Ma anche se me la vivo tentando di fregarmene,
mi torna tutto in testa appena chiudo le palpebre.
(In Teoria, Willie Peyote)LEILA'S POV💜
Guardo l'ora: 5:15.
La marlboro che tengo in mano da dieci minuti continua ad essere consumata dal leggero vento che soffia stanotte.
Il fumo si disperde nel cielo che inizia a colorarsi di rosa, segno che il sole sta sorgendo.
Rimango sul piccolo terrazzo ancora un po' dopo la fine della sigaretta avvolta nella mia coperta, lasciando che i primi incontaminati raggi di sole di quel giorno mi illuminino il viso.
New York alle 5 di mattina e silenziosa come un gatto tra i secchioni di un ristorante. "La città che non dorme mai" dicevano...
I grattacieli con le loro immense vetrate sembrano dei giganti pronti a schiacciare tutto, ma in casa mia l'unica cosa che viene schiacciata è la speranza di farsi una vita migliore.
Rientro in casa e guardo gli avanzi del cinese lasciati sulla penisola la sera prima, una mosca si posa su di essi e strofina le sue zampe tra di loro.
La guardo e sospiro cercando di ricompormi prima di andare al lavoro.
La bakery house in cui lavoro è un posto tranquillo, lontano dal caotico centro della Grande Mela.
Entro in bagno e guardo il mio riflesso.
Fisso i miei occhi azzurri come il ghiaccio dell'Alaska che sono contornati da occhiaie nere come se fossi stata appena presa a pugni.
Le notti non trascorrono bene per me, i miei incubi si fanno sempre più veri notte dopo notte perciò non dormire è l'unica soluzione per non morire dentro ogni volta.
Esco di casa alle 7.15 e salgo sulla moto diretta a lavoro.
Supero alcuni isolati e parcheggio davanti all'entrata secondaria che da su un vecchio vicolo malconcio pieno di cassonetti.
Entro e infilo il candido grembiule bianco e lilla dirigendomi al bancone della pasticceria.
Rosy, la proprietaria, mi saluta e mi augura una piacevole giornata mentre i primi clienti iniziano a fare il loro ingresso.
Ordine dopo ordine il mio turno si conclude. 14:00... decido di avviarmi direttamente all'università.Sto cercando di andare avanti con la mia vita ma tutto sembra muoversi lentamente, tutto sembra andare avanti mentre io rimango ferma a guardare l'inevitabile scorrevolezza del tempo.
"Gli anni che fuggono, inarrestabilmente, ci portano via una cosa dopo l'altra" disse una volta Quinto Orazio Flacco; il problema era che il tempo ormai si era preso tutto quello che avevo.
Entro nella Low Memorial Library della Columbia e scorro tra i vari scaffali come un viaggiatore smarrito finché non decido di sedermi accanto ad una finestra.
Nuvole colme di pioggia iniziano a ricoprire il cielo di New York e i tuoni iniziano a rimbombare nella silenziosa biblioteca.
Decido di studiare un po in vista dell'esame imminente ma il mio corpo si mette in guardia quando inizia a sentire uno sguardo percorrermi dalla testa ai piedi.
Giro la testa e noto un paio di occhi verdi come il Bronx Park vicino casa mia che mi fissano come fossi uno di quei bei vestiti che noti nelle vetrine ma che costano troppo quindi non puoi fare altro che limitarti a fissarlo.
Improvvisamente la mia mente rivive ogni singolo momento di quel terribile giorno ed è come se tornassi indietro nel tempo e sentissi di nuovo tutte le schegge di vetro trafiggermi il corpo.
Scuoto velocemente la testa e cerco di concentrarmi mentre i miei occhi si riempiono di acqua come le nuvole del cielo.
Pochi minuti dopo decido di voltarmi di nuovo ma quegli occhi sono spariti nel nulla come fossero stati una visione.
La testa inizia a girarmi vorticosamente e capisco che la melatonina del mio corpo mi sta lanciando un segnale di avvertimento.
Esco e decido di dirigermi a casa sfrecciando tra le strade come fossi Batman che insegue Joker a Gotham.
Il semaforo davanti a me segna il rosso cosi mi fermo e una Mercedes mi affianca.
Il signore al suo interno è il classico tipo di New York, uno di quelli che lavora a Wall Street e il cui vestito vale più della mia intera palazzina; parla al telefono e gesticola vorticosamente con le mani come se con esse riuscisse a scacciare tutti i problemi che nel mentre emergevano da quella chiamata.Riparto allo scattare del verde cercando di battere il tempo contro la sua inesauribile corsa mentre enormi gocce di acqua iniziano ad annacquare le strade.
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SPAZIO AUTRICE💜💙✍🏼:
ciao a tutti, mi scuso in anticipo in caso di errori ortografici anche se non credo ne troverete perché ho ricontrollato ben 13 volte prima di pubblicarla.Cough cough ansia incontrollable cough cough😁
comunque...non ho mai scritto in vita mia ma qualche mese fa mi è venuta in mente questa idea e perciò ho deciso di metterla per iscritto. So anche che dal primo capitolo possa non entusiasmare ma vi assicuro (o almeno ci provo) che presto l'amerete come faccio io.
Purtroppo non so dirvi ogni quanto pubblicherò un capitolo. Per il momento ne ho scritti 6 che usciranno a distanza di tre giorni gli uni dagli altri. I primi 3 usciranno insieme solo per provare a convincervi a continuare a leggere.
Non mi dilungo oltre e non intendo fare spoiler. Posso solo dirvi che magari non vi troverete davanti alla classica teenfiction romantica e col bad boy, ma ad una storia che penso vi farà commuovere come succede con me. (scusate, piccolo momento di auto-celebrazione).
Okay, la smetto di parlare. Per qualsiasi cosa potete scrivermi o commentare i capitoli, anzi spero lo facciate soprattutto se qualcosa non vi piace perché i suggerimenti sono ben accetti.
Ringrazio ancora una volta chiunque abbia iniziato a leggerla e niente.
buona lettura.
💜💙✨
(Potete trovarmi su tiktok: emmeerre_wattpad)
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𝓢𝓱𝓸𝓰𝓪𝓷𝓪𝓲
Teen FictionLeila ha 21 anni ed ha già perso la voglia di vivere. La vita le ha tolto tutto costringendola ad un'esistenza fatta di dolore, senso di colpa, vuoto e sofferenza. Poi un giorno, due occhi verdi di speranza incrociano i suoi in un angolo della Grand...