Julie si alzó lentamente toccandosi la testa per il dolore.
-d-dove sono?- chiese ad alta voce.
Si trovava in una gabbia e accanto a lei sentiva che c'erano altre gabbie contenenti altre persone.
-ben svegliata bella addormentata-
Una voce a lei famigliare, Sam
-Sam dove diavolo sono?- chiese lei alzandosi e avvicinandosi alle sbarre per cercare di intravedere meglio dove fosse.
-beh ecco, c'è stata una specie di guerra civile tra gli Avengers okay? Il piano era di andare a prendere un aereo per andare in quel posto che tu sai, UN AMMASSO DI RIMBAMBITI ha deciso di attaccarci ma per fortuna Steve e Bucky sono partiti- rispose Sam dall'altra parte della gabbia che li divideva. Julie guardò di nuovo verso le sbarre e poi si giró verso il lato opposto.
-ciao bellezza- disse un uomo mai visto prima d'ora affacciandosi leggermente per vederla dalle sbarre.
-quello è Ant-Man- rispose Wanda da un'altra cella.Non la poteva vedere bene ma la sentiva. Ad un tratto si fece tutto silenzioso e Thunderbolt Ross, fece capolinea.
-ben svegliata Julie- disse quello entrando e andando dritto verso la sua gabbia.
-cosa vuoi?- chiese lei in modo arrogante guardando negli occhi l'uomo.
-non ti conviene sfidarla- intervenne Clint da una delle tante gabbie.
-concordo- aggiunse Sam
-dove sono andati i tuoi amici?- domandò Ross non staccando gli occhi da quelli di lei
-sicuramente non in un posto in cui manderei te e la tua squadra di rimbambiti-
Nella sala caló il silenzio totale, Julie sapeva essere molto aggressiva ed esuberante se qualcosa, o qualcuno, non le andava bene.
-per chi non l'avesse capita intendeva a fanculo- disse Scott sentendo quel silenzio. Julie continuò a guardare Ross con sguardo di sfida, pronta a rispondere. Era anche colpa di Ross se gli Avengers ora erano più divisi che mai, ognuno pensava più a se stesso che agli altri. Si stavano dividendo piano piano e molti di loro non se ne stavano neanche accorgendo.
-fatemi uscire- disse Julie mentre i suoi occhi diventavano sempre più viola.
-provaci- attaccò lui con un ghigno.
La mora inizió a manifestare la sua energia facendo diventare anche i palmi violacei.
-oh cazzo- bisbiglió Scott spostandosi dall'altra parte della sua gabbia vedendo che anche Ross si era spostato. Prima che la ragazza potesse attaccare, però, una grande scossa la colpì facendola inginocchiare a terra.
-sto aspettando- disse il generale Ross sorridendo.
-va al diavolo- rispose lei alzando la testa per guardarlo negli occhi mentre quello se ne andava viaPiù tardi erano ancora tutti lì dentro, annoiati e arrabbiati con il mondo intero. Arrivò Stark, vestito come suo solito in modo elegante e andando anche lui verso la gabbia della ragazza, pronto a parlarle. Lei alzó lo sguardo e, insieme ad esso, il dito medio.
-non fare la bambina, sei anche più grande di me dovresti comportarti meglio- affermó Stark facendo solo arrabbiare di più lei.
-passa quello che ho passato io e poi ne riparliamo- spifferó lei avvicinandosi alle sbarre. Ad un tratto Tony toccò qualcosa sul suo orologio
-ho disattivato l'audio delle telecamere, abbiamo trenta secondi per parlare-
Mostrò una foto dal suo orologio, un uomo morto in una vasca mentre lei lo guardava con sguardo confuso.
-questo era il tipo che doveva farti l'interrogatorio, è stato ritrovato morto nella vasca di un hotel-
-e questo...- disse cambiando foto, era la foto che poche settimane prima era su tutti i giornali, era il volto di Bucky...
-non è Bucky, qualcuno si è finto lui usando una retina facciale- continuò. Lei ascoltava attentamente e, appena Stark finì di parlare, lo guardò con un ghigno compiaciuto. Tony sbuffó.
-hai altro da dire?- chiese lei sorridendo
-devi dirmi dove si trovano prima che succeda qualcosa di terribile-
Ci fu un attimo di silenzio.
-non quello-
Iron Man sbuffò portando gli occhi al cielo.
-ho sbagliato...- disse sussurrando.
-non credo di aver capito bene...- lo istigó lei
-ho sbagliato.- ripetè lui più ad alta voce.
-questa era assolutamente da registrare- ghignó lei dall'altra parte delle sbarre.
-okay okay ora ti tiro fuori e andiamo-
-la tiri fuori?- domandò Scott scettico.
-loro non sono legalizzati a tenerla dentro visto che non ha fatto nulla di sbagliato- ribattè Tony
-sono stata qui dentro inutilmente quindi?!- quasi urló lei.
-beh....non direi proprio così...- rispose Stark appoggiando una tessera e, appena fece ciò, l'audio delle telecamere di sorveglianza ritornarono attive.
-verró a riprendervi- sussurrò Julie a Sam mentre usciva via da quella prigione insieme a Stark.Dopo essere stati fermati da Ross, salirono sull'elicottero di Tony.
-il piano è molto semplice: andiamo lì, catturiamo quel pazzo e poi torniamo ognuno alle proprie vite- acciglió lui.
-si okay ma tu hai un braccio rotto e non hai l'armatura di Iron Man dietro- gli fece notare lei. In men che non si dica nel volto di Stark comparve un sorrisetto; schiacció un pulsante sulla poltrona dell'elicottero e, in men che non si dica, Iron Man era davanti a lei.
-okay e ora?- domandò lei accorgendosi che il veicolo stava andando dalla parte sbagliata.
-ci stanno seguendo, l'elicottero volerà da qualche parte dell'America mentre io ti porteró...- si fermó aspettando che lei gli disse la risposta
-in Austria-
-in Austria- ripetè lui
-in che senso mi porterai tu?- chiese lei ancora più confusa di prima.
Tony sorrise, la prese per il fianco, avvicinandola completamente a se e, in un battito di ciglia, furono catapultati fuori dal veicolo, mentre lei urlava spaventata e lui rideva a crepapelle.
STAI LEGGENDO
A un passo dalla felicità |Bucky Barnes
FanfictionJulie e Bucky erano semplici compagni di scuola, nulla in comune se non il fidanzamento con un ragazzo del gruppo di James e una ragazza del gruppo della protagonista. I due, passato molto tempo, riescono a scoprirsi e amarsi ma, mentre sembra che s...