Dopo che Harry se n'è andato per sbrigare qualche faccenda importante, vado a prepararmi per uscire con Dennis.
Oggi è il mio giorno libero, fortunatamente, perché non avrei avuto nessuna voglia di andare il libreria con una giornata come questa.
Tra poco ricomincia la scuola e il pensiero di trascorrere più di cinque ore in un edificio con delle giornate come queste mi rattrista davvero molto.
Le ore trascorrono incessantemente e il momento dell'uscita con Dennis si avvicina sempre più velocemente rendendomi nervosa, seppure non sia un appuntamento.
L'ora scocca sul grande orologio facendomi voltare di scatto e correre in bagno per finire di prepararmi mentre il citofono mi rimbomba nelle orecchie, al volo mi infilo i vestiti per poi correre giù per le scale rischiando più volte di finire con la faccia per terra.
"Ciao" Sussurra Dennis appoggiato allo stipite della porta, con il fiatone mi soffermo a guardarlo con attenzione:
Una maglietta bianca risalta la sua carnagione abbronzata mentre un paio di jeans gli fasciano perfettamente le gambe, i capelli sono leggermente alzati e i suoi occhi sono più luminosi di quanto non ricordassi.
"Tutto bene, Ruth?" Sorride mostrandomi la sua dentatura perfettamente bianca.
"Uh, si" Scuoto la testa per scacciare i miei pensieri.
"Sei pronta?" Sorrido annuendo mentre mi richiudo la porta alla spalle, ci incamminiamo verso il centro, probabilmente deve aver prenotato in qualche ristorante.
"Dove siamo diretti?" Chiedo saltellando eccitata e soprattutto affamata.
"Sorpresa" Sogghigna procurandosi uno sguardo accigliato da parte mia.
Il sole sta calando lasciando prevalere un'aria fredda, le prime luci delle palazzine si accendono facendo intravedere le famiglie che si siedono per mangiare tutti in compagnia, mi stringo nelle spalle girandomi per fissare il profilo sinuoso del ragazzo a poca distanza da me.
Mi chiedo ancora come un ragazzo come lui possa essere anche una persona estremamente dura e maleducata, mi ricordo il nostro primo incontro e non è stato per niente piacevole.
"Arrivati" Mi spinge delicatamente all'interno di un ristornate molto grazioso, allestito con arredamenti vintage.
La cameriera ci fa accomodare ad un tavolo vicino alla vetrina dandoci la possibilità di ammirare le strade ancora brulicanti di gente; dopo aver ordinato le rispettive pietanze conversiamo in modo spensierato. Con lui mi sento a mio agio, cosa che non capitava da tempo.
"Ruth come va in libreria?" Mi chiede addentando una fetta colante di pizza sporcandosi il mento, una risata lascia le mie labbra accigliandolo, afferro il tovagliolo per pulirlo facendolo sorridere.
"Tutto bene, solite cose. Diciamo che mi annoio un po', non succede mai nulla e in questo periodo non viene molta gente" Alzo le spalle arricciando il naso, probabilmente tutti stanno godendosi gli ultimi giorni di vacanza, credo sia giusto così.
Dopo aver cercato inutilmente di pagarmi la cena ci dirigiamo a prendere un gelato con la condizione che gliel'avrei offerto io per sdebitarmi, anche se in confronto alla cena non è nulla.
Ci sediamo su una panchina per mangiare in silenzio il nostro dolcetto, ormai il sole ha lasciato spazio a un cielo scuro cosparso di stelle luminose, domani ci dovrebbe essere bel tempo.
Harry's pov
Busso ripetutamente alla porta di Ruth per passare la serata con lei, sono qua da dieci minuti e ancora nessuno è venuto ad aprirmi, non mi aveva detto che sarebbe uscita.
Esco dal vialetto di casa sua calciando un sassolino mentre mi dirigo verso il parco, non ho niente da fare stasera, probabilmente andrò a bere qualcosa in un locale per trascorrere il tempo.
In lontananza avvisto un chioma castana e un esile corpo leccare un gelato, amo come riesce ad essere sexy senza neanche farlo apposta, senza neanche volerlo. Mi manda in subbuglio ogni suo movimento, ha un effetto così potente quella ragazza su di me, non mi era mai capitata una cosa simile e mi sta mandando letteralmente in confusione.
Con passo spedito mi avvicino, ma quando noto che è in felice compagnia il sangue comincia ribollirmi nelle vene, ancora con lui?
Poche falcate e li ho raggiunti.
"Non credevo uscissi stasera" Sputo afferrandola per l'avambraccio facendole cadere il gelato per terra.
"Ancora tu?" Si alza di scatto il suo amichetto.
"Questo dovrei dirlo io" Lo fulmino con lo sguardo.
"Lasciami andare Harry, per favore" Mi supplica con lo sguardo facendo montare dentro di me ancora più ira. Improvvisamente il telefono di quel cazzone squilla distraendolo dalla nostra vivace conversazione.
Riesco a cogliere qualche spezzettone della telefonata perché troppo concentrato sulla figura impotente di Ruth.
Sembra che qualcuno gli dica di tornare a casa per aiutare il padre a fare qualcosa di cui non mi importa, com'è che si dice? Tempismo perfetto.
"Non devi andare?" Alzo un sopracciglio appena riattacca, facendogli riportare lo sguardo su di me; bofonchia qualcosa prima di salutare Ruth.
"Ruth mi dispiace davvero tanto, mio padre ha bisogno di me, ci sentiamo stasera"
Lei sorride dicendogli di non preoccuparsi, odio come la guarda e odio il tono che usa lei per parlargli.
"Evitiamo le smancerie grazie" Sorrido falsamente per poi trascinarla via con me senza darle modo di replicare.
Vi dispiacerebbe stellinare? Non siate lettori fantasma per favore, ci mettete davvero poco per farlo e soprattutto ci terrei tanto per sapere se vi piace o meno la storia.
Grazie in anticipo aw, spero vi piaccia xx
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Nightmare (revision)
Fanfiction"E quando realizzai di essere innamorata di lui, capii fosse davvero la fine." #2 in fanfiction