𝓢𝓱𝓸𝓰𝓪𝓷𝓪𝓲

CAPITOLO 36

Sapessi quante cose che non racconto
(Ho paura di uscire, Salmo)

KYLE'S POV💙

"Sei la persona più stonata che io conosca!" Urla Axel a East che si sta improvvisando cantante:

Abbiamo fatto un falò in spiaggia e mangiato della pizza anche se avrebbe dovuto cucinare Axel stasera.

Ieri ha cucinato East ma la pasta era per lo più scotta e scondita.

A breve dovrebbero iniziare ad arrivare molte persone perché East ha deciso di dare un'altra festa per l'arrivo di James.

"Fai davvero schifo amico!" Dice James mentre batte il cinque a Axel.
"Cauuuuus yuoooooo meeean the world to meeeeeee" continua il riccio senza degnarli di considerazione.

Effettivamente se dovessi fare una lista di tutte le doti di Easton sicuramente non inserirei il canto.

Leila è accanto a me, stretta nella mia felpa che le ricade larga. Il suo volto è illuminato dalle fiamme e nei suoi occhi sembra ci sia l'inferno dato il riflesso.

"Leila ti piace la mia canzone vero?" Chiede il mio migliore amico alla mia ragazza.
"Vuoi la verità o una bugia?" Chiede lei.
"Dipende da quanto è brutta la verità."
"Parecchio."
"Okay allora una bugia." Sorride East.
"È la canzone più bella che sia mai stata cantata Ovest." Dice lei.

Leila ed Easton hanno instaurato un bellissimo rapporto e non posso che esserne felice. Sono due delle persone più importanti della mia vita.

Il rumore di alcuni clacson ci fa fortunatamente interrompere la tortura acustica a cui Easton ci stava sottoponendo.

Ci alziamo tutti e Easton e Axel vanno a bloccare il cancello mentre noi altri andiamo dentro casa.
"Leila mi dai una mano con l'alcool?" Chiede Caleb. Leila annuisce e lo segue in cucina.
"Io vado un attimo al bagno!" Urlo dalle scale, mentre inizio a salire.

Mi chiudo in bagno e sono costretto a guardarmi allo specchio visto che occupa l'intera parete. Mi guardo raramente allo specchio, apparte per sistemarmi prima di uscire.

Fisso la rosa porpora che ho sul collo e ci passo una mano sopra. I polpastrelli seguono il rialzo della cicatrice che ho sotto di essa.

Poi guardo i miei occhi e accade tutto in un secondo. La faccia di mio padre appare al posto della mia, con i suoi occhi uguali ai miei contornati da occhiaie e rossi di sangue a causa dell'alcool.

Il mio corpo reagisce d'istinto senza darmi il tempo di pensare e il mio pungo collide con lo specchio frantumandolo in mille pezzi.

Non sento neanche il dolore ma poi mi accorgo di avere dei pezzi di vetro nelle nocche.

"Cazzo!" Impreco mentre cerco di levarle, e una volta fatto cerco di medicarla il più possibile. Non riesco a muoverla ed in più il sangue continua ad uscire a fiotti.
Ci avvolgo un asciugamano intorno e scendo di sotto per chiedere aiuto ad East.

La casa è già piena di gente e sono stato via solo 10 minuti. Qualcuno mi lancia un saluto al volo e mi offre da bere. Prendo il primo drink che trovo e lo ingoio intero. Il sapore della vodka invade subito il mio esofago facendomi appare sulla faccia una smorfia.

Non riesco a trovare East ma vedo Leila. Spero che non si accorga di me o andrebbe nel panico a vedermi in queste condizioni.
Cerco di sgattaiolare via ma vado a sbattere contro qualcuno.

"Hey perché non fai un po' di atten- Kyle? Ma che hai fatto?" È la voce squillante di Sabine.
"No niente tutto okay. Hai visto Easton?" Le chiedo cercando di sfuggirle il prima possibile.
"Si è salito a cercarti." Vado subito alle scale e lo vedo uscire dalla mia camera.