PARTE 25

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i due avevano ormai commesso troppi omicidi, si erano sporcati le mani così tante volte.
Julie faceva dei controlli ogni fine settimana e stava riuscendo a parlare molto meglio di prima grazie al dottor Zola e a volte grazie all'aiuto del soldatino.
La soldatessa non aveva dimenticato le parole del vecchio Bucky, le teneva strette a se come un ricordo e ogni sera, prima di addormentarsi, se le ripeteva bene a mente.
Bucky era diventato meno scontroso e si era aperto di più alla ragazza dopo due mesi dal suo "rientro".
Gli anni erano passati molto velocemente e il dottor Zola stava invecchiando.
Ogni giorno facevano degli allenamenti di almeno cinque ore se non avevano qualche missione da fare.
-dovresti piegare di più le gambe quando sei in posizione di attacco uomo di latta- disse la soldatessa scherzando.
Bucky sbuffó come suo solito.
-e tu dovresti chiudere la boccaccia- rispose il soldato mentre quella ghignava ancora.
Bucky si avvicinó attaccandola ma lei schivó tutti i colpi, dal primo all'ultimo.
-qualche problema occhi di ghiaccio?- commentó divertita la ragazza notando l'avversario in difficoltà.
Bucky le strinse il collo con il braccio di vibranio e la sollevó da terra.
Non era consentito usare il braccio di vibranio per Bucky e per Julie non era consentito usare i suoi poteri durante l'allenamento.
-qualche problema doll?- disse scherzando il soldato.
Julie di sua risposta creó una palla violacea di energia e la lació contro Bucky facendolo sbalzare contro il muro.Finalmente era libera da quella presa.
-non puoi usare i tuoi poteri-
-e tu non puoi usare il tuo braccio in vibranio perdente- disse Julie divertita uscendo dalla palestra seguita da Bucky che si stava tenendo la testa per il dolore.

-vado a farmi una doccia- disse Bucky appena arrivarono nella cella.
-vado prima io visto che ho vinto occhi azzurri- aggiunse la mora sorpassandolo ed entrando nel bagno prima di lui.
-fai schifo, non usare tutta l'acqua calda o ti strozzo con il braccio in vibranio-
Julie aprì la porta e mise solo la testa fuori
-non ce la faresti e poi, sei completamente perso senza di me- affermó lei richiudendo la porta del bagno mentre quello la guardava divertito.

Erano diventanti ottimi amici in quegli anni.
Dopo i primi omicidi avevano capito come andava la vita lì.All'inizio restavano giorni in silenzio ma poi avevano iniziato a fregarsene di tutto e tutti e di godersi ogni istante.
Assurdo.
Qualche volta le loro vittime gli ritornavano in mente. Julie non ricordava quasi nulla, i suoi poteri la soffocavano, facevano il lavoro sporco al posto suo, non aveva ancora capito come farli funzionare al meglio visto che nessuno le insegnava la magia. Bucky invece si ricordava ogni uccisione e a volte, nel cuore della notte, iniziava a respirare affannosamente e a biascicare parole incomprensibili.
Per fortuna si aiutavano a Vicenda: Julie si svegliava nel cuore della notte per svegliare Bucky e tranquillizzarlo mentre lui faceva ogni giorno compagnia a lei, lei odiava stare da sola.

-ho finito tulipano- disse la ragazza andando verso l'armadio con ancora l'asciugamano avvolto addosso e i capelli ancora bagnati.
-tulipano?- domandò lui mentre usciva dalla cella.
-non ti piace?- chiese lei girandosi verso di lui.
Erano a pochi centimetri di distanza ma non si vergognavano di quella situazione.
-preferisco di gran lunga occhi di ghiaccio- ammise lui guardandola nei suoi occhi color nocciola.
-e che occhi di ghiaccio sia- sorrise lei mentre si rigiró per guardare all'interno dell'armadio per prendere qualcosa di comodo ma il soldato d'inverno era ancora lì, dietro di lei.
La ragazza si rigiró.
-qualcosa non va?- domandò allora lei con un po' di preoccupazione
-non sai quanto ti invidio...- aveva semplicemente detto lui prima di andare verso le docce.
Bucky era un po' così
Misterioso
E Julie non poteva fare nulla per fargli dire le cose come stavano.
Si vestì e andò a coricarsi sul letto mentre aspettava l'altro per dormire.
Poco dopo arrivó anche Bucky che si buttò a mo di balena sul letto, pronto a dormire. Si guardarono per un po' negli occhi.
Infondo entrambi volevano scappare da lì, non essere più manipolati e vivere una vita normale

Una famiglia
Una casa in cui stare
Niente vittime sulla coscienza

-domani abbiamo un'altra missione importante- si fece serio il soldato d'inverno mentre guardava la ragazza.
-come ogni giorno- rispose lei voltandosi verso il muro e chiudendo semplicemente gli occhi pronta a sprofondare nel buio più totale.

A un passo dalla felicità |Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora