-sono felice che tu sia vivo amico mio-
Disse Steve mettendo una braccio attorno al collo dell'amico.
-io più di te- rispose Bucky ridacchiando e Steve fece lo stesso.
Andarono a pulirsi e poi si ritrovarono tutti attorno al faló per mangiare qualcosa.
Non c'era più la struttura a tenerli al riparo, era tutto molto limitato.
Il "piccolo" accampamento in mezzo al bosco ospitava centinaia di soldati americani tutti riuniti insieme.
C'erano diversi falò, ogni falò ospitava venti uomini.
-ti sei fatto più grosso amico mio-
Disse Bucky guardando attentamente il corpo del compagno.
-tranquillo Julie è tutta tua- annunció ridacchiando e Bucky si decise a tirargli un pugno amichevole sulla spalla che chiaramente non fece niente al biondo.
-il fatto che tu metta Julie in discussione mi fa pensare che tu la voglia- enunció serio Barnes socchiudendo gli occhi geloso.
-no no tranquillo ma...a proposito di Julie...-
-ti sei fatto la mia ex?-
-cosa?!no non potrei mai-
-con quei muscoli che ti ritrovi fai crollare tutti a terra-
-invidioso?-
-un po'-
Steve ridacchiò ancora ma poi si fece di nuovo serio, ricordandosi ciò che aveva da dire al moro.
Doveva raccontargli di quello che era successo con la mora l'ultima volta, doveva farglielo sapere, infondo lei era lì per lui.
Doveva raccontargli del loro ultimo incontro e di cosa fosse successo.
-Non voglio fare troppi giri di parole ma...Julie è partita-
-ah si? E dove è andata di bello?- rispose il moro come se poco prima non l'avesse vista mentre la sottoponevano ad un test del super soldato.
Ma lui non ricordava nulla a parte dell'attacco, ricordava di essersi svegliato su un lettino mentre Steve cercava di svegliarlo, ricordava il combattimento con il teschio rosso e il dottore che gli stava accanto ma prima del suo risveglio non ricorda nulla.
-no Bucky, si è trasferita-
Il soldato perse un colpo.
-penso volesse dirti questo alla festa- aggiunse poi Captain America cercando un filo di tranquillità negli occhi dell'amico, cosa che non trovò.
-dove è andata?-richiese Barnes riflettendo sulle parole di Steve.
-si è inventata una cavolata, sai che quando mente non riesce mai a guardarti negli occhi e farfuglia molto, non ho insistito perché la situazione era già delicata-
-come mai eravate insieme?-
-ero a casa tua-
-come mai eri a casa mia?-
-te ne sei andato via quella sera ricordi? Mi hai lasciato da solo in piazza-
-che ci faceva a casa mia?-
La conversazione si era trasformata in un botta e risposta tra Bucky e Steve.
Nello sguardo di Barnes c'era solo un vuoto immenso, nessuna emozione, solo rimpianto per essersene andato via, solo rimpianto per averla lasciata, solo paura di dove si fosse cacciata.
-ti stava cercando, per salutarti suppongo ma, conoscendovi...avreste iniziato a parlare anche di altro- rispose Rogers accarezzando la spalla di Bucky per confortarlo un po'.
Bucky rimase in silenzio a riflettere.
-a proposito, cosa ci facevi sdraiato su un lettino?- Steve cercó di cambiare argomento per distrarre l'amico dalla ragazza.
-non ricordo...- rispose di getto Bucky.
Probabilmente non aveva voglia di pensare o tantomeno non voleva pensare ad altro se non a Julie.
Era riuscito a togliersela dalla testa, come era possibile che quella ragazza continuasse a scombussolargli la mente ogni volta?
-ho bisogno di farmi una doccia Steve, se non ti dispiace- enunció il soldato poco dopo.
Steve annuì capendo la situazione dell'amico, capì che Bucky voleva stare solo e riflettere.Sotto la doccia fredda Bucky inizió a pensare, non ricordava nulla e questa cosa lo innervosiva.
C'era una voragine all'interno dei suoi ricordi e non riusciva a riempire quello spazio vuoto.
L'acqua della doccia era ormai congelata ma lui sembrava non sentire il freddo o almeno, la sua pelle non sembrava soffrire al tocco delle gocce d'acqua che toccavano il suo corpo delicato e fragile.
Il suo sguardo si posò sul suo polso.
Aveva dei segni, come quando metti un bracciale troppo stretto e ti lascia il suo segno addosso; ma quello non era il segno di un braccialetto, era molto più grande e aveva lasciato un segno molto più marcato.
Controlló anche l'altro polso.
Stessa cosa.
Le caviglie.
Stessi segni.
Quindi era rimasto legato...ma come e quando?
Troppe domande e troppi dubbi che non poteva risolvere.
Cercó di trovare un'altra cosa a cui pensare ma l'unico pensiero che aveva ricadeva su Julie.
Digrignò i denti arrabbiato.
Non voleva pensarla ma la sua mente aveva due opzioni: o i segni o lei.
Non riusciva a dare spiegazioni ai segni e nemmeno ricordarli perció, dopo un po', si decise a pensare a lei.
Magari gli avrebbe fatto bene portare la mente altrove.
Si concentró e iniziò a focalizzare il suo viso, il suo sorriso, ogni singola parte di lei ma poi...ripensó a quella scena.
Quando la vide in lacrime, per la prima volta, quando la lasció, per il suo bene, quando la vide e la sentì sola e lui non c'era.
Alcune lacrime iniziarono a scendergli sul volto ma continuó a riflettere.
Pensó al suo viso candido davanti alla porta di casa sua, quando era venuta per salutarlo e lui non c'era.
Pensó al loro primo appuntamento, il loro primo bacio, le camminate infinite che facevano per le strade di New York, le infinite risate, il suo sorriso, i suoi capelli, i suoi occhi, la loro prima volta...
Bucky allungó una mano come se lei fosse di fronte a lui. Riuscì a sentire la pelle morbida della ragazza sul palmo della sua mano, riuscì a percepirla per un instante e sorrise.
Non sorrideva da così tanto tempo...
Cambió subito espressione quando la sua mente focalizzó di nuovo il volto di lei in lacrime.
Era così che si erano lasciati.
Era così che si erano visti l'ultima volta.
I ricordi diventarono tristi e non più allegri come prima. Sul volto di Bucky altre lacrime solcarono sul suo viso sempre più velocemente.
Inizió a singhiozzare.
Si portó le mani sulla testa per cercare di scacciare via quel volto ma più cercava di non pensarci più la sua mente focalizzava la ragazza.
-ti prego vattene- disse sussurrando soffocato dalle lacrime.
Lei non se ne andó, rimase lì a fissarlo con aria triste. Come era possibile che un solo volto potesse far cadere a terra un soldato che aveva sofferto tanto?
Così, nel bagno, si sentivano solo i singhiozzi disperati di Barnes, ma nessuno era lì per ascoltarlo, per consolarlo, nemmeno Steve.
Erano rimasti solo lui e il volto triste di lei.Spazio autore
Che angoscia AHAHAHAH
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A un passo dalla felicità |Bucky Barnes
FanfictionJulie e Bucky erano semplici compagni di scuola, nulla in comune se non il fidanzamento con un ragazzo del gruppo di James e una ragazza del gruppo della protagonista. I due, passato molto tempo, riescono a scoprirsi e amarsi ma, mentre sembra che s...