Arrivati nel luogo prefissato in Austria andarono all'interno del laboratorio, quatti quatti per non farsi vedere da nessuno.
-ma cosa vorrà mai qui?- chiese Julie mentre i due camminavano uno accanto all'altro.
-l'interrogatorio l'ha fatto a te non a me fino a prova contraria- biascicó Iron Man mettendo Julie dietro di lui appena sentì un rumore. Stark aprì la porta lentamente e davanti a loro videro due figure sulle scale pronte ad attaccare: Una proteggeva entrambi con uno scudo mentre l'altro pronto con un fucile.
-calma sono venuto in pace- disse lui entrando nella stanza mentre Julie aspettava ancora fuori. Vide Cap abbassare lo scudo e avvicinarsi a Iron Man mentre Barnes continuava a tenergli il fucile puntato.
-potresti dire al tuo amico di abbassare quell'aggeggio gentilmente? Mi sento un po' in suggestione- acciglió Tony e Bucky abbassò l'arma.
-Julie è al sicuro?- domandò Steve sapendo che quella domanda voleva farla il suo migliore amico. Tony spalancò gli occhi.
-possiamo dire...più o meno...-
-in che senso più o meno?- digrignó i denti Barnes avvicinandosi agli altri due mentre Rogers lo bloccò prima che potesse avvicinarsi troppo a Stark. In quel momento la figura minuta di Julie fece capolinea davanti alla porta, gli occhi del soldato d'inverno si spalancarono appena la videro. Barnes le andò in contro, quasi emozionato e la abbracciò. Lei non si ritrasse ma anzi, lo strinse più forte a se. Si guardarono negli occhi, sui visi di entrambi si formó un sorriso enorme che venne amplificato quando lui si avvicinó alle labbra di lei, baciandola.
-okay, non è il momento insomma, Captain ghiacciolo ha perso la sua amata un po' di tempo fa e io ho preso una pausa con Pepper perció se potreste evitare tutto questo davanti a noi...-
-sei sempre il solito cafone- affermó Julie andando davanti a tutti su per quelle scale in cui poco prima si erano messi Steve e Bucky.Arrivarono in una stanza enorme che i due innamorati conoscevano bene: qui riportavano sempre le loro missioni e, poco tempo prima, nello stesso luogo, Julie aveva bruciato la maggior parte dei libri Rossi e un libro blu.
-siete venuti qui senza neanche sapere il motivo...ci stavo quasi rinunciando sapete?- affermó il nemico dall'altra parte di una struttura completamente fatta in vibranio.
Stark lo cercó di colpire ma chiaramente quel metallo era indistruttibile.
-Julie, Bucky, vi ricorda qualcosa questo posto?- domandò Zemo, il nemico, guardandoli negli occhi
-dove vuoi andare a parare?- chiese Barnes abbastanza perplesso
-un impero rovesciato dai suoi nemici puó risollevarsi, ma uno che crolla dall'interno è estinto, per sempre- Si avvicinarono tutti al mini monitor collocato nel bel mezzo della stanza. C'era una data in russo che Julie e Bucky riuscirono a decifrare: 16 dicembre 1991.
Lei guardò immediatamente Zemo e successivamente Bucky capendo dove il nemico volesse arrivare o meglio, sperando che quello che aveva letto non si fosse veramente avverato.
-conosco quella strada- ammiccó Tony
-che cos'è?- urló poi a Zemo che si limitó a guardarlo con sguardo d'odio. Il filmato inizió e una macchina si schiantò mentre una moto si avvicinó ad essa. Lo sguardo di Bucky era voltato verso il basso mentre Julie si avvicinó di più al monitor.
-la prego aiuti mia moglie- biascicó il vecchietto. Il soldato d'inverno sollevò la testa del signore che, appena lo vide lo riconobbe subito.
-sergente Barnes...- disse guardandolo negli occhi
-Howard- la voce di una donna all'interno della macchina, stremata e sofferente. Il soldato d'inverno colpì a pugni Howard Stark, uccidendolo e lasciandolo cadere a terra per poi riprenderlo e appoggiarlo sul sedile, per far credere che fosse morto per l'incidente. Andò poi dalla signora, la prese per il collo e soffocò, non lasciando nessuna espressione sul suo volto.
Finito il filmato Tony cercò di andare verso Barnes ma Cap lo bloccò. Mentre i due supereroi litigavano, Bucky guardava Julie, cercando un contatto visivo. La ragazza guardava ancora perplessa il monitor mentre qualche lacrima le scorreva sulla guancia. Averlo letto era completamente diverso dal vedere dal vivo la scena. Aver realizzato il tutto faceva ancora male. Si era convinta che i signori Stark fossero solo dei bersagli mai uccisi.
-tu lo sapevi- disse Stark guardando Steve
-si- ammiccò il capitano e subito Iron Man si ritrasse spaventato per poi guardare la figura della mora che intanto piangeva. Lei e Howard si conoscevano, andavano nella stessa classe ed erano buoni amici. Era stato lo stesso Howard a consolarla il giorno in cui Bucky l'aveva lasciata. Era lo stesso Howard ad averle dato il primo bacio. Era stato Howard il primo a conoscere suo padre. Era stato Howard il primo ad aver scoperto i segreti del teschio rosso. Era stato Howard ad essere stato sottoposto per primo all'elettroshock per dimenticare i segreti del padre.
Nessuno lo sapeva.
Solo la piccola Julie.
-Julie...- disse Bucky cercando di avvicinarsi a lei ma quest'ultima si ritrasse semplicemente e uscì dalla stanza, andando verso l'uscita in cui poco prima era uscito anche Zemo. La guardarono tutti uscire ma appena la videro sparire, Stark colpì il capitano facendolo cadere a terra scatenando, di conseguenza, l'attacco da parte di Bucky, iniziando una vera e propria battaglia. Fuori dalla struttura Julie si era seduta su un masso e piangeva. Piangeva perché aveva paura. Piangeva per Howard, cosa che non avrebbe mai immaginato di fare.
Era arrabbiata con se stessa per non esserci stata e per non averlo potuto aiutare. Voleva restare sola e vivere per un po' per conto proprio. Senza Steve, Natasha, Wanda, Sam, Tony e neppure Bucky. Aprì gli occhi notando la figura di Zemo a pochi metri più avanti.
-so quanto Howard fosse importante per te- ammiccò mentre lei si avvicinó al nemico, forse l'unico che voleva ascoltare in quel momento.
-sei sempre stata forte, non ti è mai sfuggito nulla- continuò lui mentre lei vide una pistola nella mano di lui. Sapeva che non l'avrebbe colpita, aveva già fatto troppi delitti e riusciva a vedere la malinconia nei suoi occhi.
-mi dispiace averti fatto vedere il filmato anche a te, ero convinto che saresti rimasta in gabbia- aggiunse lui
-perchè hai fatto tutto questo?- domandò lei.
Zemo le raccontò della sua storia, di come avesse perso tutto e tutti, della sua famiglia, di sua moglie e dei suoi figli.
-se lo avessi saputo prima avrei sicuramente firmato gli Accordi di Sokovia- aggiunse lei onestamente.
-lo so, sei una ragazza di buon cuore, salveresti tutti se potessi- continuò lui. Non avrebbe mai pensato che un nemico avrebbe potuto rallegrarla con poche semplici parole. Zemo si puntò la pistola sotto il mento, pronto a sparare ma lei lo bloccò.
-loro vorrebbero che tu stessi qui a sistemare i guai, non saresti in pace sapendo di non aver sistemato le cose- lo fermò lei prendendo la pistola del moro-tu non la meriti, hai visto il suo volto Barnes HAI VISTO COM'ERA SPAVENTATA- Urló Stark mentre i due se ne stavano per andare.
Bucky si giró verso Tony, sapeva che aveva ragione, aveva visto il volto di lei. Il capitano giró il volto dell'amico sapendo anch'egli che Iron Man aveva ragione e che ci sarebbe voluto un po' di tempo prima che tutto ritornasse alla normalità.
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A un passo dalla felicità |Bucky Barnes
FanfictionJulie e Bucky erano semplici compagni di scuola, nulla in comune se non il fidanzamento con un ragazzo del gruppo di James e una ragazza del gruppo della protagonista. I due, passato molto tempo, riescono a scoprirsi e amarsi ma, mentre sembra che s...