-la missione- riprese Alexander Pierce, non che leader dello S.H.I.E.L.D o meglio dell'Hydra.
-dov'è lei- domandò ancora stordito il soldato mentre si guardava attorno. Aveva paura che l'avessero catturata o ancor peggio torturata.
-è andata via con il suo amante suppongo- disse Pierce con un sorrisetto maligno continuando a guardare il soldato.
-lei mi ama...-aggiunse senza esitazione; probabilmente non avrebbe dovuto dirlo, sia perché ha dato la prova che riesce ancora a ricordare e sia perché probabilmente Alexander userà questa cosa come arma a doppio taglio.
Il capo dello Shield tirò uno schiaffo in piena faccia a Bucky che semplicemente era ancora sconsolato all'idea che il capitano si fosse messo con la ragazza che ama.
-oh Barnes...non più ora...- disse il capo guardandolo negli occhi azzurri.
James abbassó ancora lo sguardo: probabilmente triste all'idea che i due non si amassero più e che quel bacio non significasse nulla per lei.
-ora che sappiamo dov'è la mora, la tua missione cambia- continuò quello.
Bucky alzó di colpo la testa capendo già cosa volesse fargli fare.
-la prego lei non lo merita- cercò di parlargli e ragionare insieme a lui, invano.
-e io non voglio perdere Barnes, capiscimi- rispose quello sorridendo falsamente
-portami qui Julie Schmidt il prima possibile Soldato- Alexander schioccó le dita e due scienziati fecero sdraiare sul lettino su cui era ancora seduto Bucky, pronti per eliminargli la memoria.-lasciami in pace Rogers- lo rimproveró Julie per la milionesima volta, stava per perdere nuovamente la pazienza.
-Julie ascoltami- le prese il braccio costringendola a voltarsi verso di lui.
-ti chiedo scusa veramente. Ho dato di matto quando non sei tornata a casa ieri sera, sei l'unica persona che mi capisce e io voglio veramente riprendere il rapporto che avevamo settant'anni fa-
Lasciò il polso di lei, aspettando una risposta, nel corridoio della struttura in cui stavano gli Avengers c'era solo un gran silenzio
-perchè mi vuoi allontanare...- continuò il Capitano.
Lei lo guardò.
Non ci aveva mai pensato ma erano rimasti solo loro due insieme contro tutti.
Voleva rimanere sola ma aveva bisogno di aiuto.
-vieni- gli disse semplicemente e arrivarono nella camera di lei. Si sedettero sul letto e si guardarono per qualche secondo poi Julie inizió.
-in queste settimane ho incontrato la riserva al parco abbandonato sulla seconda strada; andavo spesso lì perché mi sentivo al sicuro, non so per quale ragione. Da due settimane vado ogni sera al parco per vederlo. Non era veramente lui, era solo una cosa creata nella mia testa e non ne capivo il motivo. Ogni sera usciva dal nascondiglio, andava verso l'uscita del parco e aspettava che lo seguissi. Per due settimane l'ho ignorato e l'ho lasciato andare via ma questa volta l'ho seguito. Siamo andati verso lunghe vie e poi siamo arrivati davanti a un ristorante molto bello e molto accogliente all'esterno-
Riprese fiato mentre il capitano la guardava ogni secondo di più confuso ma allo stesso tempo curioso e attento.
-ho alzato gli occhi verso il soldato e c'era Bucky al suo posto- disse facendo scivolare una lacrima sul suo viso che Steve tolse immediatamente.
-suppongo che tu debba dirmi altro...- chiese il capitano e la ragazza annuì
-ti devo dire tante cose...-
-e io sono qui per questo- disse Steve rassicurandola.
Julie prese un respiro profondo e continuò.
-mi sono risvegliata sulla panchina del parco e ho deciso di andare dove mi aveva portata la mente poco prima; sono arrivata davanti al ristorante ed era completamente distrutto ed abbandonato; sono entrata, mi sono seduta e ho richiuso gli occhi nella speranza di riuscire a continuare quella specie di sogno ma ora sono sicura che fosse un ricordo. Sono riuscita a riprendere quel ricordo: erano tutti felici lì dentro e poi ho visto arrivare me e Bucky, mano per la mano. Ho assistito a tutto il nostro appuntamento e poi mi sono svegliata.
Durante la battaglia con la risorsa...-
Prese un altro respiro profondo per darsi forza.
Non sapeva se stava facendo la cosa giusta, magari la cosa migliore era rimanere in silenzio. Lei però era stanca, stanca di stare zitta mentre tutto il mondo urlava, aveva bisogno di parlare, non ce la faceva più.
-dicevo...quando ti ha scaraventato contro il palazzo mi ha preso per il collo e mi ha sollevata da terra. Pensavo seriamente di morire ma lui mi ha lasciata andare, mi ha chiamata con il mio nome, si è tolto la maschera e...-
Steve sentiva l'ansia salire sempre di più, la curiosità e la paura lo stavano assalendo.
Tutte le domande che gli ronzavano in testa da giorni stavano ricevendo una risposta, mancava solo capire cosa fosse successo nell' ultimo scontro con la riserva.
-era Bucky Steve- Julie scoppiò in lacrime mentre il capitano la guardava con occhi tristi e allo stesso tempo sorpreso.
-c-cosa?- domandò il ragazzo dagli occhi azzurri pietrificato. Il mondo gli era appena caduto addosso.
-m-mi ha detto di aiutarlo, h-ho percepito un s-sacco di paura da parte sua- lei ritornò con le mani sulla faccia per soffocare il pianto.
Steve era completamente perso, non era più sicuro di nulla, tranne che di una cosa.
-e noi lo aiuteremo-
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A un passo dalla felicità |Bucky Barnes
FanfictionJulie e Bucky erano semplici compagni di scuola, nulla in comune se non il fidanzamento con un ragazzo del gruppo di James e una ragazza del gruppo della protagonista. I due, passato molto tempo, riescono a scoprirsi e amarsi ma, mentre sembra che s...