandò lui divertito, era il momento che stava aspettando da tutta la serata probabilmente.
-obbligo- aveva risposto lei pesando che alla verità, Barnes, avrebbe tirato fuori qualche argomento imbarazzante.
Sul volto di lui si formò un sorriso e Julie capì in quell'istante che aveva fatto la scelta sbagliata.
-7 minuti in paradiso, tu e io, ora- disse James sorridendo e incrociando le braccia soddisfatto.
-ma dai amico- disse Jaden frustato.
-me ne pentirò- sussurrò la mora alzandosi e provocando le urla generali nella stanza.
I due si allontanarono, andarono nella camera di Jace e chiusero la porta.
Julie si mise all'estremità del letto mentre Bucky, al contrario, ci si spaparanzò sopra.
-non faremo un bel nulla lo sai?- domandò Julie guardando un pelo arrabbiata Barnes.
-oh lo so, avevo solo voglia di parlare con te infatti- ammise Barnes alzando il busto e guardando lei negli occhi.
Lei lo guardò confusa.
-che cosa vuoi da me?- chiese lei curiosa dalla serata precedente.
-conoscerti e...non so...mi incuriosisci- rispose lui.
-questo non spiega perché tu ieri mi abbia seguita fino a quasi sotto casa mia-
-tu non abiti lì-
-certo che abito lì-
-hai cercato di portarmi fuori strada-
-non l'ho fatto, non mi andava di fare un giro immenso per seminare un demente che mi seguiva-
-non ti stavo seguendo-
-ah si? E allora che ci facevi li?-
-stavo controllando le case...-
-sei un pazzo-
Barnes stava per ribattere ma si fermò ricordandosi di qualcosa, Julie lo notò ma cercò di non farci caso.
-chi era il piccoletto di ieri sera?-
-un amico di mio padre-
-perchè aveva la valigetta da dottore?-
-perchè magari lo è- rispose ovvia lei mentre aspettava un'altra domanda che gli avrebbe fatto Barnes.
-conosci Steve giusto?- domandò James avvicinandosi un po' a Julie, neanche un metro di distanza li separava ora e lei non sembrava neanche essersene accorta.
-se intendi Steve Rogers allora si, lo conosco-
-sai che è il mio migliore amico giusto?- chiese James non distogliendo neanche per un secondo gli occhi da quelli di lei.
-no...ma ora lo so- rispose lei buttandosi sul letto e guardando il soffitto pensierosa mentre Barnes continuava a non distaccarle gli occhi di dosso.
-siamo amici da un sacco di tempo...siete molto simili- la voce di Bucky era quasi spezzata, come se ci fosse qualcosa che voleva dirle ma che non poteva.
Lui si buttó sul letto accanto a lei, uno vicino all'altro mentre osservavano il soffitto, come se potessero attraversare il muro e vederci le stelle.
-vorrei essere come voi due molto spesso...- continuò lui e Julie rimase meravigliata dalla fragilità che stava mostrando in quel momento Bucky.
-vorrei non essere così...-continuò lui.
Lei non sapeva cosa dire, se rimanere zitta o parlare.
Poi si decise.
Si giró verso Barnes e, tenendosi su con il gomito, cercò il suo sguardo e lo beccò immediatamente a guardarla, ormai abituata a questa cosa.
-tu vai bene così- disse lei allungando leggermente la mano verso il viso di lui ma ritraendola subito indietro, spaventata dalla reazione che avrebbe potuto avere lui.
Bucky afferrò immediatamente la mano di lei e la posò sul suo viso, chiudendo gli occhi.
Lei sorrise istintivamente e iniziò ad accarezzargli la guancia mentre anche lui si mise a sorridere.
Ad un tratto lui bloccò la mano di lei e aprì gli occhi, guardandola.
-Julie...- inizió lui, quasi preoccupato da qualcosa
-dimmi- rispose lei curiosa.
Ci fu un immenso silenzio mentre Barnes cercava di trovare le parole giuste e capire come muoversi.
-i-io penso di essermi inn- non finì di finire la frase che la porta della camera si aprì facendo scattare la mora e facendole allontanare la mano dal viso di Bucky.
-oh scusate non volevo interrompere nulla- disse Marie Jane cercando di richiudere la porta ma la voce di Julie la fermò.
-no no tranquilla non hai interrotto nulla, stavamo solo parlando- affermó la mora alzandosi dal letto mentre Barnes cercava ancora di incastrare gli occhi di lei per avere una speranza e di sapere se la sua quasi dichiarazione d'amore fosse ricambiata in qualche modo.
Gli occhi di lei non si voltarono più mentre Bucky buttò la testa sul letto, deluso da un altro fallimento.
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A un passo dalla felicità |Bucky Barnes
FanfictionJulie e Bucky erano semplici compagni di scuola, nulla in comune se non il fidanzamento con un ragazzo del gruppo di James e una ragazza del gruppo della protagonista. I due, passato molto tempo, riescono a scoprirsi e amarsi ma, mentre sembra che s...