PARTE 53

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Erano passati ormai più di otto mesi dalla morte di Julie. Erano passati ormai da tempo gli eventi di Wandavision e di The Falcon and the Winter Soldier.
Tutto era nella più gran pace, nessun problema e nessun altro poteva spezzare questa pace se non un Bucky perso.
Stava lì, nella camera d'hotel che aveva affittato qualche tempo prima, con una birra in mano e la televisione a palla. I capelli di nuovo lunghi e lo sguardo di nuovo spento.
-oggi sono passati nove mesi dalla morte della nostra supereroina Julie Schmidt, colei che ha ripristinato lo snap riportando tutti in vita e salvando il paese, ancora una volta-
Bucky intanto continuava a sorseggiare la sua amata birra. Non aveva più nessuno su cui contare a parte Sam, il nuovo Captain America. Steve lo aveva abbandonato, era tornato indietro per riavere la vita che voleva insieme a Peggy e Bucky avrebbe fatto di tutto per salire su quel maledetto teletrasporto insieme a lui. Solo uno però poteva tornare indietro nel tempo e Bucky si era sacrificato rimanendo nel presente.
Una foto di Julie venne proiettata sulla schermo della tv e lui smise di sorseggiare la sua amata birra. Gli si fermò il battito. Ogni volta che la rivedeva il suo cuore fermentava di gioia ma poi si ricordava dell'accaduto.
Il suo sguardo si spense completamente un'altra volta.
-in questo momento il corpo di Julie si trova ancora qui, a New York e ben presto lo porteranno via i Wakandiani per tenerlo al sicuro da tutto-
Intanto James stringeva sempre di più la bottiglia. Non poteva immaginare che gli stavano per portare via anche il corpo di lei, non gli rimaneva più nulla. Ne' l'anima ne' il corpo, solo e soltanto un ricordo lontano.
Preso dalla rabbia si alzó in piedi e tirò dritto sul muro la bottiglia rompendola in mille pezzi. Un misto di rabbia e tristezza soffocava il suo respiro, non riusciva a respirare regolarmente.
Corse in bagno capendo che stava per avere un attacco di panico, cosa che non aveva da quando i flash Smashers occupavano la sua mente e il suo tempo. Corse in bagno e molto maldestramente aprì il cassetto del bagno, facendo cadere molte cose.
Un vuoto immenso gli stava occupando il petto e la mente, non riusciva più a ragionare.
Si mise in bocca sei pillole di antidepressivi e aprì il lavandino per bere un po' d'acqua, cercando di non venire soffocato prima dalle medicine.
Mentre era completamente fuori di testa il suo sguardo arrivò dritto verso lo specchio.
Si bloccò appena si vide.
Si sentiva un mostro, si sentiva solo.
Tirò un pugno contro il vetro rompendolo e quasi spaccandosi una nocca visto che aveva utilizzato il braccio destro, quello non in vibranio.
Ancora barcollante, poi, si diresse verso la vasca e ci si buttò dentro, mettendosi nell'angolino. Il suo respiro era irregolare e il suo petto si alzava e abbassava velocemente, senza un senso.
-V-vieni da me- sussurrò mezzo ubriaco per l'alcool e mezzo ubriaco per la medicina che lo stava stordendo visto che ne aveva prese, di nuovo, troppe.
Allungò le braccia e sorrise.
Vide Julie davanti alla porta del bagno mentre lo guardava sorridente. Allungò ancora le braccia verso la direzione di lei che gli venne incontro, sdraiandosi su di lui.
-eccoti qua doll, eccoti qua, ora nessuno ti porterà via da me, nessuno nessuno- disse quello toccando possessivamente la testa di lei.
Il corpo di lui tremava come una foglia.
La guardò in faccia per vederla nel volto, o almeno, per vedere meglio la sua illusione in volto.
-Bucky- sorrise lei toccandogli il viso mentre quello sperava che la mente non gli facesse lo stesso scherzo dell'ultima volta.
-ciao piccola- sussurrò lui accarezzando le guance di lei e sorridendo.
La sua illusione stava finalmente durando più del solito e per un attimo si illuse di averla portata di nuovo da se.
Ad un tratto l'atmosfera cambiò completamente, lo sguardo di lei si spense.
-no- affermó James tenendo sempre tra le mani il volto di lei.
Lei, preoccupata, appoggiò le mani sulle braccia di lui.
-Bucky...- sussurrò lei.
-non di nuovo- disse lui cercando di focalizzare bene l'immagine di lei e rimanere concentrato.
Un braccio di lei scomparve.
-NO- sussultò lui appena si accorse di quello che stava per riaccadere.
Il corpo di lei divenne pallido e gli occhi completamente bianchi.
-NO NO NO NON DI NUOVO- Urló quello mentre i vestiti di lei si fecero come stracci.
Un corpo morto senza vita.
-aiutami Bucky- disse lei prima di sgretolarsi completamente e sparire dalle braccia di lui.
James intanto singhiozzava nel bagno.
Era successo di nuovo.
Il suo peggior incubo.
Non riaverla più.

Una figura, più tardi, stava andando in direzione di una delle strutture più importanti di New York. In quel posto si teneva il corpo di Julie. La figura avanzò tra i palazzi fino a riuscire ad entrare senza troppi problemi.
Stordì le guardie che c'erano all'interno della struttura senza troppa difficoltà. I passi di lui erano super silenziosi, non si sentiva un singolo movimento.
Forse troppo allenato, forse abituato a quel tipo di cose e forse perché ci aveva già provato più volte.
Sobbalzò appena vide la figura di Julie lì, al suo solito posto. Avanzò lentamente mentre la voglia di prendere quel corpo si fece sempre più pesante. Prese l'armeggio che aveva già usato molte altre volte per entrare in quella maledetta cella ma qualcuno lo richiamò.
-lupo bianco abbiamo cambiato serratura dall'ultima volta-
Bucky si voltò ritrovando Okoye, Shuri, Black Panther e Sam Wilson, Captain America dietro di lui.
-vi prego...- sussurrò James avvicinandosi un po' verso di loro.
-quante ne hai prese questa volta?- domandò Sam guardando l'amico in modo preoccupato.
-n-non lo so io...voglio solo- biascicó Bucky prima di essere interrotto da Sam stesso.
-Bucky è la terza volta questa settimana- lo interruppe quello cercando di ragionare con lui.
-se lei fosse qui...- continuò James appoggiandosi sulle sbarre che lo separavano dalla sua amata.
-lei non c'è lupo bianco- affermó T'Challa guardando preoccupato l'amico.
-L-lei è qui, i-io la sento-
-Bucky basta- affermó Wilson stanco del comportamento di James mentre quello guardava i quattro in modo spento, senza emozioni.

A un passo dalla felicità |Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora