CAPITOLO 5

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Non provo interesse per quel che non riguarda te.
(Luna Piena, Fabri Fibra)

KYLE'S POV💙

"Ho incontrato questa ragazza. Probabilmente te ne ho già parlato ma voglio farlo ancora. Ho incontrato questa ragazza che profuma di vaniglia e cocco, i cui capelli mi ricordano le onde del mare."

Scrivo sul mio diario di Leila. È forse la ragazza più interessante che abbia mai incontrato.

I suoi occhi sono così chiari e limpidi che mi ci riesco a specchiare dentro.

2 giorni fa sono salito a casa sua ma da allora non l'ho più vista ne sentita.

Ripensandoci non le ho mai dato il mio numero quindi contattarla è impossibile.

Leila è una di quelle persone con cui potrei parlare per notti intere senza stancarmi mai.

Decido di uscire a fare una passeggiata cosi prendo al volo il giacchetto, infilo le scarpe e mi assicuro di avere con me le sigarette.

Proprio mentre sono sulla soglia della porta mia sorella Evie sbuca dalla sua camera e col suo solito tono gentile mi chiama.

"Dove stai andando?"
"Da nessuna parte piccola. A fare una passeggiata." Lei è e sarà sempre la mia piccola anche se ha quasi 18 anni.

"Posso venire anche io?" Mi chiede con un po' di timore come se avesse paura di un mio no.

Mia sorella è una persona così fragile che si potrebbe spezzare anche solo per un rifiuto.

"Ma certo. Dai vatti a preparare, fatti bella che ti porto in giro con la Lamborghini eh."

Lei corre tutta felice in camera. Le piace questa macchina quindi decido di usarla anche se dentro alleggia ancora l'odore di Leila.

5 minuti dopo usciamo e arrivati in strada lei saltella felicemente verso la macchina.

Si accosta ad essa e aspetta il mio arrivo con le mani intrecciate dietro la schiena. Mi avvicino al suo sportello e glielo apro accennando anche un inchino.

"Prego madame, si accomodi." Lei ride e la sua risata mi scalda ogni volta il cuore. Salgo in auto e metto in moto.

Lei tira giù il finestrino e si affaccia con la testa fuori guardando in alto verso i grattacieli. Dopo un po di strada succede quello che temevo di più.

"Com'è c'è questo odore nella tua macchina? È vaniglia?" Chiede mentre continua ad annusare. Un po di panico si espande nel mio corpo perché non sono pronto a raccontare a nessuno di Leila.

Da una parte perché non c'è molto da raccontare. Dall'altra è come se volessi tenerla tutta per me.

Non so cosa dire e cosi dico la prima cosa che mi passa per la mente. "Ho spruzzato un po' di deodorante per auto, sai che mi da fastidio l'odore della pelle nuova".

Lei capisce che sto mentendo, "ma se ha 1 anno ormai questa macchina. L'odore di pelle non si sente più".

"Io lo sento ancora invece." Dico per cercare di convincerla anche se con scarsi risultati.

Mugugna un leggero mh di assenso come per farmi intendere che non mi crede.

Decido di accendermi una sigaretta e di alzare il volume della musica. I miei pensieri vengono oscurati dalla melodia che esce dalle casse e continuo a sfrecciare per le strade di New York mentre chiacchiero con mia sorella.
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Tornato a casa sento come un bisogno irrefrenabile di vederla cosi dopo aver lasciato Evie risalgo in macchina diretto alla Columbia nella speranza di incontrarla al campus.

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