-cosa le farete?- domandò preoccupato il soldato mentre guardava ancora gli occhi di lei.
-non sono cose che ti riguardano ragazzino-
Un'altra voce, un altro uomo entró nella stanza e Julie sembrò terrorizzata nel vederlo.
Era il teschio rosso...
L'uomo più pericoloso in quella guerra.
Il patrigno di Julie che Bucky non aveva mai avuto occasione di conoscere.
Si narrava di lui ovunque.
Anche in America.
L'uomo spietato.
-lasciatelo andare- aveva detto Julie con sicurezza.
Guardò semplicemente il patrigno in modo aggressivo, cosa che non gli fece piacere.
Il teschio rosso andò verso di lei e le tirò uno schiaffo in pieno viso.
Lei non provó nessuna emozione.
Brutto da dire ma ormai ne era abituata.
Dopo le varie ribellioni che aveva fatto negli ultimi due anni per cercare di sfuggire a quel destino ne aveva passate molte, una peggio dell'altra.
Minuta e fragile.
Debole ma coraggiosa.
Bucky cercava sempre di più di liberarsi da quella presa e andare da lei.
Doveva aiutarla a tutti i costi.
Voleva scappare via insieme a lei.
-dottor Zola la prego- enunciò Julie guardando il dottore dagli occhiali e la testa grande.
Anche Bucky lo guardò cercando di fargli provare un minimo di pietà.
-mi dispiace Julie ma tu sei ancora instabile, lui invece è già pronto- aveva risposto il dottore con rammarico mentre guardava la ragazza.
Bucky ascoltava bene ogni parola.
-dimostriamo al ragazzo la sua instabilità- affermò d'un tratto il patrigno, non che teschio rosso, aprendo un foglietto.
Gli occhi di lei si fecero lucidi e incrociò lo sguardo con quelli di lui.
Per quanto Bucky volesse aiutarla non ci stava capendo nulla.
-небольшой...- aveva iniziato il teschio rosso
-che state facendo?!- urlò Bucky non capendo la situazione ma cercando di proteggere la ragazza a forza di voce.
-отчим- rimasero tutti in silenzio ascoltando ogni parola detta da quel mostro.
-пятнадцать-
-насилие-
-NOOO- urló lei straziata da quelle parole per cercare di fermarlo.
-шелк, глаза, победа-
La ragazza si mise le mani tra i capelli e cadde in ginocchio esasperata.
Bucky riuscì finalmente a slegarsi da quel lettino.
Che fossero stati quelli a liberarlo oppure lui, non aveva importanza.
Ora poteva andare da lei.
-hey hey hey sono qui- disse il soldato andandole incontro e mettendole le mani sul viso, accarezzandole le guance.
-COSA LE STATE FACENDO- sbottó contro il dottore e il nazista mentre altre tre guardie gli puntarono il fucile contro.
-in realtà nulla visto che con lei- il teschio rosso non finì la frase che rimase paralizzato.
Bucky tornó a guardare gli occhi di lei.
Erano marroni ma non trasmettevano più quella felicità che lo faceva impazzire.
Le pupille si erano rimpicciolite, come quelle dei gatti.
-sta funzionando...è diventata troppo debole per opporsi all'energia...- disse il dottor Zola guardando impressionato la ragazza.
-vammi a prendere quel vaso soldato- le disse il teschio rosso ancora incredulo.
Probabilmente non erano mai arrivati fino a questo punto con lei ma...proprio prima di afferrare il vaso, Julie, cadde di nuovo in ginocchio e iniziò a tapparsi le orecchie.
Bucky corse da lei, cercando di salvarla anche se non sapeva esattamente cosa fare.
Le diede un bacio sulla fronte.
Non gli importava cosa pensassero i nazisti lì presenti.
-guardami- gli disse cercando di mantenere la calma.
Gli occhi di lei si alzarono verso il volto di lui.
Erano viola.
Viola...?
Com'era possibile?
La ragazza guardó il teschio rosso
-è ancora instabile- disse il dottor Zola
-portatela via prima che faccia altri casini- affermò preoccupato il teschio rosso, come se la ragazza avesse potuto fargli del male da un momento all'altro.
Bucky cercó di opporsi Ma le guardie armate lo misero subito a tappeto.
Prima di vedere Julie andarsene via peró, riuscì a vedere una strana energia sui palmi delle due mani...un'energia viola, mai vista prima...
-stanno arrivando!- urló qualcuno sbattendo la porta ed entrando.
-merda-
Esclamó Zola mentre fece stendere nuovamente Barnes sul lettino.
Lui non si oppose.
Era confuso.
Spaventato.
Sentì di nuovo i polsi freddi.
Zola lo stava legando ancora ai lettini
Sentì qualcosa sulla sua testa e poi Zola si avvicinó ad una leva.
-farà un po' male- lo avvisó prima di tirare la leva.
Scosse potenti elettriche iniziarono a colpire il soldato. Quello urlava dal dolore ma nessuno fermó quel pazzo.
Il dolore si fece sempre più forte finchè non sentì la testa appesantirsi e poi...buio.
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A un passo dalla felicità |Bucky Barnes
FanfictionJulie e Bucky erano semplici compagni di scuola, nulla in comune se non il fidanzamento con un ragazzo del gruppo di James e una ragazza del gruppo della protagonista. I due, passato molto tempo, riescono a scoprirsi e amarsi ma, mentre sembra che s...